Tirocinio

Buonasera,
Scrivo il mio post in questa sezione perchè so di avere un carattere un po' chiuso, riservato, non mi piace essere giudicata o essere presa in giro, mi faccio sempre molti problemi e perchè credo, o almeno spero, che il mio percorso sia simile a quello intrapreso da uno psicologo e magari saprà indicarmi un comportamento adeguato.
Ho 25 anni, sono laureata in Economia Aziendale e il mio desiderio è quello di diventare dottore commercialista.
Ho iniziato a marzo uno stage nello studio del commercialista che tiene la contabilità a mio padre. Sono stata accettata diciamo più a titolo di favore...
Non so come comportarmi: all'inizio guardavo il suo collaboratore registrare le fatture e dopo un pò ho iniziato a registrarle io con lui accanto, però sbagliavo perchè nn ricordavo perfettamente tutti i passaggi e lui mi correggeva.. normale?? Non lo so....
Dopo un mesetto circa, il commercialista mi chiede di iniziare a compilare i 730, mi dà qualche suggerimento e torna alla sua postazione. Mai compilato un 730: è corretto che lui nn mi guidi nella compilazione? Almeno di uno? Io gli ho detto che mi sento un pesce fuor d'acqua, e lui mi ha detto quando hai problemi chiamami, ma posso mai chiamarlo ogni 5 minuti con tutte le cose che ha da fare? .. Non dovrebbe guidarmi per un pò? Oppure compilarli lui e io guardo e memorizzo? Fatto sta che ho compilato fino ad oggi i 730 cercando qualcosa su internet, chiedendogli poco e niente, visto che per inesperienza dovrei chiamarlo sempre.. Oggi ha iniziato anche lui e ho visto che stava facendo una dichiarazione che avevo inserito io. Ora non dovrebbe farmi vedere se e dove ho sbagliato????
Io vorrei intraprendere il praticantato dopo questo stage e vorrei sapere: il commercialista deve impegnare parte del suo tempo a seguire il praticante o quantomeno il praticante deve guardare il commercialista come si lavora oppure deve imparare tutto da solo??
Per via del mio carattere i primi giorni quando venivano i clienti mi sentivo molto in ansia e anche quando dovevo rispondere al telefono, sembra che ora vada un pò meglio.... Mi faccio problemi perchè sono lenta e ho paura che per questo lui possa rimproverarmi; quando il commercialista mi chiede di fare qualcosa non sono proprio scattante, lui è stressato e io lo avverto e quando mi parla mi agito anche io! Non so come spiegare..non posso bere caffè perchè non mi fa dormire bene.
Non è il lavoro che fa per me? Illuminatemi, vi prego!
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

ovviamente io non so nè posso sapere se questo sia il lavoro adatto a Lei, ma un ipotesi che sarebbe opportuno verificare è lo stress notevole cui è sottoposta nel passaggio dal ruolo di studentessa a quello di lavoratrice (anche se in stage).

E' comprensibile che ci sia una certa quota di ansia quando c'è un passaggio così importante che richiede un cambiamento notevole, non solo nel ruolo stesso, ma anche nel portare e trasferire la teoria che Lei ha studiato alla pratica.

Inoltre, mi pare di capire che il problema sia anche di altro tipo: Lei sta facendo uno stage perchè il Suo obiettivo è diventare dottore commercialista. Per questa ragione ha scelto uno studio in cui vedere e mettersi alla prova, per apprendere. Lei dichiara di non sapere, nel senso che non ha mai visto come si fa una dichiarazione dei redditi, non la sa fare, non Le è stato spiegato, ecc...

Per prima cosa chiarirei però un altro aspetto: Lei che cosa vuole fare davvero? E' il 730 il lavoro del dottore commercialista? Oppure altro?

Ma se Lei non sa come si compila un modello ed è comprensibile la quota d'ansia per qualcosa che non sappiamo fare (in un settore come il Suo dove l'approssimazione non è prevista, ma bisogna essere molto precisi), perchè non chiedere ciò che Le serve? Cioè perchè non proporre al dottore ciò che Le permetterebbe per il SUO metodo di apprendere?

Tenga presente che lo stage serve a questo, altrimenti sta solo buttando via tempo ed energie.
Utilizzi questo tempo per imparare a fare ciò che Le interessa, osando anche chiedere (se vuole vedere altro e non il 730) e proporre.

Come ha visto, dopo un po' di tempo, le paure si sciologono se continua a fare ciò che prima non riusciva a fare. Mi pare del tutto normale...

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie dottoressa per la risposta.
La compilazione dei modelli 730 è una delle tante cose che fa il commercialista e mi interessa impararlo, avrei solo voluto che mi avesse affiancata nella compilazione di qualcuno.
Alla fine oggi mi sono fatta avanti e ho chiesto come stessero andando le dichiarazioni compilate da me e gli ho chiesto espressamente di dirmi se e dove sbaglio....e mi ha detto che stanno andando bene e che mi dirà eventuali errori così che nn li faccia più...
Un altro mio "difetto" è la mancanza di fiducia....
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dopo
Utente
Utente
Ora dovrei iniziare a mandare CV o fare telefonate per cercare un altro studio per poter fare il praticantato ufficiale....e non lo faccio! Sono bloccata nel chiamare o mandare CV.. Perchè questa sarà un'altra cosa nuova che devo affrontare.... :(
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Il problema della fiducia in se stessi e della bassa autostima si risolve modificando il proprio comportamento e iniziando a FARE delle cose. Ovviamente non delle azioni a caso, ma proprio ciò che in qualche modo intimorisce.

Iniziare, ad esempio, a contattare gli studi professionali, magari facendo un elenco da quello di maggior interesse (per attività svolta, ecc...) e poi comportarsi di conseguenza.

Certamente se ne potrebbe parlare a lungo, ma se prima di tutto non agisce, il sentimento che proverà sarà ancora di inadeguatezza, sfiducia, impotenza appresa.

Inoltre, Lei riesce a fare ciò che deve fare: a parte il fatto che si è laureata ed è un grande successo, Lei riesce a fare i 730, pur non avendo avuto indicazioni... Gli errori ci sono e ci saranno, ma li viva come opportunità per apprendere, non come qualcosa che La schiaccia e la mortifica...

Cordiali saluti,
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dopo
Utente
Utente
Quando sbaglio io temo di essere rimproverata e di sentirmi dire "non sai fare niente", è una cosa involontaria, il cervello fa tutto automaticamente ed entro in ansia. I primi giorni tremavo dalla paura di fare anche il più piccolo errore. Penso che l'abbia capito anche il commercialista: oggi ha detto "se ti dico dove sbagli non mettere il muso". Io penso che se sbaglio sempre non mi faranno restare nello studio in cui andrò a fare il praticantato.. :( mi spaventa di più la pratica che l'esame di stato.. all'università era tutto più facile, si studiava e si passavano gli esami.. :(