Ansia/panico

Buona sera,

sono un ragazzo di 35 anni e credo di soffrire di attacchi di Panico e ansia.
Un mese fa durante una banale visita medica ho avuto una sincope vaso-vagale, con conseguente trauma cranico lieve e colpo di frusta molto doloroso...soffro di sincope emozionali negative (vista del sangue,visite mediche ecc ecc) per cui diaciamo che questo non mi ha preoccupato più di molto....
Dopo un paio di settimane da questo avvenimento mentre facevo colazione ho avuto un piccolo malessere,forse un calo di pressione...anche se non sono svenuto ho avuto una senzazione di difficoltà nel respirare e un nodo in gola...per rassicurarmi sono andato in ospedale dove ho fatto esami del sangue, ecg,elettrocardio tutto con esito negativo....
Da qui in poi la mia vita è completamente cambiata....ho distrutto la mia qualità di vita
Nei 2-3 giorni subito dopo sentivo una senzazione di oppressione nella bocca dello stomaco e il blocco dell’appetito....ho effettuato un esame del sangue e mi hanno trovato l’Helicobacter...dopo questa notizia sono tornato a stare bene e a mangiare,dooo qualche giorno per la prima volta sono uscito con amici a cena fuori ma appena mi è stata servita la cena ho accusato nuovamente un senso di nausea e il fiato corto....
Nei 2-3 giorni successivi nuovamente stessa senzazione di oppressione allo stomaco e blocco della fame... mi sono fatto vedere da un gastroenterologo e mi ha prescritto una cura per una dispepsia (3 Levopraid da 25mg al di)...dal quel giorno stesso sono ritornato a star bene.
Dopo una decina di giorni mentre facevo una lampada abbronzante ho incominciato ad aver paura di star male e dopo mezz’oretta mentre camminavo ho incominciato a sentire nuovamente un nodo in gola con la senzazione e di mancanza di saliva.
Sono passati 4 gg ma questa senzazione non ê mai più pandata via e vivo nella paura, mi capita di svegliarmi la mattina con la senzazione di tremare (escludo di avere freddo visto i 30 gradi di questo periodo)
Non ne avevo mai parlato con nessuno fino a questa mattina quando mi sono sfogato con la mia compagnia, raccontandole cosa stavo provando in questi giorni è confidandole che vorrei parlare con un psicoterapeuta....dopo questa chiacchierata sono stato molto meglio anche se è durato solo qualche ora perché poi mi è tornata la paura è il malessere generale....
Concludo chiedonvi se secondo voi in questo mese il mio male allo stomaco e la difficoltà nel mangiare non fosse legata ad attacchi di panico ed ansia, visto che i sintomi scomparivano quando i dottori mi davono un perché del mio malessere....come si mi rassicurassi.
Voglio semplicemente poter riprendere il controllo della mia vita.
[#1]
Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Gentile utente,

“secondo voi in questo mese il mio male allo stomaco e la difficoltà nel mangiare non fosse legata ad attacchi di panico ed ansia, visto che i sintomi scomparivano quando i dottori mi davono un perché del mio malessere....come si mi rassicurassi.”

