Depressione, ansia o schizofrenia?

Gentili dottori, io vi scrivo perché è un anno ormai che mi faccio questa domanda, che man mano sta diventando sempre più pericolosa e la situazione sta peggiorando sempre di più:sono un ragazzo di 21 anni, che dal 22 dicembre ha la vita impossibile...la mia vita è sempre stata abbastanza bella, ho sempre avuto le mie passioni, i miei interessi, la mia intelligenza:ho passato la maturità con 83 prendendola come un gioco, perche a me è sempre piaciuto vivere i momenti, fare mille esperienze, essere parte del mondo...mi piaceva la mia mentalità, facevo morire dal ridere tutti, sapevi divertirmi, sapevo farmi amare da tutti...sono sempre stato il leader di tutti i miei gruppi, quello a cui si scriveva per uscire,quello che organizzava le serate...
Poi ho scelto di andare a Roma, per questo mio desiderio di fare sempre cose nuove, e perché amavo l’economia, e ho vissuto un annetto di normalità, sempre però essendo me stesso.
Poi dopo in estate in cui mi sono solo divertito, poiché io mi divertivo anche solo a stare con gli altri, andavo d’accordo con tutti e avevo una mentalità bellissima, a settembre 2016 prendo casa con il mio amico di Reggio Emilia che studia a Roma con me e 2 coinquiline è un altro coinquilino: io come sempre vado d’accordo con tutti, amo condividere la mia vita con gli altri e anche solo far cantare agli altri le canzoni che amo, tipo Vasco Rossi...
Ecco quella sera io piangevo tornando a a casa pensando alla vita perfetta che avevo...
Il giorno dopo, mi prende un ansia assurda allo stomaco che non avevo mai avuto, e tutto quello che avevo costruito si sgretolò: prima ogni cosa che dicevo mi dava quella sensazione di farfalle allo stomaco, dopo, ma improvvisamente, iniziai a sentirmi diverso, dicevo questo non sono io, piangevo, persi la concezione del tempo, diventai cattivo con gli altri, invidioso perché le persone che ho sempre aiutato ora potevano prendermi in giro, sentivo tutto diverso, e poi finii per litigare con tutti nella casa,col non saper mai che dire, l’essere sempre a disagio e arrivar ad abbandonare l’universita...io da quel giorno non ho movimenti spontanei, non dico più una cosa giusta, non mi affeziono più a niente, sono invecchiato, e ho perso tutti.
Vivo con un mal di testa e senso di nausea perenne, ho perso qualcosa come 60 amici, la stima di tutti, e prima ogni cosa era nuova, bella, tutto aveva un senso, capivo tutti, mi immedesimavo in tutti, adesso invece nulla ha più senso, zero, prima studiavo, lavoravo, aiutavo gli altri a passare gli esami, investivo sul bergamotto, ballavo, ridevo e tutto aveva un senso, adesso nulla, vedo male, ho scatti, non so intrattenere un dialogo, parlo con un filo di voce, e soprattutto piango
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Dr.ssa Valentina Sciubba Psicologo, Psicoterapeuta 1.6k 38 9
Gentile ragazzo,
il pianto è soprattutto un sintomo di stato depressivo e lei dice che è il sintomo prevalente.

Tutta la sua sintomatologia sembrerebbe essere stata innescata da riflessioni a livello cognitivo-razionale che è un livello più superficiale rispetto all'inconscio e pertanto dovrebbe essere più facile da neutralizzare/modificare/riassestare.

