Doc e depressione

Buongiorno, so che online non si possono richiedere delle vere e proprie diagnosi, solo che ho veramente bisogno di aiuto al momento. Ho già chiamato un'associazione sollecitandoli a farmi richiamare da uno psicologo, così che possa iniziare subito una terapia.
Il fatto è questo: ho da sempre sofferto d'ansia (non mi è mai stata diagnosticata ufficialmente però, perché non sono mai andata da uno psicologo finora) e in un certo senso sono sempre riuscita a dominarla. Tutto è precipitato quando dal nulla mi è comparsa in testa questa domanda "e se non lo amassi davvero?" mentre ero col mio ragazzo (stiamo insieme da due anni), che è in assoluto la persona migliore che abbia mai conosciuto, la mia roccia, che mi ha sempre supportato e lo fa tuttora, io SO di amarlo, SO che voglio passare la mia vita con lui, eppure dopo quella domanda sono caduta in una situazione di crisi, di pianto, panico, ecc. Sbagliando, sono andata a vedere su internet e ho letto del DOC di relazione (so che non esiste veramente ma che è un termine nato su internet) e mi sono rivista in ogni cosa. Vi giuro che sto impazzendo. Andava tutto benissimo fino al momento in cui mi è venuta in mente quella domanda, il giorno prima era tutto perfetto, e nessuno di noi due, né io né il mio ragazzo, abbiamo fatto qualcosa che possa aver cambiato la situazione. E' stata solo quella domanda lì a far precipitare tutto. Da quel giorno piango sempre, non mangio, ho un senso di colpa assurdo, perché so quanto mi ama e so che io amo lui, e piuttosto che lasciarlo, morirei, davvero. Eppure non capisco, se so che voglio stare con lui e che non potrei mai lasciarlo, perché mi vengono in mente quei pensieri? Ormai è un'ossessione... Qualche giorno fa credevo che la situazione si fosse risolta, ne avevo parlato con lui, mi ero sfogata dicendogli tutte le mie altre ossessioni (che ho da quando ho memoria... conto sempre tutto, ho paura che se non faccio una determinata cosa, allora qualcos'altro andrà male...) e mi sono sentita libera da un peso. Infatti poi per due giorni sono stata benissimo con lui, consapevole e sicura al 100% di amarlo. E poi ieri, boom, di nuovo quel pensiero e la ricaduta. Non riesco più a studiare, a concentrarmi, a uscire... Ho anche paura che quando lo vedrò non mi sentirò meglio e questa cosa mi spaventa molto... Non potrei mai stare senza di lui... Da quando mi è piombata in testa quella domanda analizzo ogni emozione e sentimento che provo nei suoi confronti, in questi giorni che non lo vedo continuo a chiedermi se mi manca abbastanza... Sto impazzendo, vi giuro... So che lo amo ma non sento niente, sento solo tanta tristezza... E ho paura che sarà sempre così... Ma non capisco il perché, tutto così all'improvviso... Oggi non mi sono nemmeno alzata dal letto, non ho mangiato niente... Ho preso solo lo xanax come mi è stato prescritto dal medico di base e basta. Voglio solo tornare a sentire l'amore che ho per lui, a SENTIRLO come emozione.
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Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
“Eppure non capisco, se so che voglio stare con lui e che non potrei mai lasciarlo, perché mi vengono in mente quei pensieri?”

Verosimilmente si tratta di pensieri ossessivi. Occorre in primis un inquadramento cognitivo specialistico da parte di un/una collega psicologo psicoterapeuta.

La risposta alla domanda l’ha scritta lei stessa: “ne avevo parlato con lui, mi ero sfogata dicendogli tutte le mie altre ossessioni (che ho da quando ho memoria... conto sempre tutto, ho paura che se non faccio una determinata cosa, allora qualcos'altro andrà male...)“. È abbastanza probabile [da verificare in sede clinica] che lei è da tempo estremamente vulnerabile all’emozione dell’ansia che si esprime attraverso pensieri ossessivi. E adesso sono emersi pensieri ossessivi riguardanti la sua storia d’amore. E mi creda, rimuginare chiedendosi perché sono emersi proprio ora, non le torna utile. Anzi è deleterio.

