Confusione sulla mia sessualità

parto con il presupposto che so da dove incominciare per parlare di questo mio problema,quindi per andare sul sicuro vi parlerò della mia vita e delle mie memorie,più o meno in modo cronologico.
diciamo che ho avuto sempre dei dubbi sulla mia sessualità,ma questo posso dire che si rispecchia in tutto,ho sempre cercato di essere una persona di mentalità aperta,la quale non vuole avere paura della vita e quindi cerca di scoprire quello che offre.
detto questo,vorrei parlarvi di alcuni miei ricordi d'infanzia.
periodo asilo,mi trovarono con un amico nudi sul letto e se non sbaglio ci toccammo i peni.
in un altro caso,mi baciai svariate volte con un mio amico,sono quasi sicuro che era quello che voleva il bacio,quasi come si "portasse a farlo",mi sembra non mi piacesse.mi scuso se questi ricordi sono un po' offuscati e poco argomentati ma li spiego giusto per dare l'idea. e sono ricordi che ancora oggi in un modo o nell'altro me li porto.una volta mi trovarono con una mia "cugina" nudi nell'armadio.molto probabilmente ero solo un bambino che si faceva trasportare molto dalla suo curiosità.sempre in questo periodo quando ero piccolino,mi ricordo che ero attratto da una modella megan gale che in quel periodo usciva in una pubblicità della vodafone,mio mamma mi racconta e ricordo anche io che baciavo lo schermo,cercando di baciarla sulle labbra,inoltre mi ricordo di essere stato attratto dalle maestre e da altre figure femminili.quando ero più piccolo,ero molto più sensibile rispetto ad oggi.ero un bambino molto buono,forse troppo ingenuo e mi ricordo che quando una persona mi faceva del male psicologico o fisico,io non riuscivo a capire perché, e mi mettevo a piangere,quasi in una crisi.un altro evento è che una volta mi misi a ballare,vestito tipo elthon jhon,e ballai e cantai una sua canzone,ricordo che lo feci per gioco e per scherzo e mia mamma e mio fratello scherzando mi diedero del gay e ciò mi diede molto fastidio,come se mi insultassero,quando non capivano che il mio intento era solo divertirli e fare diciamo lo "show man".. alle elementari ebbi anche una fidanzatina,forse irrilevante,ma con lei ho frequentato anche le superiori,e per un lungo periodo sono stato molto attratto da lei,e ho dovuto sempre sopprimere questo mio sentimento.passando alle medie,ero un ragazzo che già si masturbava più o meno da quando aveva 10 anni sui porno,pensandoci una cosa molto negativa,e alle medie come tutti gli altri ero attratto dalle ragazzine,anche se alla fine non ho mai provato ad avere una ragazza anche perché ero grassottello e avevo poco stima di me stesso.alle superiori i miei primi 2 anni sono stati un po' cosi,non li ricordo quasi per niente,ricordo solo di essere depresso e nella fase domande esistenziali,fine secondo anno mia mamma ha un tumore,e reagisco con una quasi totale apatia verso le vita,cosa che forse si era già insinuata,dalla morte di mia nonna nel 2008,il quale evento ha portato grandi cambiamenti nella mia famigl.fine caratt rimane
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Gentile Utente,

da quanto riferisce non credo che lei possa avere dubbi sul suo orientamento, fermo restando che da qui posso solo basarmi su quanto lei ci dice.

Determinati giochi d'esplorazione in età infantile sono normali e non indicano alcunché circa l'orientamento sessuale che la persona avrà in età adulta.

L'attrazione per la sua compagna e per altre figure femminili dovrebbe fugare ogni suo dubbio, ma se è una persona ansiosa è comprensibile che non riesca a mettere da parte tutti questi pensieri.

Il suo post non si conclude con altre informazioni, ma se non ha mai avuto una ragazza per vari motivi (che non hanno a che fare con chi fosse l'oggetto della sua attrazione) è comprensibile che, essendo molto sensibile, si senta confuso e si ponga delle domande.
Se però si rende conto che da una certa età in poi è sempre stato attratto da ragazze/donne può tranquillizzarsi: quando avrà una relazione anche fisica con una ragazza è probabile che ogni incertezza svanirà.

