Post parto rapporti in famiglia

Salve dottori.
Allora il mio problema è che da quando ho partorito ho molti problemi con la famiglia del mio compagno, anzi già da prima che partorissi, ho avuto un bruttissimo litigio col padre, tant'è che sono passati mesi e ancora non è tornato tutto come prima, comunque è una persona di cui non mi fido più. Da quando ho partorito sua mamma, sua sorella si pongono con me in modo sbagliato, sono troppo invadenti e a tratti anche pericolose (mia cognata ad esempio una volta ha lanciato mio figlio per aria mentre dormiva per farlo svegliare,oppure prendeva il bimbo in braccio piangeva e se io volevo riprenderlo si innervosiva). In loro presenza io non sono mai tranquilla e non mi fido, ho addirittura paura che mia suocera possa fare cose che io ritengo molestie con mio figlio (una volta ha chiaramente espresso il desiderio di fare il bagno con lui e io stavo per vomitare),comunque è troppo fisica col bambino e non mi piace, ogni scusa è buona per mettergli le dita nella bocca, con la scusa dei denti adesso, prima era per vedere se avesse fame, hanno avuto il coraggio di strapparmelo dalle braccia due ore dopo la sua nascita. Ho tanta rabbia repressa e spesso questa situazione mi causa ansia e angoscia, addirittura quando si avvicinano al bambino col cibo sento aumentare le palpitazioni. Nel periodo successivo al parto ho espresso chiaramente il bisogno di lasciarmi riposare, ma niente mi hanno solo tartassata con consigli assurdi ad esempio "metti i tappi quando il bambino piange". Dentro di me vorrei che non si avvicinassero nemmeno a lui mia sono suoi i parenti, ma pericolosi a mio avviso.
Inutile dire che il dialogo con loro è impossibile, anche il mio compagno ha parlato ma loro se ne fregano. Che fare? Andare in terapia può aiutarmi? I comportamenti della suocera e della cognata sono accettabili o sono io che ho bisogno di aiuto?
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.9k 187
Cara utente, in quello che racconta ci sono davvero delle cose che non vanno. Sarebbe meglio che ci scrivesse, se non la rende troppo riconoscibile, anche l'argomento della lite col suocero, per capire se l'intera famiglia è al di fuori dei parametri che rendono possibile una normale frequentazione. Dovrebbe anche scriverci qual è l'età attuale di suo figlio. Che un bambino venga lanciato per aria è già abbastanza per non permettere più alla persona che l'ha fatto di prenderlo in braccio; se poi l'ha fatto MENTRE IL BAMBINO DORMIVA non voglio nemmeno pronunciarmi. Mi scusi, ma sua cognata ha figli? Anche mettergli le mani in bocca per vedere se ha fame, o voler fare il bagno assieme a lui, o il fatto di suggerirle di ignorare se piange, addirittura coi tappi nelle orecchie, non sembrano soltanto comportamenti di persone culturalmente e socialmente primitive: in tutto questo vedrei gli estremi di una volontà più o meno consapevole di nuocere.
Non è lei che deve andare in terapia: deve certamente andare alle ASL e/o al Consultorio, ma per segnalare questi comportamenti nelle debite forme. Lo faccia anche con il pediatra e il medico di famiglia. Se crede, inviti uno di questi specialisti a chiarire le idee ai parenti pericolosi.
E' suo dovere, assieme al suo compagno, salvaguardare il bambino. Il fatto che lei stia male e abbia tanta rabbia repressa, come dice, può dipendere anche dalla situazione puerperale -che non è segno di malattia, ma è una normale situazione fisiologica- ma certamente è accresciuto ed esasperato da un comportamento che anziché rasserenarla sembra fatta apposta per metterla in ansia.
Stia tranquilla sul suo buon diritto, e sul suo dovere, di tutelare suo figlio. Non si illuda con la considerazione "sono suoi parenti": ci sono perfino genitori che fanno del male ai figli, figuriamoci nonni o cognati, che magari covano una sotterranea ostilità per il genitore non parente!
Auguri, e ci tenga al corrente.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

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dopo
Utente
Utente
Il motivo della lite, praticamente io e il mio compagno gli avevamo chiesto un favore, lui non lo ha fatto e ha pensato che ce l'avevo con lui per questo, mi ha risposto male io gli ho detto di stare calmo e lui mi ha aggredita verbalmente, ero al nono mese di gravidanza. Comunque mia cognata non ha figli. Il mio bimbo ha 4 mesi. Mi rivolgeró sicuramente al consultorio di zona, dove sono stata seguita in gravidanza.
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.9k 187
Cara utente, anche da quello che dice del suocero si può ipotizzare un'ostilità nei suoi confronti; certamente non è una persona a cui far fare da intermediario e da paciere.
Racconti tutto al consultorio e vedrà che sapranno consigliarla. Non posso pensare ad una donna matura che vuol fare il bagno assieme ad un lattante! Ma non ha mai sentito parlare di cautele igieniche, sua suocera? E sua cognata quanti anni ha? Ci sono altri piccoli, in famiglia?
Intanto non le lasci più avvicinare troppo al bambino.
Auguri.
[#4]
dopo
Utente
Utente
Mia cognata ha 23 anni. Non ci sono altri piccoli, soltanto il mio.