“Da quando mi è piombata in testa quella domanda analizzo ogni emozione e sentimento che provo nei suoi confronti, in questi giorni che non lo vedo continuo a chiedermi se mi manca abbastanza.”
Gentile ragazza,
dato che lei non sta impazzendo ma è probabilmente entrata in un vortice ossessivo, maggiore sarà il tempo che trascorrerà a “testarsi” e “analizzare ogni emozione”:
• maggiore sarà la quantità di pensieri intrusivi sgradevoli che la tormentano;
• maggiore sarà la possibilità che i suoi livelli di tristezza si incrementino sempre più. La tristezza che sperimenta è una conseguenza frequente dei pensieri ossessivi;
• maggiori saranno le possibilità che le sue ansie, paure e timori aumentino gli spazi e gradi di azione (es: “ho paura che sarà sempre così“).

Fin quando non verrà contattata dal collega:
- cerchi di “riempire” spazi e tempi della sua giornata in attività. Più sarà ferma, più i pensieri ossessivi la tormenteranno in termini di frequenza e durata.

Dall’ansia disfunzionale e scarsamente gestibile si guarisce!

L’ansia non comprometterà la sua storia d’amore.

Le metodologie maggiormente valide nel trattamento e nella risoluzione di problematiche ansia-correlate sono la terapia cognitivo comportamentale oppure la terapia breve strategica. Opti preferibilmente per una delle due e si affidi al suo curante.

Cordiali saluti

Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo. Psicoterapia cognitiva e cognitivo comportamentale.

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dopo
Utente
Utente
Dottore, innanzitutto la ringrazio per la sua risposta tempestiva. Spero di iniziare delle sedute psicologiche al più presto.

Il fatto è che è estremamente difficile togliere quei pensieri dalla testa, mi fanno venire dubbi su tutto, anche sul fatto che magari sto così male perché non voglio accettare il fatto che potrei non amarlo più, ma ciò non ha senso perché non si smette di amare una persona da un momento all'altro, e poi, come ho già detto, so che voglio stare con lui e passare la vita insieme a lui.

Eppure ho paura, paura che mi senta in colpa perché non voglio lasciarlo perché so che soffrirebbe moltissimo, ma quando penso al fatto di lasciarlo sto malissimo anche io, perché so che non voglio farlo... spero solo che queste ossessioni finiscano il prima possibile, perché davvero non ce la faccio più... Anche solo parlandoci insieme mi sento in colpa, come se lo stessi ingannando, ma so anche che non è vero... Perché ci sono momenti di lucidità (come i giorni in cui le dicevo che tutto sembrava normale come prima) e in cui so che questi pensieri sono falsi...

La depressione potrebbe farmi smettere di sentire emozioni? Anche l'amore? Così da un giorno all'altro?
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Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Qualsiasi ragionamento lei cerca di fare adesso è dettato da rimuginio ansioso. Uno degli aspetti del rimuginio (oltre la ripetitività) è il fatto di essere a-finalistico. Quindi non si giunge a conclusione ma si accumulano, e lei stessa accumula, ansie su ansie, pensieri sgradevoli su pensieri sgradevoli. Lo vede il circolo vizioso adesso?
È assolutamente normale che si alternino momenti di maggiore oggettività di pensiero a giornate in cui l’ansia ne fa da padrona. È BASILARE CHE INIZI AD ASSUMERE CONSAPEVOLEZZA DI QUANTO LE HO SCRITTO.

“La depressione potrebbe farmi smettere di sentire emozioni? Anche l'amore? Così da un giorno all'altro?”
Questa ad esempio è una domanda che connota un’ansia a note ossessive . L’ansia porta a chiedere rassicurazioni. Ma le rassicurazioni non curano l’ansia. In questo caso c’è una emozione che porta a temere le conseguenze di un’altra emozione: l’ansia le fa temere le conseguenze della tristezza.
Partendo dal presupposto che non sappiamo se sia o meno in reale fase depressiva (cosa che verrà accertata in sede clinica dal collega), anche se fosse...la depressione non porta ad annullarsi emotivamente. Se ci riflette infatti ansia e tristezza sono esse stesse emozioni...

Ora:
- è assolutamente scarsamente utile continuare a porsi e pormi domande. Altrimenti non facciamo altro che mantenere e “dare da mangiare” al circolo vizioso ossessivo.

Segua i suggerimenti che le ho dato ed eventualmente chiami per sollecitare la necessità di avvalersi del consulto dal vivo da parte del collega. Altrimenti cerchi altrove.

La saluto augurandole di stare presto meglio!
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dopo
Utente
Utente
La ringrazio nuovamente. Spero di intraprendere presto una terapia.
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Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Glielo auguro!