Trattamento Dipendenza DOC

Buongiorno,

ho cambiato psicoterapeuta dopo due anni di terapia, ed ora sono pochi mesi che sto affrontanto un nuovo percorso.

Il problema è il seguente, mi è stato detto (come nella terapia precedente) che probabilmente potrei soffrire di un DOC e una dipendenza riguardande la pornografia (specifico che l'uso avviene con sessioni molto lunghe ed estenuanti 2/3 ore, ed una ricerca attiva sul web, l'eiaculazione avviene ma è quindi rimandata più volte data la mole di materiale) durante l'uso sono come appunto del tutto "dipendente", fatico e non riesco a diminuirne l'uso in fattori di tempo.

I risvolvi negativi sono molteplici, praticamente la notte non riesco più a dormire serenamente, è un incubo continuo, mentre il giorno ho pensieri ed immagini intrusive riguardanti questa problematica e la pornografia.

Ok, bene.

Oltre la "chiaccherata" in terapia però non si va avanti, come nella scorsa terapia.
Mi chiedo qual'è l'iter del percorso in tutto questo?
A volte ho la sincera e netta senzazione che nemmeno il terapeuta ne abbia un idea, e non sia preparato su questo tipo di problematica.

Se non noto miglioramenti cosa potrebbe succedere, una dipendenza lasciata al proprio destino?

Vi ringrazio.

Cordiali saluti.
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Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Gentile utente,

Si parte dal presupposto che tanto il DOC quanto la porno-dipendenza ( da quanto scrive probabilmente correlati in un circolo vizioso) sono assolutamente curabili.

Che tipo di terapia fa? Il collega le da indicazioni pratiche di cosa fare e non fare, e/o avete definito strategie e tecniche terapeutiche o si limita ad ascoltare e poco altro?
Sono stati fissati obiettivi terapeutici e dei tempi per valutare l’efficacia del percorso?
Da quanto tempo segue il nuovo collega? Mesi?????
Quante sedute ha fatto?

Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo. Psicoterapia cognitiva e cognitivo comportamentale.

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gent.le dott.re,

il collega è specializzato in terapia psicodinamica, lo seguo da circa due mesi e mezzo, un'incontro ogni due settimane; è presto per tirare le somme di una terapia, ne sono consapevole, ma vorrei essere sicuro del percorso.

Fin'ora ha fatto un'analisi in parte corretta della mia situazione stiamo cercando in parte di venirne a capo.

Purtroppo però noto delle lacune nell'affrontare questa problematica, come nel percorso precedente.

Non ho un'idea del percorso che sto affrontanto, poiché non mi è stata data una linea guida nell'affrontare queste situazioni, mi sento così lasciato al destino della dipendenza-doc, potrei darmi degli obbiettivi, ma come mi è capitato tante volte, è possibile che non vengano rispettati e così il circolo continua, quì dovrebbe intervenire a mio avviso la "terapia".

Ho come la senzazione a volte che questa sia una problematica minimizzata in ambito terapeutico del tipo "ah, ma tutti lo fanno!"

Lei che cosa si sente di consigliarmi?

Ringrazio,
cordiali saluti.
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Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
<<<Lei che cosa si sente di consigliarmi?>>>
In scienza e coscienza, con tantissime ricerche scientifiche sul tavolo ed evidenze cliniche a favore, le dico che le terapie che permettono un lavoro scientifico e quindi mirato sul DOC (perché verosimilmente la dipendenza è parte di esso) sono

La terapia cognitivo comportamentale
https://www.stateofmind.it/2017/05/disturbo-ossessivo-compulsivo-cbt/

Oppure, La terapia strategica breve
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dopo
Utente
Utente
Grazie,

se dovessi cambiare terapeuta prenderò in esame meglio questi due orientamenti.

Buona serata.