Indecisione su cosa fare nella vita e apatia

Salve a tutti. Sono tre anni che va avanti questo problema. Dopo il liceo (classico, gli anni peggiori della mia vita, non uscivo mai di casa e studiavo solamente per arrivare alla media del 7...avevo varie crisi...) dovevo scegliere cosa fare nella mia vita e mi sono iscritto ad un'accademia di cinema (amo molto il cinema) ma ho lasciato dopo metà anno perchè il lavoro del regista mi sembrava troppo faticoso e pensavo di voler fare altro nella vita, cosi mi sono iscritto a economia, iniziata bene con entusiasmo ma poi sempre dopo metà anno ho deciso di cambiare e ora sono in un'altra facoltà. Insomma in tre anni non ho fatto nulla. Ho continue indecisioni su cosa voglia fare nella vita, un giorno penso ad un lavoro e poi ad un altro e poi ad un altro ancora.. una cosa che mi piace, il giorno dopo non mi interessa piu'. Inoltre sento come di aver perso entusiasmo per ogni cosa, anche le cose che mi piace fare, non ho piu' voglia di farle. Non riesco a trovare un senso alle cose... Magari c'è un esame da fare e so tutte le risposte per farlo bene, ma non mi va di farlo... al liceo non succedeva, è come se avessi perso il rispetto per tutto ciò che riguarda la società e come se per me non valesse più nulla..Inoltre ho fatto spendere soldi ai miei inutilmente.. ora vorrei ricominciare per bene, ma noto come se ogni volta che arrivo in vicinanza degli esami mi viene un'ansia da prestazione. Un altro mio problema è che penso continuamente ad altri miei problemi e non riesco a concentrarmi molto sullo studio (in 20 anni sono stato operato di appendicite, ernia, fimosi e setto deviato e ora sto risolvendo problemi mandibolari, posturali, ortodontici ecc). Sono fissato con la perfezione in ogni cosa, se non sento di aver scelto l'università perfetta che mi porterà al lavoro perfetto per me penso che devo cambiarla, non riesco ad andare avanti.. I miei pensieri sono tanti e sono ridondanti (non riesco a non pensare). Tutto deve essere perfetto. Se ho studiato l'80 percento per un esame e mi mancano poche cose preferisco non andarci proprio perchè mi sento imperfetto, se scrivo appunti e sbaglio a scrivere una frase preferisco buttare le 100 e passa pagine e ricominciare da capo. Sono fissato con la perfezione e ciò mi blocca. Anche quando sto con una ragazza cerco la perfezione, preferisco stare da solo che con una ragazza che non rientra nei miei canoni di perfezione e nel mio stesso aspetto fisico ricerco l'equilibrio e la perfezione assoluta.... Ps. da piccolo avevo disturbi ossessivi sulla perfezione come mettere tutto in ordine e paura di far del male alle persone attorno a me (anche se non l'avrei mai fatto) e inoltre ho sofferto gravemente a 16-17 anni di derealizzazione e depersonalizzazione. (forse per problemi di malocclusione molto gravi che sto risolvendo...) Scusate lo sfogo, spero possiate aiutarmi ... Grazie.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Sì, sembra proprio trattarsi di ossessività e in tal caso sarebbe quello il problema da affrontare e risolvere per primo.

Altrimenti, se prima non si risolve l'ansia, l'incapacità di decidere che percorso di studi/professionale intraprendere potrebbe apparire come un problema diverso e fuorviare nella ricerca di soluzioni.

Per il resto:

>>> è come se avessi perso il rispetto per tutto ciò che riguarda la società
>>>

A mio avviso è come se avesse perso il rispetto per se stesso. Non per la società, perché alla società importa poco di ciò che l'individuo decide di fare, finché non le crea troppi problemi.

Oggi, come lei stesso riconosce, ci si possono permettere tempi più lunghi per decidere cosa fare perché spesso - per fortuna - c'è qualcuno disposto a spesarci. Di solito i genitori. Non è una critica, semplicemente un prendere atto di come le cose vanno in modo diverso rispetto a un tempo, quando o studiavi o andavi a lavorare. Senza tempi lunghi di decisione.

Oggi ci sono molte più possibilità e se questo da una parte è un bene, può trasformarsi in un inferno per chi è vulnerabile all'ansia.

Per questo le dico: prima curi l'ansia, poi si occupi del resto.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com