Un caro saluto,

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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dopo
Utente
Utente
Grazie mille per la risposta,non ho potuto spiegare bene perché i caratteri erano finiti.Infatti cerco di continuare con questa replica,sperando di riprendere al meglio questo discorso.
Detto ciò sono stato infatuato,attratto e "innamorato" di altre ragazze ma la maggior parte delle volte ho quasi sempre represso o dimostrato poco quelle emozioni,a causa della mia poco autostima,perché non ero contento della persona che ero e anche a causa di una grave acne.Quindi non ho avuto nessun rapporto sessuale durante il mio periodo delle superiori,portando a domandarmi se fossi etero veramente o meno.Verso questo problema ho sempre avuto come una specie di disturbo ossessivo compulsivo ma fortunatamente ès sempre stato a periodi.Adesso frequento l'università,e sarà già da 3-4 anni che ho incominciato a cambiare come persona,ad avere più fiducia in me stesso,cercare di essere me stesso e di non farmi fermare da nessuna paura.La mia prima esperienza sessuale l'ho avuta Aprile scorso con un ragazza per la quale non era attratto,perché non era il mio tipo,ma ho avuto con lei un rapporto per levarmi il peso di essere ancora vergine,perché in questo periodo la mia confusione si faceva ancora più presente,dovuta da una delusione d'amore da una ragazza per la quale avevo provato dei forti sentimenti,un amore a prima vista,cosa che non mi capitava da tempo.La mia prima esperienza è stata vuota e mi ha portato ad ancora più confusione,portandomi a cambiare anche molto la mio visione della figura femminile,ma mi ha sbloccato molto nei confronti del sesso e nell'approccio con il sesso femminile .Detto questo,e da quasi 2 mesi che sono fidanzato con un ragazza,e da quel momento sto vivendo una vera esperienza sessuale e "rappresenta" il mio tipo di ragazza,ma è sbucata nel momento sbagliato.Siccome sono una persona onesta di indole,almeno penso sia cosi,cerco sempre di essere vero con me stesso e non voglio mai illudermi di niente,forse ciò mi porto ad avere anche una mentalità "complottistica".Ho cercato di prendere coraggio,e mi sono detto a me stesso di affrontare questa mia confusione,paura,nel modo più diretto,ovvero masturbarmi su un porno gay (voglio aprire una parentesi sui porno,anche su questo non mi sono fatto mai precludere,cercando di assecondare sempre la mia curiosità) in uno stato non del tutto lucido e sono venuto,e ciò ha scatenato qualcosa in me.Quest'evento mi ha portato un forte disagio.Ciò accaduto,forse mi sbaglio,nel periodo di febbraio scorso ed inizialmente avevo pensato che fosse stato solo una cosa del momento,ma preso dall'ansia e dalla sete di verità mi sono trovato nella stessa situazione e non so perché mi è incominciato a piacere,ma sono convinto che quelle sensazioni provate siano totalmente diverse da quelle che provavo rispetto ad una donna,quasi come se fossero perverse,una sensazione di sfogo.Un altro brutto evento l'ho vissuto in estate,durante un festival,dove non ero lucido,e caddi in un ansia assurda nella mia testa,e mi domandavo su ogni ragazzo se mi piaceva,facendomi le più svariate domande per testarmi.Vidi un ragazzo anche molto effeminato e vidi che qualcosa nei suoi confronti era scattata,ma era simile a quella che provavo nei porno.Dopo questa esperienza e altri motivi,ho vissuto un estate totalmente diversa (sono stato la maggior parte del tempo a casa) da quella precedente dell'anno scorso,dove ho viaggiato in interrail con un mio grande amico,ho fatto moltissime amicizie e sono sempre stato in giro.Da là sono caduto in uno stato veramente depressivo,ansioso,e ogni mattina mi sveglio e mi scervello su questo problema.Oggi è ancora cosi a fasi alterne,ma negli ultimi tempi anche essendomi fidanzato,le cose sembrano peggiorare e ho la sensazione che una parte di me se ne sia andata.Non provo da mesi e mesi una vera eccitazione o infatuazione verso una ragazza,questa cosa quando è iniziata mi ha scombussolato non poco,ma nonostante ciò,con la mia ragazza,funziona tutto bene,ma nella mia testa non sono mai tranquillo,anche durante il sesso,che dovrebbe essere un momento di piacere,di conoscenza,di rilassamento.Più passa il tempo e più mi testo sul problema di essere gay e non so più cosa pensarne,a volte dico "basto sono gay" anche perché mi sono stancato di questa situazione e non ce la faccio più mentalmente,a volte mi dico "non può essere,se cosi fosse significa che in un modo o nell'altro mi sono illuso e quindi tutta la mia vita è stata una menzogna,ma poi penso che i sentimenti provati per una ragazza erano troppo forti per essere finti".Ma non capisco come si possa passare da immaginarsi a fare l'amore con la ragazza che ti piace a non avere quasi più nessun eccitamento verso una ragazza bella.Sono arrivato ad un punto dove veramente non ci capisco forse più niente,ed essere gay o etero,non ha senso,forse potrei essere bisessuale o solo un etero curioso.Un ultima cosa,ho sviluppato dei tic verso le figure falliche,ogni volta che ne vedo una,il mio cervello subito mi porta ad interrogarmi,e ho dei tic nella bocca,come se si muovesse da sola,ma sto ricordando che forse è una cosa che ho incominciato io stesso per testarmi.Tutto ciò mi sta portando un grande disagio,soprattutto verso uomini che non conosco,che mi porta ad non essere sempre tranquillo quando incomincio una conversazione,rendendomi una aspetto normale della vita,difficile.Grazie a chi mi leggerà e mi aiuterà in un modo o nell'altro.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
In realtà lei *sa* di essere etero, ma quello che non le torna è la reazione che ha avuto di fronte a stimoli che si è autoimposto, con un comportamento compulsivo di verifica tipico delle persone che soffrono di pensieri ossessivi.