Se non riesce da solo o con l'ausilio di eventi esterni e/o persone in grado di darle un sostegno sociale, amicale o familiare, le consiglio di rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta che possa accelerare un percorso di recupero della sua socialità e voglia di vivere. Le terapie brevi dovrebbero darle dei risultati in tempi brevi.

cordiali saluti

Valentina Sciubba Psicologa
www.valentinasciubba.it Servizi on line
Breve Strategica-Gestalt-Seduta Singola
Disturbi psicologici e mente-corpo

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Utente
Utente
Grazie mille, si io da maggio frequento uno psicologo a Reggio emili cognitivo comportamentale, che mi ha aiutato a rialzarmi, però adesso sentivo il momento di affrontare maggiormente le cause di questo mio crollo, e quindi mi sono deciso a trovare uno psicologo a Roma, e ne ho scelto uno sistemico-relazionale, e dal primo incontro fatto ho sentito un senso di sollievo assurdo, come se in un incontro avessi scoperto un senso alla mia sofferenza.
Ho scoperto che io, non avendo mai conosciuto mio padre, ho sempre avuto bisogno di idoli maschi, tipo del Piero e poi Vasco, che erano come un padre per me, e avevo bisogno sempre d qualcosa in cui credere, di affezionarmi a tutti, per colmare questo vuoto che mi portavo dentro e non ho mai affrontato.
Verissimo, a queste conclusioni ci sono giunto da solo parlandone con lei...poi d solo ho anche scoperto che prima ero esagerato, che non era normale che a 10 anni dicessi:che mi frega di mio padre, peggio per lui che si perde un figlio perfetto come me...che questo mio essere carismatico e megalomane mi serviva per colmare questo vuoto...però io è da gennaio scorso che sento tutto estraneo, tutto diverso, prima mi emozionavo solo a sapere che avevamo un numero di casa con i miei coinquilini, e difendevo tutti, sia a casa che con gli amici...e avevo sempre voglia di uscire, di fare cose nuove...ritrovarmi così, essere diventato ciò che ho sempre odiato, cattivo, menefreghista, senza idee, mi ricordo che il 9 gennaio dell’anno scorso mori baumamm(teorico della società liquida) me lo disse la mia coinquilina e io non sapevo che dire, e da allora sono sempre a disagio, tutto quello che mi piaceva non mi fa più effetto, penso che non sia normale tutto ciò, ho paura che sia qualcosa di grave, e sarebbe un peccato perché ero troppo intelligente per sprecare una vita così, quando tutti mi dicevano che ero il figlio che tutti vorrebbero, ero spensierato ed entusiasta verso tutti
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Utente
Utente
Vorrei aggiungere umano cosa...secondo voi va bene una terapia sistemico-relazionale per il mio caso?
Io sono sempre stata umano persona molto profonda ma se devo guardare il mio passato la cosa che mi ha scombussolato di più è il non sapere più chi sono, il non credere più in quello che dicevo...quello che credo di non superare mai è una cosa però...come è possibile passare da una vita perfetta, dal vivere sempre felice e fare quello che vuoi fare, e piangere pensando a quanto fosse bella la tua vita, improvvisamente il giorno dopo a questa ansia che non ti ha permesso più di difendere le cose in cui credi, e ti ha annullato la personalità.
Questa ansia che mi ha fatto diventare ciò che ho sempre odiato, mi ha fatto comportare male con tutti, mi ha fatto chiudere in me stesso, mi ha fatto non avere niente da dire nemmeno con il mio migliore amico, mi ha tolto tutte le passioni e interessi, la mia intelligenza,tutto ciò che avevo creato.
Certo, a maggio mi perdevo per strada e non riuscivo a stare fermo ad aspettare l’ascensore, adesso si, quindi è senza dubbio un aspetto positivo, però io che San che capissi tutti e scherzassi sempre con tutti, e trovassi sempre una parola di conforto per tutti,improvvisamente mi sinonimo trovato escluso, mi davano fastidio tutti mentre prima più casino c’era meglio era, ho iniziato a parlare male, ad avere scatti, a dimenticarmi tutto, a dormire male, a non riconoscermi più, a non sapere più chi sono...e questo ha inevitabilmente portato la depressione...ho iniziato a dormire vestito, ad essere paranoico, a non mangiare(prima ero un cultore del cibo),a non bere(prima ero amante dell’alcol, a non guardare partita e se ascoltavo musica piangevo subito...prima potevo contare su almeno 60 persone che mi conoscevano per come ero, mentre adesso non ho più nessuno, prima tutto aveva un senso e io pensavo come fai a non amarmi, e io amavo tutti, dopo improvvisamente zero, tutti mi dicevano Chevalier sembravo sempre drogato(quando da quando sto così non faccio più uso di erba), prima passavo gli esami con una facilità assurda e mi piaceva quello che studiavo,non conoscevo la parola noia e nemmeno la parola ansia, adesso solo quello, e sono diventato anch’esso più stupido perché in un anno i pensieri sono sempre al passato.
È come se questa vita non fosse più mia, come se avessi perso il contatto con l’anno realtà, ed è un peccato perché Chissa chi sarei diventato se fossi rimasto in quel modo, invece sono invecchiato di 10 anni, se la gente mi tocca non provo niente, vedo male, non capisco le parole, vorrei solo morire e non svegliarmi più...anzi sarei voluto morire 1 anno fa quando avevo la stima di tutti e tutto aveva un senso, adesso invece solo il vuoto...capite che c’e Qualcosa di più sotto che non una semplice depressione, o ansia, ma ho proprio paura che sia arrivata la schizofrenia, perché io sono regredito di almeno 10 anni, sia in come mi comporto, che nei concetti che esprimo...aiuto
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Dr.ssa Valentina Sciubba Psicologo, Psicoterapeuta 1.6k 38 9
Gentile ragazzo,
anzitutto dovrebbe chiedere la diagnosi alla sua psicologa, è un suo diritto.