Si è possibile dato che ha escluso cause organiche.
Le dico che:
1) occorrerebbe rivolgersi di persona ad un collega psicologo psicoterapeuta per una diagnosi. L’attacco di panico è un episodio ansioso estremamente acuto che necessita di una diagnosi per verificare se di attacco di panico si tratta o meno. Le autodiagnosi fuorviano e non sono consigliabili.
2) consideri che mente e sistema gastrointestinale operano in modo bidirezionale. Tra stomaco e intestino sono presenti e lavorano circa 1/10 dei circa 86 miliardi di cellule neuronali presenti nel nostro sistema nervoso centrale. Quindi, disbiosi o malesseri gastroenterici possono avere ricadute negative sulla attività cognitiva (pensieri ed emozioni) nello stesso modo in cui sindromi ansiose o umorali influenzano una corretta funzione gastrica e intestinale. Non a caso la maggior parte delle somatizzazioni hanno come bersaglio stomaco e intestino che, per qualità e quantità di neuroni, sono chiamati *secondo cervello*.
3) il nervo vago ( decimo nervo cranico) parte dalla porzione posteriore del cervello e innerva, oltre ad altri organi, stomaco e intestino e quindi, alterazioni del funzionamento vagale influiscono tanto sul mentale quanto sul digerente.
4) le rassicurazioni ricevute dai medici, come lei stesso racconta, in questi casi fungono da rassicurazioni per un breve lasso di tempo fino a quando l’ansia tende prepotente a ri-emergere. Quindi: non sono le rassicurazioni mediche che ci permettono di gestire l’ansia.

Detto ciò, il suggerimento è quello di avvalersi dell’aiuto di un collega psicologo psicoterapeuta per avere una diagnosi e prospettare un percorso terapeutico e, nel contempo, contattare un medico o biologo nutrizionista affinché, con l’aiuto di entrambe le figure specialistiche, si possa lavorare per ripristinare un sano funzionamento dell’asse cervello-sistema gastrointestinale.

Intanto...
Queste letture le potranno tornare utili
https://www.medicinafunzionale.org/single-post/2018/02/25/ASSE-INTESTINOCERVELLOALCUNE-NOTIZIE
https://www.google.it/amp/s/www.elle.com/it/salute/alimentazione/amp168989/cibo-che-combatte-depressione-ansia/
http://www.stateofmind.it/2018/05/flora-batterica-comportamento/
https://it.sputniknews.com/mondo/201806026077847-scienziati-cervello-corpo-umano-midollo-spinale-principio-funzionamento/

Cordiali saluti

Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo. Psicoterapia cognitiva e cognitivo comportamentale.

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dottt Pizzoleo,

la ringrazio molto per la sua tempestiva risposta.
Seguirò sicuramente il suo consiglio contatterò uno psicoterapeuta.
Le volevo chiedere come ultima cosa, un'infiammazione del Nervo Valgo, visto che solo 10 gg prima dell'accaduto ho avuto una sincope vaso vagale con violento colpo di frusta secondo lei è possibile?
Può nascere da qui il mio malessere alla stomaco?
[#3]
Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Gentile utente,

per avere una risposta a queste domande occorrerebbe una visita specialistica neurologica.

Consideri sempre che il nervo vago subisce moltissimo le alterazioni emotive.
Quindi...ok curare il corpo ma in questo caso le dinamiche intrapsichiche giocano un ruolo determinante da non trascurare.

In bocca al lupo!
[#4]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno Dottore,

dopo un mese di assunzione ho interrotto il Levopraid 25mg che mi era stato prescritto per una Dispepsia funzionale, dopo un paio di giorni però ho incominciato ad avere difficoltà nel dormire... mi addormento ma dopo qualche ora mi risveglio e non riesco più a riaddormentarmi ed avere un sonno tranquillo.
Quando assumevo Levopraid alle 20 facevo già fatica tenere gli occhi aperti ed ero sempre molto stanco.
Ora la stanchezza è passata, ma è subentrata la difficoltà nel dormire Può essere un'effetto della sospensione del farmaco?
Non ho mai avuti problemi nel dormire prima di questa terapia...
[#5]
Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Per quanto concerne l’aspetto farmacologico le dico che esso non è di pertinenza psicologica. Quindi la sua domanda:” Può essere un'effetto della sospensione del farmaco?” deve porla al gastrointesterologo che le ha prescritto il Levopraid.

Come già precedentemente suggerito, il lavoro su se stesso molto probabilmente richiederà una integrazione: terapia nutrizionale + psicoterapia come avrà avuto modo di capire dagli articoli postati in #1

Cordiali saluti
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