Doc omosessuale: approccio terapeutico migliore

Buongiorno a tutti, vi scrivo per avere un consiglio in merito al disturbo ossessivo compulsivo (Doc omosessuale, precisamente) di cui soffre da ormai un anno il mio ragazzo. Verso febbraio ha consultato una psicologa ed uno psichiatra che gli ha prescritto una cura di psicofarmaci per 6 mesi circa, successovamente si è anche rivolto all’istituto di psicologia e psicoterapia comportamentale e cognitiva (IPSICO) di Firenze, i quali gli hanno consigliato uno psicologo cognitivo-comportamentale più vicino a noi. Dopo solo un appuntamento si è mostrato scettico verso di lui, dicendomi che gli aveva dato l’impressione di essere impreparato e troppo giovane, e di non essersi trovato a suo agio con lui. Cullandosi degli effetti che la terapia farmacologica gli stava dando ha abbandonatola terapia con lo psicologo, e ha smesso di cercarne altri con cui si sarebbe trovato meglio. Finita la cura di farmaci (inizio settembre) la ricaduta è arrivata subito dopo, come temevo, ed ha quindi deciso di cercare un nuovo psicologo per ricominciare una terapia, evitando stavolta i farmaci. Verso fine ottobre l’ha iniziata insieme ad un dottore che aveva previsto la guarigione, e quindi la fine della terapia, entro aprile. Già verso dicembre mi aveva confessato di non trovare grossi miglioramenti insieme a lui, e che il suo approccio terapeutico (metodo ci consapevolezza ed altre pratiche che non saprei come descrivere, l’unica definizione che mi viene in mente è meditazione ) non lo trova d’aiuto e neanche utile. Ieri sera, molto sconfortato, me l’ha ribadito. La mia domanda a questo punto è: il Doc omosessuale va curato soltanto con la psicoterapia cognitivo-comportamentale, o in alcuni casi sarebbe meglio la psicoterapia dinamica? O ancora, sarebbe possibile affiancare le due cose? Informandomi ho letto delle differenze di questo due tipi di psicoterapia, ed ho capito che sicuramente il disturbo di cui soffre il mio ragazzo è uno schema comportamentale sbagliato che va corretto (compito della cognitivo-comportamentale), ma forse è anche vero che bisognerebbe capire cosa c’è alla base, cosa lo scaturisce (compito della dinamica). Può essere così? Spero mi forniate un quadro più completo della faccenda, in modo da poterlo aiutare ad uscire da questo disturbo.. Grazie in anticipo
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 121
gentile ragazza provi e leggere questi articoli che le posto, avrà molte risposte ai suoi quesiti.
la terapia di elezione per questo disturbo prevede un intervento attivo e focalizzato senza cercar i perché del problema. Nei link sottostanti capirà meglio questo concetto.
saluti
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3715-la-rimuginazione-ossessiva-come-risolverla.html

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1399-panico-e-ossessioni-quali-terapie.html

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

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dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la risposta,
In definitiva cosa mi consiglia, o cosa Gli consiglia di fare? Cosa ne pensa del metodo di consapevolezza ? Dovrebbe continuare con questo psicologo o cercarne un altro? E se sì, è meglio rimanere orientati verso la psicoterapia cognitivo-comportamentale?