Doc pensieri ossessivi e sertralina

Salve a tutti, sono un ragazzo di 20 anni, e da più o meno due mesi accuso dei pensieri ossessivi egodistonici che vivo con angoscia e alcuni picchi d'ansia.
Ho pensato a cose orrende e ho messo in discussione tutto quanto il mio mondo, soffrendo ad ogni dubbio o pensiero che ormai vivo con rassegnazione. Ho messo in dubbio la mia sessualità (nonostante abbia avuto relazioni etero e mi sia innamorato intensamente più volte di molte ragazze) e in certi momenti ho anche dubitato del mio essere uomo, nonostante non abbia mai manifestato alcun tipo di segnale e abbia sempre apprezzato il mio corpo e la mia vita. Questi pensieri sono tra quelli che più mi spaventano e disturbano, nonché i più frequenti, e ci tengo a precisare che non sono omofobo (ho parenti e amici appartenenti alla comunità LGBT a cui voglio un mondo di bene). Ho messo in discussione l'amicizia con i miei amici più vicini, senza motivo alcuno. Ho pensato a cose orrende quali far del male alle persone che amo (non sono affatto un ragazzo violento, anzi) e altri pensieri orribili che mi spaventano a morte.
Questi pensieri mi hanno portato a momenti di pianto, di crisi nervose perché è come se ci fosse un mostro dentro di me che non sono affatto io. Sono in cura presso uno psicologo/psicoterapeuta della mia città e ho fatto una visita presso uno psichiatra che mi ha subito prescritto farmaci (sertralina e bromazepam) che non ho ancora cominciato ad assumere.
In tutto questo continuo ad iper analizzare tutto, dai miei comportamenti ai miei ricordi, entro in paranoia, evito di uscire di casa, non vedo più i miei amici, non seguo più le mie passioni, passo troppo tempo a letto e sto iniziando a temere i posti affollati. Ho anche abbandonato l'università.
Non bevo, non fumo e non ho mai provato droghe o robe del genere. Una delle cose che più mi terrorizza è il bassissimo desiderio sessuale che ho al momento. Mi sono sempre masturbato, anche più volte al giorno, ma da quando è iniziato questo periodo è diventato un inferno. Ci sono momenti in cui sono relativamente calmo e provo a fare qualcosa che mi piace fare, ma ho paura perché nonostante stia cercando di liberarmi con tutte le mie forze da questi pensieri, essi diventano sempre più forti. Inoltre evito tutto ciò che può farmi scaturire un pensiero.Non voglio cambiare per assecondare questi pensieri malati, perché diventerei un mostro pericoloso ed una persona che non voglio essere. Ciò che vi chiedo è se una cura farmacologica come quella prescritta (sertralina 50mg, bromazepam) accostata ad una terapia possa farmi uscire da questa situazione oppure possa solo creare un altro problema quale dipendenza o ricadute. Ci sono momenti della giornata in cui riesco a vivere tranquillamente, ma sono rari e ben lontani dalla vita serena prima di questi pensieri. Vi ringrazio per il tempo dedicatomi e mi scuso per la lunghezza del testo.
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Gentile utente,
Sono in cura presso uno psicologo/psicoterapeuta della mia città e ho fatto una visita presso uno psichiatra che mi ha subito prescritto farmaci (sertralina e bromazepam) che non ho ancora cominciato ad assumere.
per certi tipi di disturbi
l'abbinamento di psico- e farmaco-terapia sembra essere quello maggiormente efficace anche alla lunga,
come ad es. può leggere qui:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/6285-depressione-psicoterapia-e-piu-efficace-dei-soli-farmaci-nel-lungo-periodo.html .

Considerata la pervasività dei disturbi
che non accennano a ridursi
La incoraggio a mettere in atto l'indicazione farmacologica ricevuto iniziando al più presto,
oltre che - naturalmente - a seguire con regolarità e impegno la psicoterapia.
Altrimenti che qualità di vita è?

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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dopo
Utente
Utente
Gentile Dottoressa, la ringrazio per la risposta e l'articolo. I farmaci mi sono stati prescritti più o meno due settimane fa. I motivi per cui non ho iniziato sono dovuti ad un ignoranza in materia da parte mia che ho provato a colmare in questi giorni e ad un timore di sviluppare dipendenza. Inoltre, da due-tre giorni, i pensieri sono diventati meno insistenti e gli attacchi d'ansia più contenuti, specie dopo la lettura di diversi articoli su come gestire i pensieri ossessivi. Ciò mi ha portato ad essere un pò più attivo. Se dovessi continuare così, sarebbe ancora necessario un trattamento farmacologico?
La ringrazio in anticipo
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Il timore della dipendenza
dovebbe essere minore dello stare male.

Se starà bene potrà chiedere una ri-considerazione della situazione e della terapia da parte dello Specialista che Le ha consigliato il farmaco.

Dott. Brunialti