Ansia costante

Buongiorno dottori,
Scrivo per richiedere un consulto su uno stato ansioso che vivo da qualche tempo.
Mi sono accorta nell’ultimo periodo che, oltre a non riposare bene la notte, dal momento in cui mi sveglio, provo un forte senso di agitazione e ansia che mi accompagna durante tutta la giornata.
Faccio un lavoro che richiede molta concentrazione e responsabilità, e nonostante al mattino sappia quali saranno i compiti che dovrò svolgere, questo non mi aiuta, perché so che sicuramente ci saranno degli imprevisti e un giorno apparentemente calmo può rivelarsi frenetico.
Oltre a ciò, affronto le difficoltà che mi si presentano nel modo sbagliato, perché vedo tutto come una difficoltà insormontabile, perciò in prima battuta mi arrabbio per l’imorevisto e poi magari borbotto finché non ho finito.
Nel weekend invece sono a casa e sono molto più serena.
È normale vivere così certi periodi di maggiore stress?

Grazie.
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Dr. Francesco Ziglioli Psicologo 1k 36
Gentile utente,

per rispondere direttamente alla sua domanda: si, è normale vivere periodi di questo tipo. A volte può capitare che le richieste dell'ambiente esterno superino le nostre capacità di adattamento o quelle di fronteggiare lo stress (cosidette "di coping"). A volte, può anche capitare che, nonostante le nostre capacità siano e siano sempre state efficaci, i nostri pensieri si focalizzino su qualche aspetto negativo che cambia il modo di vedere le cose e le fa diventare, come dice lei, insormontabili.
L'ansia è una condizione che, se presente entro limiti accettabili, è funzionale perchè canalizza le energie verso un compito. Viceversa, se presente in modo eccessivo e cronico, diventa un problema: insonnia, dolori, preoccupazioni sono i primi sintomi di una lunga lista.
Le chiedo: cosa potrebbe esser cambiato "nell'ultimo periodo", da quando sente di vivere le situazioni nel modo in cui ci racconta?

Inoltre, se vuole leggere qualcosa in più sul meccanismo dell'ansia, lo può fare qui:
https://www.psicologobs.it/diagnosi/ansia-sintomi-e-cura/

Cordiali saluti
Dr. Francesco Ziglioli
Psicologo - Brescia, Desenzano, Montichiari
Www.psicologobs.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno,

Grazie per la gentile risposta.
Nell’ultimo periodo sul mi sono stati affidati compiti di responsabilità maggiore, e purtroppo in certi casi non sono stata all’altezza della situazione, tant’è che ho ricevuto lamentele dai clienti e non è stato assolutamente piacevole, nonostante comunque i miei superiori non mi abbiano fatto pesare la situazione ma anzi, sono stati più che disponibili nell’aiutarmi a correggermi.
Oltre a questo, nei mesi scorsi ho vissuto due situazioni che forse solo ora sto elaborando: un importante esame e un lutto improvviso.

Fortunatamente però ci sono anche lati positivi in questo periodo, come l’organizzazione del matrimonio, che per ora mi sta dando grandi soddisfazioni.
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Dr. Francesco Ziglioli Psicologo 1k 36
E' possibile che il fatto di "non essere all'altezza della situazione" abbia avuto implicazione sul piano personale? Provi a interrogarsi su come si vede (da un punto di vista professionale). Come si ritiene? Quanto è importante fare bene il suo lavoro?

Inoltre, mi sembra di veder emergere un tema legato al giudizio. Quanto è importante per lei il giudizio delle altre persone? Cosa fa quando si sente giudicato? Cosa pensa?
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dopo
Utente
Utente
Per me e molto importante far bene il mio lavoro, tanto perché un errore può poi creare dei disagi ai clienti quanto per la figura che viene fatta in caso di errore.

Il giudizio altrui mi interessa relativamente, nel senso che mi dispiace se il mio errore può far perdere la fiducia nelle mie capacità.
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Dr. Francesco Ziglioli Psicologo 1k 36
"la figura che viene fatta in caso di errore" e "il giudizio altrui mi interessa relativamente" mi suonano un po' in contrapposizione. Cosa pensa possa succedere in caso di "brutta figura"?
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dopo
Utente
Utente
Con brutta figura intendo che, in caso di errore con un cliente, a livello lavorativo ed aziendale si rischia di perderlo e si macchia un po’ la credibilità e soprattutto la professionalità che il mio lavoro richiede.

A livello personale invece so che purtroppo certe volte capita di sbagliare, quindi so gestire comunque il rimprovero dei miei superiori; sono una persona che lavora molto su stessa e sul migliorarsi sempre e cerco sempre di trarre tutto ciò che posso sia dai miei che dagli sbagli altrui.
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Dr. Francesco Ziglioli Psicologo 1k 36
L'ansia di solito ha natura anticipatoria. Serve per preparare corpo e mente ad affrontare una minaccia, quindi per mobilitare le risorse individuali per far fronte alle situazioni incerte.
Similmente a quanto dice lei, aggiungo che solo chi fa le cose rischia di sbagliare. Chi non le fa, non sbaglia mai.
E' possibile che una serie di "errori" abbiano fatto vacillare l'idea che lei ha di brava professionista? In tal senso, è possibile che viva l'attesa dell'eventuale imprevisto come una cosa "pericolosa", che potrebbe indurla in un nuovo errore?

Inoltre, si ricordi che gli errori non pregiudicano l'immagine completa della persona. Sono errori, e tali restano. Sono limitati alla situazione specifica. E' sbagliato trarre conclusione generali sulle capacità di una persona solo basandosi su ciò che è stato fatto male.
Provi a concentrarsi anche su tutte le volte che ha fatto bene.
Potrebbe servire per migliorare l'approccio agli imprevisti?

Infine, se vuole può dare un'occhiata qui, per leggere in merito a delle strategie utili per combattere l'ansia, quando questa non è patologica:

https://www.psicologobs.it/consigli-pratici/come-combattere-lansia-in-5-metodi/
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dopo
Utente
Utente
Sì, sicuramente degli errori che ho fatto mi hanno fatto dubitare delle mie capacità, e ora la paura di sbagliare mi fa vivere determinate situazioni con maggior apprensione.
Pensare alle situazioni in cui ho fatto bene aiuta di certo.

Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.

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