Voglia e/o paura di cambiare

Buongiorno. Esordisco dicendo che non riesco a capire cosa voglio dalla mia vita. Ho un posto di lavoro fisso, ma non mi gratifica professionalmente e, inoltre, essendo la sede, distante dalla mia residenza sono costretto a fare il pendolare e la cosa mi stanca fisicamente e mentalmente. Vorrei cambiare casa, perchè amo la tranquillità assoluta e vorrei andare a vivere in un' abitazione singola ed indipendente, ma il dover interagire con intermediari immobiliari, vendere la mia attuale abitazione, cercarne una nuova, mi mette ansia e mi frena. (forse perchè sono di indole pigra, diffidente e timorosa). Sono sposato e sto bene con mia moglie, ma non trovo in lei un aiuto concreto per risolvere queste problematiche. Sono consapevole che, probabilmente, dovrei gestirle autonomamente, ma chiedo sempre consigli ed aiuti ai miei genitori, nonostante la mia età adulta. Ho anche intrapreso un breve percorso di psicoterapia, ma l'ho interrotto volontariamente, perchè non mi persuadeva. Vi sarei grato, se poteste darmi qualche spunto per gestire meglio questa mia condizione. Se avete bisogno di farmi domande più specifiche sulla mia situazione, fatelo pure. Grazie.
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 67
Gentile utente,


"Ho anche intrapreso un breve percorso di psicoterapia, ma l'ho interrotto volontariamente, perchè non mi persuadeva. "

In cosa non La persuadeva il percorso?

Oppure era semplicemente il sintomo della contemporanea "Voglia e/o paura di cambiare",
come dice il Suo titolo?

Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
dopo
Utente
Utente
Ho avuto la sensazione che non mi fosse di aiuto. Immediatamente dopo la seduta, mi sentivo un po' sollevato, ma, successivamente, la mia condizione ritornava allo stato iniziale.
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 67
Gentile utente,

riguardo alla psicoterapia
un "breve percoso" (di quante sedute?) serve a poco
a meno che non si tratti della così definita "psicoterapia breve" (focale, strategica, ecc.)
che mette in atto proprie modalità e strategie.

L'obiettivo della psicoterapia non è tanto di "sollevare",
bensì di aiutare a cambiare.

. Il fatto di dover chiedere "sempre consigli ed aiuti ai miei genitori, nonostante la mia età adulta"
. perchè in Sua moglie "non trovo un aiuto concreto per risolvere queste problematiche..",
. ed inoltre la Sua "indole pigra, diffidente e timorosa"
presentano materiale suscettibile di cambiamento,
non crede?

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
[#4]
dopo
Utente
Utente
Gentile dottoressa,
innanzitutto la ringrazio per il suo interessamento. Chiaramente anch'io vorrei trovare la strada giusta da intraprendere per cambiare la mia condizione. In base a ciò che ho scritto, secondo lei, approssimativamente, quanto dovrebbe durare la mia psicoterapia per avere dei risultati apprezzabili? Mi rendo conto che la domanda non è facile, soprattutto perchè comunichiamo on-line, però le sedute sono relativamente costose e il mio timore è spendere tanti soldi, senza ottenere dei risultati concreti e duraturi. Anche se posso permettermelo economicamente, sono frenato dall'eventualità di sprecare tanti soldi inutilmente. Ha qualche suggerimento da darmi per superare questo mio ulteriore timore? Grazie.
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 67
"Ha qualche suggerimento da darmi per superare questo mio ulteriore timore?"

Il primo, fondamentale, è di effettuare sedute di persona,
non online.
Bravi Psicologi (anche Psicoterapeuti raccomando, gli unici che possono curare) sono ormai presenti ovunque: perchè ricorrere all'online?

La durata di una psicoterapia è parzialmente prevedibile dopo alcune sedute,
quando il Terapeuta inizia ad avere dati sul Suo modo di lavorare su di sè,
sull'impegno che mette in atto.

I "risultati concreti e duraturi" dipendono da Lei,
dalla decisione e capacità di mantenere nel tempo i cambiamenti fatti.
Magari con qualche ripresa periodica a conclusione della terapia.

Ma nessuna descrizione del sapore dello zucchero ne farà mai comprendere l'effettivo sapore.
E nessuna risposta sarà in grado di descrivere il "sapore" di una psicoterapia.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti