Cosi in preda all'ansia sono tornato con l'attuale mia ragazza

buonasera a tutti,


da diverso tempo non vivo, vi starete chiedendo cosa intendo o se sono impazzito, ma è il ritratto perfetto di ciò che sto affrontando.
Lavoro, faccio sport, mi impegno in faccende private, ho una donna che mi ama moltissimo e non ultima, una ottima salute(con gli spergiuri del caso)....ma in tutto questo sono solo un ragazzo che ha una maschera, un involucro che indossa, ma dentro, li dentro nel profondo sono spento.....
Da ragazzino, e poi crescendo ho sviluppato questa sensazione di ansia, ma non per un qualcosa di specifico, è una sensazione di vivere difficoltoso, ho lasciato una prospettiva di carriera che desideravo fin da bambino...e me ne sono pentito amaramente....ho portato la mia precedende donna, la quale mi amava moltissimo...di lasciarmi circa 2 anni fa...e questa è stata l'ultima devastante mazzata.
Ho intrapreso una nuova relazione, accettando di convivere con lei.... ma al mattino mi sveglio e guardandola mi chiedo cosa ci faccio in quel letto, con lei, in una casa che non è casa mia.
Vado a lavoro...e guardando fuori dalle finestre, mi chiedo cosa ci faccio li...dove non dovevo esserci, mentre dovrei essere altrove....
Ho provato a lasciare tutto sei mesi fa....lei.. il lavoro...ma dopo un mese sono stato colto da attachi di panico e ansia fortissimi....e sono tornato sui miei passi....
Ho cercato di recuperare con la mia precedente ragazza un anno e mezzo fa...spinto anche da questi attacchi...ma lei ha chiuso completamente... cosi in preda all'ansia sono tornato con l'attuale mia ragazza.
Sto seguendo uno psicologo da circa sette mesi, ma a parte un breve miglioramento, stento a trovare una soluzione, vuoto il sacco con lui durante la seduta, per poi tornare a caricarmi nel tempo che ci separa dalla successiva seduta.
Mi sento svuotato...senza energie....
Ho perso il mio migliore amico, o forse io che volevo che fosse tale,in quanto egli si è schierato con la mia ex, anche se fin da qualche tempo prima, non era più molto presente. Rivedere la mia ex mi provoca dolori lancinanti al petto e sudarella fredda,anche se non saprei ora definire se l'ho amata, o se sono stato un grandissimo egoista.
E quindi vi chiedo, di potermi illustrare che male ho, cosa si annida in me, cosa mi rende cosi....cosa mi porta a parlare di tutte queste cose rendendomi leggero, per poi riportarmi nel baratro.....perchè vivo con questo peso sullo stomaco...ho questa sensazione di mancanza del respiro...sto male dentro, non voglio che la mia ragazza venga a casa...non ho tolto le foto della mia ex,...i ricordi della mia precedente carriera mi affannano... le foto degli anni addietro mi fanno venire le lacrime agli occhi...il tempo che passa mi spaventa...mi aspetto qualche volta dal futuro che invece non arriva...e cosi spesso mi rifuggio nel passato...ho rimorsi e rimpianti che non riesco a far andare via...
Ma alla fine di tutto...mi sveglio di nuovo e mi chiedo.... come ho fatto a rovinare cosi la mia vita??

Grazie a tutti
[#1]
Dr. Adriano Carità Psicologo, Psicoterapeuta 56 2
Caro utente


Per rispondere alla Sua domanda, ossia che male ha, credo che sapere con esattezza un'etichetta diagnostica possa essere di ben poca utilità. Oltre che per il fatto che sono necessari colloqui ed eventualmente test per avere una diagnosi precisa. Che, per altro, è un lavoro di stretta competenza del Suo psicoterapeuta, dal momento che, sebbene si potrebbe circoscrivere tutto in alcune aree, il farlo senza la ricchezza di tutti i contenuti trattati in seduta, sarebbe come una maschera senza volto dentro. E sia io che Lei, possiamo immaginare che dietro quella maschera c'è molto.

Se invece intendeva quale fosse il Suo problema, mi sembra di cogliere un aspetto più esistenziale e strutturale della Sua esistenza. Anche questo è di stretta competenza del Suo psicologo.

Le auguro un buon lavoro di coppia, fiducioso del fatto che possa portare i suoi frutti.
Non esiti a scrivere nel caso abbia bisogno di chiarimenti, ma la mia personale raccomandazione è affidarsi al collega che l'ha presa in carico.

Dott. Adriano Carità
Psicologo, psicoterapeuta
Perfezionato in Psicologia Clinica, Counselling e mindfulness

[#2]
dopo
Utente
Utente
Buonasera,
La ringrazio innanzitutto per la sua gentile risposta in quanto è stato molto esaustivo e ha toccato punti della mia situazione abbastanza complessi.
Credo che come lei ha già detto ci sono parti della mia esistenza che hanno bisogno di un approfondimento e una nuova impostazione, sopratutto nel comparto strutturale ed esistenziale, dove sento nascono le mie difficoltà.
Ciò che non capisco e se ci sia la remota possibilità che io soffro di una depressione latente o di un male analogo che è molto addentrato in me e che mi porta essere così indeciso ansioso e che mi porta a non essere propositivo verso la vita che vivo tutti i giorni, ed in particolare vorrei capire la natura dei test da lei citati.
Sento che nonostante la terapia,non riesco a migliorare, e ciò mi rende particolarmente preoccupato.
Grazie di nuovo per il supporto.
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