Nonostante delle imprecisioni, lei scrive con un filo logico e apparentemente con aderenza alla realtà per cui sembrerebbe improbabile una diagnosi di esordio di schizofrenia; sarebbe comunque scorretto fornirle una diagnosi su questo sito, deve rivolgersi ad un professionista in ambito clinico.

L'approccio sistemico relazionale è soprattutto indicato per problemi familiari e di coppia, ma è applicabile anche alle terapie individuali.
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dopo
Utente
Utente
Grazie delle risposte, no gli errori sono dovuti al correttore automatico...
Comunque si, io mi chiedo della schizofrenia perché è come se avesse annullato tutti i miei interessi,potrei stare giorni senza fare nulla che non mi cambierebbe, e provo sollievo solo a stare a letto...questo non significa che io lo faccia, perché comunque sono sempre in giro...però è proprio che da quel giorno tutto ha perso un senso, ma forse non era normale prima che provavo piacere per tutto e amavo tutti...non so davvero come uscire da questa situazione anche perché è come se nessuno mi conoscesse per come sono, anche perché anche io non so più chi sono, e vivo immerso ne miei pensieri...non ho più gusto, nel vestire, nel mangiare, non mi affeziono più a nessuno perché è come se nessuno conoscesse il vero me...sbaglio a parlare, sono sempre stanco, con mal di testa, e muoio di ricordi di quando ero spensierato, pieno di interessi, e non conoscessi la parola noia...l’innamoramento verso la mia coinquilina che poi mi ha tradito con il mio migliore amico senza dubbio ha influito, ma non può bastare a giustificare tutto ciò.
Quello che dicevo alla mia coinquilina sin da gennaio dell’anno scorso era: questo non sono io, non so più chi sono.
E adesso mi ritrovo così, dopo aver perso tutto.come se fossero crollate tutte le illusioni
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Dr.ssa Valentina Sciubba Psicologo, Psicoterapeuta 1.6k 38 9
può capitare, ma credo ne possa uscire.
Un anno e più di disagio però mi sembra un periodo piuttosto lungo, per cui penso dovrebbe chiedere al suo psicologo una prognosi e se può affrettare i tempi di recupero.
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