E' possibile che lei abbia provato determinate sensazioni per molti motivi e non certo perché è gay e, come accade sempre in questi casi, la sua ricerca di una risposta univoca ha scatenato ulteriori dubbi perché la risposta fisica alla stimolazione sessuale è più complessa e imprevedibile di quello che lei immagina.

Può infatti bastare l'idea della trasgressione a generare una risposta sul piano fisico:

"sono convinto che quelle sensazioni provate siano totalmente diverse da quelle che provavo rispetto ad una donna, quasi come se fossero perverse, una sensazione di sfogo".

Vista la sua forte ansia e il rischio di far fallire il rapporto con la sua fidanzata non posso che suggerirle di farsi seguire da un mio collega e di occuparsi quindi seriamente della sua ansia, perché le ossessioni non sono un sintomo che svanisce con il tempo e in assenza di un trattamento.
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dopo
Utente
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La ringrazio mille per avermi risposto.
Sembrerà stupido ma non vorrei ricorrere alla visita di un psicologo anche perché mi creerebbe fastidi perché dovrei trovarlo,spendere denaro,trovare il modo di andarci (non ho la patente) e di conseguenza per rendermi il tutto più facile a livello logistico dovrei dirlo ai miei,ma a me da fastidio rendere partecipi i miei genitori di tutto ciò,perché non li ritengo persone capaci di capire al meglio una situazione del genere e anche perché hanno cose più importanti a cui pensare.Fino adesso,mi sono sempre aiutato da solo e come le ho già detto e da un po' di anni che ho ingranato a migliorarmi grazie alle mie sole forze mentali,ma il problema dell'omosessualità è sempre stato un tarlo per me e quindi con l'avanzare dell'eta e della "scoperta" del mondo sessuale si è fatto pesante,diventando un peso da levarmi assolutamente.Quello che le vorrei chiederle e se lei,a persone con questi tipi di disturbi (riconosco di essere ossessivo,un po' ansioso (relativamente) ma a volte non so come riesco a trovare una forza di volontà,una risolutezza,che mi aiuta in modo positivo,come se una luce spazzasse di colpo l'oscurità (voglio aggiungere,che sono una persona che forse è sempre stata i due opposti,o tutto o niente,e mi è difficile trovare degli equilibri).Quindi,siccome lei è un esperta,vorrei chiederle se mi può consigliare degli esercizi o un qualcosa che non mi faccia annebbiare nei momenti di "crisi".