Comunità e ansia

Buongiorno,
vi scrivo nella speranza che ci sia qualche medico che ha esperienza di queste cose :
Il mio compagno è da 3 mesi in una comunità per curare la tossicodipendenza...io ho scelto di stargli vicino durante il suo percorso,ma da quando è lì ho tanta ansia che lui mi possa lasciare per qualsiasi motivo,primo fra tutti che lavorando su se stesso capisca che non mi ama,nonostante lui mi abbia rassicurata in merito,dicendo che non è lì per me,ma per curare i motivi che l'hanno portato a farlo che sono da ricercare nel suo passato famigliare...nonostante ciò ho paura lo stesso!
[#1]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Gentile utente,

nelle comunità generalmente ci sono colloqui ad hoc per i famigliari che scelgono di accompagnare il percorso personale.

Proprio perchè ogni cambiamento è in grado di scatenare paure, preoccupazioni, ansie, nell'altra persona
le quali certo non aiutano la serenità di chi sta faticando non poco per liberarsi dalla dipendenza.
Non gli danno energia, speranza, vigore.

E dunque La invito a chiedere dei colloqui con lo psicologo/a della comunità.

Se non fosse possibile in comunità,
si rivolga o al SerD
oppure al Consultorio della città più vicina.

E' importante
- Lei lo sa -

Saluti cordiali.

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
dopo
Utente
Utente
Buonasera dottoressa, e grazie per la celere risposta.
Purtroppo nella comunità del mio compagno non ci sono programmi per famigliari, e il Sert dove è seguito non mi ha dato disponibilità perchè lo psicologo segue già i suoi genitori.
Io ho una psicoterapeuta di fiducia,che però non si occupa di queste cose,per cui è tutto molto più difficile,non so come fare...
[#3]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66

Non occorre che la Sua Psy si occupi di tossicodipendenza.
Se probabilmente si tratta di ansia reativa alla relazione di coppia,
questo certamente è di sua competenza.

La contatti,
le chieda due colloqui preliminari per esaminare insieme la situazione.

Ci tenga al corrente.



[#4]
Dr. Antonio Di Carlo Psicologo 45 14
"ho tanta ansia che lui mi possa lasciare per qualsiasi motivo,primo fra tutti che lavorando su se stesso capisca che non mi ama"

Perché scrive così? Pensa che in realtà il suo ragazzo non la ami, ma deve soltanto rendersene conto? Perché parte da un presupposto di questo tipo?

Dr. Antonio Di Carlo, Psicologo Clinico e della Salute
Riceve a Pescara su appuntamento.
https://antoniodicarlopsicologo.wordpress.com/

[#5]
dopo
Utente
Utente
Diciamo che potendo vederci solo una volta al mese (o ogni due) e potendoci sentire una volta la settimana mi manca tantissimo,forse è la prima persona che amo sul serio...lui dice la stessa cosa su di me,ma ho paura che questo percorso (di cui peraltro sono contenta,deve e sta risolvendo i suoi problemi) lo possa allontanare da me...non so per quale motivo,forse la lontananza fisica,forse il fatto che lui diventerà più forte...ho paura che si renda conto che non abbia più "bisogno" di me..
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66

Gentile utente,

"..ho paura che si renda conto che non abbia più "bisogno" di me.. "

Può essere.

Ma l'amore si base sul desiderio, non sul bisogno: quella è solo dipendenza.

Come del resto l'amore per la vita, che si basa sul desiderio
non sul bisogno/dipendenza dalla "sostanza".

Può darsi lui stia curando la propria personalità dipendente. E non si sa a priori se ciò permetterà al Vostro amore di sopravvivere,
ma certamente le Sue paure - che possono causare una certa pesantezza nella relazione - non aiutano l'esito positivo!

Per questo Le consigliavo di farsi seguire.

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