Depressione e pensieri suicidi

Salve,
nonostante stia vivendo un periodo fosco, sono qui per provare a chiedere aiuto. Sono un ragazzo di 23 anni che che da un anno accudisce la madre affetta da schizofrenia da solo, dopo la separazione dei miei genitori. Mi occcupo di tutto io (mia madre rifiuta le cure ed ogni giorno è una battaglia). L'anno passato ebbi un forte episodio di ipocondria che mi condizionó la normale vita giornaliera, concomitante alla sopracitata separazione e consequenziale manifestazione del disturbo di mia madre. Tutto si è ripercosso su di me, incrinando anche il rapporto con la mia ragazza con la quale ormai ero insieme da molto tempo, rapporto che dopo alcuni miei momenti di assenza mentale totale e primi sintomi di depressione forte, abbiamo tentato di recuperare fino ad inizio di questa estate, quasi un altro anno per intero. Ovviamente il tutto è precipatato. Da luglio la mia apatia, ansia, senso di colpa, vergogna e paura sono aumentate, non riesco più a dormire e sono ricorrenti incubi o sogni che mi portano alle lacrime o al vero e proprio pianto. Non provo più piacere nel frequentare le persone, nonostante tenti di uscire di casa per evitare il silenzio della mia abitazione, nulla sembra restituirmi la gioia o la felicità anche minima. Penso continuamente al suicidio ormai da un mese ed ogni giornata è scandinta da pensieri di morte ricorrente, con conseguente svalutazione della vita tutta. Ciò che temo è che potrei tentare davvero il suicidio(ho iniziato a pensare come poterlo attuare, prima non era così) ed avverto una forte stanchezza, fisica ed emotiva(con pianti ormai giornalieri) , con un conseguente blocco verso la possibilità di dovermi aprire verso qualcuno. Nutro una forte disillusione, in qualsiasi ambito, cosa che ho paura possa intaccare la mia carriera universitaria, già tribolata di suo negli inizi. Ho timore di dormire a causa dei miei pensieri ossessivi e della pesantezza del senso di colpa che avverto, da sveglio la situazione è eguale con annessi pensieri di morte e suicidio per cui vorrei sapere se debbo recarmi in primis da uno psicologo per una valutazione o attuare un ricovere diretto presso qualche struttura. Vi scrivo con l'ultimo barlume di razionalità che mi resta, dato che passo le mie giornate senza che essa si manifesti mai, vivo ogni momento nel dolore e nella disperazione della perdita di quella ragazza con la quale avevo finalmente iniziato a vivere dopo un adolescenza travagliata(problemi alimentari, insicurezza, paure, tendenza alla depressione), penso sia stata la goccia a far traboccare un vaso già colmo da tempo. Attendo una risposta, grazie...
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Utente,
la situazione che descrive è molto delicata. Gli avvenimenti familiari, la salute di sua madre, le reponsabilità e la fatica nel suo accudimento con le relative ripercussioni sul suo benessere, sul suo umore, sulla sua qualità di vita affettiva con la rottura del suo rapporto sentimentale sembrano aver amplificato un malessere pregresso, trascinato nel tempo a quanto dice.
Ciò che è importante di fronte alla sintomatologia che descrive è che si attivi, senza por tempo in mezzo, per una consulenza specialistica per valutazione diretta propedeutica a cure adeguate.
Psichiatra e psicologo psicoterapeuta le figure professionali consigliate, anche presso il Servizio Pubblico.

Molti auguri

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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dopo
Utente
Utente
La ringrazio molte per la celere risposta data alla mia richiesta, cercheró di contattare al più presto uno specialista, proverò stesso domani in mattinata. Spero solo di non cambiare idea...
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66


Gentile utente,

ha poi fatto quella telefonata ieri?
Con quale esito?
Siamo preoccupati per Lei.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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dopo
Utente
Utente
Buonasera,
nonostante il mio forte scoramento ed un'altra giornata tormentato dal senso di colpa opprimente, ho avuto modo di contattare una psicoterapeuta di mia conoscenza. Ho un appuntamento per questo giovedì, dovrò "resistere" per poco tempo e spero di riuscire a superare tutto ciò, dato che fatico a pensare anche solo a dover passare questo inverno solo, dopo che negli ultimi 3 anni c'era stata la mia ragazza sempre al mio fianco. La scorsa notte ho come sempre faticato a chiuedere occhio, ed ho dovuto combattere contro i miei pensieri di morte. Cercherò di essere risoluto almeno per provare questa nuova terapia (ero già stato in cura, mollai per pressioni familiari dopo quasi 6 mesi).
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66


Giovedì è dietro l'angolo, fortunatamente.
Ci tenga al corrente se lo desidera.

Saluti cari e buon sonno.
Dott. Brunialti
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dopo
Utente
Utente
La ringrazio molte,
scriverò un messaggio non appena avrò svolto la prima seduta.
Buona notte anche a lei.
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66


Grazie.
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dopo
Utente
Utente
Buongiorno,
aggiorno come promesso la mia situazione che allo stato attuale non ha visto mutamenti a causa di un impegno inderogabile della mia psicoterapeuta, la quale ha spostato il tutto al prossimo lunedì. Sto cercando di tenere a bada la mia testa da solo in questi giorni con risultati altalenanti.
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
"Risultati altalenanti"
è già un mezzo successo,
non Le pare?

Lunedì è prossimo.

Il cielo è azzurro.

Con l'augurio di un we sereno,
dott. Brunialti
[#10]
dopo
Utente
Utente
Salve dottoressa,
non posso contraddire le sue parole, considerato lo stato in cui ho vissuto negli ultimi mesi, il problema è evitare che i pensieri si contorcano su loro stessi in questa regressum ad infinitum straziante. Riesco a volte esasperando il malessere a star più tranquillo per alcune ore, anche se a volte questo processo nel quale domina la disperazione, non sempre ha successo. Ho tentato anche di approcciare delle mie abitudini che mi hanno sempre portato gioia, come il camminare in montagna e tra la natura, ma nemmo questo mi suscita più gioia e felicità. Non posso più condividere l'esperienza con qualcuno e se eventualmente sparissi, nessuno ne terrebbe conto. Noto che ho anche un problema nei luoghi pubblici: provo invidia, frustrazione e tristezza nel vedere altri gioire con amici o fidanzate e tutto ciò, amplifica la mia assenza di prospettiva-emozionale; avverto chiusura e stanchezza da parte di me stesso.
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Riprendo il discorso "..delle mie abitudini che mi hanno sempre portato gioia, come il camminare in montagna e tra la natura,"
e La incoraggio a metterle in atto in questo fine settimana,
anche se ".. nemmo questo mi suscita più gioia e felicità."

Da lunedì avrà una persona che si prenderà cura di Lei.

Buon fine settimana.
dott. Brunialti
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dopo
Utente
Utente
Oggi proverò ancora a dedicarmi a queste attività nonostante tutto, ormai non ho nulla da perdere nel tentare.
Buon fine settimana anche a lei, grazie ancora per le sue risposte.
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
E' stato un piacere.

Se ritiene,
dopo lunedì ci faccia sapere.

Dott. Brunialti
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