Tentato suicidio ex ragazzo

Gentili signori, ho bisogno di un consulto perché ho un pensiero che mi attanaglia e non so cosa sia più giusto fare.
Il mio ex ragazzo sabato si è impiccato mandandomi un messaggio vocale mentre lo faceva, avevamo discusso di nuovo, lui voleva tornare con me a tutti i costi, mi supplicava di dargli un'ultima possibilità perché se non gliela avessi data questo lo avrebbe ucciso, soffriva tanto e mi continuava a ripetere che solo io lo avrei potuto aiutare a diventare migliore, che non gli importava di niente e nessuno, nemmeno del figlio avuto con la sua compagna precedente, ma esistevo solo io, e solo io potevo rassicurarlo e allo stesso tempo dargli la forza. Come ho già detto, sabato,mentre faceva quello che ha fatto mi ha mandato un vocale, dopo aver realizzato ho chiamato il padre, che è tornato a casa di corsa e subito in ospedale, era privo di sensi, ieri per fortuna è uscito dal coma, sembrerebbe reagire, ma è troppo agitato quando si sveglia e quindi lo tengono sedato. Ora, io sono convinta che solo io potrei tranquillizzarlo e stargli vicino in questo percorso, me lo diceva sempre che aveva bisogno di me per tranquillizzarsi in ogni occasione, non riesce a parlare ancora, non riesce quindi ad esprimere questo desiderio ma io sono sicura si agiti anche per questo, perché vede tutti lì tranne me. Lui al momento è in Sardegna, io in Svizzera, i genitori non mi vogliono lì, danno la colpa a me di questo suo gesto, per fortuna c'è la sorella che mi tiene al corrente di ciò che accade, ma anche lei dice che lui deve stare tranquillo e che è meglio che io non vada. Ora, cosa fare? Ho già un sacco di sensi di colpa, il rimanere qui impotente mi distrugge, sopratutto quando sono convinta che lui vorrebbe solo me là.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

questi tentativi celano una manipolazione che bene non fa nè a Lei, nè a nessuno.

Se questo ragazzo soffre ed è disturbato al punto di volersi togliere la vita e ricattare emotivamente Lei, non crede che per il Suo (di Lei che scrive) bene dovrebbe starne molto distante?

L'unico che può aiutare il Suo ex è un medico, in questo momento a riprendersi ma in seguito dovrà essere seguito da uno PSICHIATRA, non dalla ex ragazza.

Posso chiedere come è finita la storia e per quali ragioni?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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dopo
Utente
Utente
L’ho lasciato perché era per me una persona irresponsabile, non aveva un lavoro e faceva spese che non si poteva permettere di fare perché tanto c’era papà che eventualmente sarebbe intervenuto. Inoltre,negli ultimi mesi ogni settimana c’erano liti pesanti, io purtroppo riesco a portare fuori il peggio delle persone e con lui durante le liti ci riuscivo benissimo. L’ho lasciato ad inizio marzo, lui è sceso in Sardegna e dopo una settimana di depressione per la mia mancanza e dopo diverse richieste da lui e il padre di dargli un’altra possibilità è tornato, dopo pochi giorni dal suo ritorno mi è arrivato lo sfratto causato dalle sue urla notturne ormai a caduta settimanale, durante le nostre liti. Una volta è intervenuta la polizia perché i vicini erano spaventati per me, io reagivo sempre in modo altrettanto sbagliato, quindi in quel caso la colpa era di entrambi. Dopo lo sfratto però l’ho lasciato definitivamente e lui è tornato giù, cadendo in una depressione fortissima che lo ha portato a quello che ha fatto. Diceva che la prima settimana in Sardegna (quella prima che gli dessi un’altra possibilità) gli aveva fatto capire che doveva cambiare e che sarebbe cambiato per me e grazie a me, è impazzito perché si è visto togliere quella possibilità che gli avevo dato, per un fatto (lo sfratto),causato da cose precedenti a quello che sarebbe dovuto essere il suo cambiamento, senza dargli modo di dimostrarmelo.
Ho sensi di colpa che mi logorano, se gli avessi dato quella possibilità che mi chiedeva disperatamente di avere? Se avessi ascoltato le sue grida di disperazione? Se non avessi sminuito ogni sua parola, non sarebbe successo, e lui continuava a ripetermelo ma io non gli credevo.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
"Se non avessi sminuito ogni sua parola, non sarebbe successo, e lui continuava a ripetermelo ma io non gli credevo."

Ritengo abbia fatto benissimo a NON credere, perchè mi pare che per arrivare a livelli del genere una certa pericolosità ci sia (per Lei, intendo). Non mi meraviglia che i vicin di casa abbiano chiamato le forze dell'ordine perchè preoccupati per la Sua incolumità!

D'altra parte, quando ho letto la Sua prima richiesta, sinceramente ho pensato la stessa cosa, quindi credo abbia fatto bene a prenderne le distanze. Ma vorrei che maturasse anche la consapevolezza che Lei non può far nulla.

NON sarà certo con la Sua presenza che questo ragazzo potrà curare la depressione (o altri disturbi psichiatrici!).


"Ho sensi di colpa che mi logorano, se gli avessi dato quella possibilità che mi chiedeva disperatamente di avere? Se avessi ascoltato le sue grida di disperazione?"


Ok, ma pensi anche se le fosse accaduto qualcosa, perchè episodi del genere, di violenza, spesso sfociano anche in tragedie...

Cordiali saluti,
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dopo
Utente
Utente
La ringrazio perché mi ha fatto vedere la cosa da un’altro punto di vista, ora devo solo elaborare. Grazie davvero.