Capricci e isterismi di fronte al no

Buongiorno,scrivo per la prima volta su questo forum,sebbene legga spesso e volentieri molti consulti ai quali rispondete prontamente e professionalmente. La mia difficoltà è a carattere psicologico,o almeno credo. Sono diventata mamma 4 anni fa e il mio splendido bimbo è la gioia di tutti: primogenito,primo nipote per entrambe le famiglie di origine,insomma super coccolato che di solito non si può. Purtroppo, da qualche tempo,credo che qualcosa non vada nel suo comportamento e sto molto in pensiero. Parto da questa ultima settimana,che è quella che ha duramente messo a repentaglio i nervi miei e di mio marito,una settimana di influenza micidiale che si è trasformata in una battaglia. Complice il fatto di essere rimasto a casa per 7 giorni per via di questi problemi di salute,il bimbo è stato piuttosto irascibile e scontroso. Ma diciamo che la sua irascibilità è un suo modo di essere e, di norma,si oppone a qualsiasi cosa un adulto gli suggerisca se non coincide con quello che vuole. Di norma,infatti, è risoluto nelle sue posizioni e già nelle piccole grandi cose della quotidianità si oppone a prescindere: non collabora con l'ora del bagnetto,non collabora con l'ora della medicina,non collabora con l'ora della ninna,insomma,gestisce e decide tutto lui. Mentre io scendo subito nell'arena dello scontro e cerco,anche con prepotenza, di farmi ascoltare,mio marito cerca sempre di trovare un escamotage per farsi dire "sì"...la sua fantasia supera le mie aspettative,in effetti. E così,lui si inventa un'astronave per l'ora dell'aerosol,un sommergibile per quello del bagno. Per alcuni versi sorrido,per altri mi sento frustrata e penso "ma perché dobbiamo sempre aggirare la cosa e assecondare un comportamento non corretto solo per non farlo andare in crisi?!?". I comportamenti suoi sono certissima essere determinati da noi genitori,io, erroneamente forse,vado rimproverando mio marito del fatto che questi suoi modi di fare,quelli del bimbo,intendo,sono determinati dalla sua incapacità di usare i "no" in condizioni normali; lui,per parte sua,mi rimprovera di essere troppo pretenziosa e che col tempo il bambino capirà...insomma, già sull'educazione il terreno è di scontro. Purtroppo per noi le nostre litigate si verificano anche in presenza di nostro figlio e il risultato,lo capisco e me ne rammarico,gioca tutto contro di noi perché lo mettiamo in crisi già così. Quando le acque si calmano, cerchiamo sempre di recuperare la situazione rasserenando nostro figlio del fatto che "litighiamo quando non ci capiamo,ma poi facciamo pace perché ci amiamo",ma forse è mettere una pezza...voglio aiutare mio figlio a crescere sereno e capace di esternare le sue insicurezze e le sue emozioni,ma non voglio dover ricorrere sempre ad escamotage anche per le cose "normali",non ho proprio le energie...o forse mi manca la volontà,complice, probabilmente,una educazione di vecchio stampo,con i sì e i no al loro posto, non riesco a sorvolare sui comportamenti inappropriati.
[#1]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 576 66
Gentile utente,

è possibile che il bambino stia vivendo la "fase oppositiva" (2-5 anni),
nella quale l'opporsi all'adulto "a prescindere" come Lei dice
corrisponde alla necessità psicologica del bimbo di mettersi alla prova nel saper fronteggiare l'adulto,
dandosi in tale modo la prova di essere "grande".

Contrastarlo costantemente sembra essere concausa della maturazione di dimensioni di cocciutaggine
per nulla auspicabili.

dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentilissima dottoressa,la ringrazio moltissimo. In effetti ripete spesso quasi come un mantra di essere un bimbo grande e si sente indispettito se qualcuno prova a rallentare il suo operato quando vuole fare anche cose che è bene non faccia con un "questo non è bene che lo faccia un bimbo,meglio se lo fa uno grande!" . Ma in questi casi, soprattutto davanti ad opposizione eclatante(non vuole nemmeno prendere le medicine e siamo costretti a ricorrere con la forza),come ci dobbiamo comportare?!?! Anche quando c'è tutta la nostra buona volontà e iniziamo col prepararlo psicologicamente all'evento "guarda che più tardi dobbiamo prendere lo sciroppo per la tosse, così stanotte dormi meglio",le sue reazioni sono sempre forti,di scontro e fuga...insomma,stanno per caderci i capelli.
[#3]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 576 66
Sull'esempio medicine, Lei dice che cercate di
".. Prepararlo psicologicamente all'evento "guarda che più tardi ecc..";
permettemi di segnalarVi che ciò gli rende possibile prepararsi in anticipo per le .. manovre difensive.

Molto meglio farlo con nonchalance e fermezza
mentre, ad es., è preso dal gioco...

La fermezza va bene,
entrare in "escalation simmetriche" non può vedervi che perdenti .. per sfinimento.

Quando Lei percepisce che si sta innervosendo,
passi la palla al .. metodo paterno:
"..mio marito cerca sempre di trovare un escamotage per farsi dire "sì"...la sua fantasia supera le mie aspettative,in effetti.".
Metodi differenti; va bene quando la coppia è complice e si apprezza l'altro come risorsa.

Eventualmente documentatevi leggendo
Russel A. Barkley, Mio figlio è impossibile, ed. Erickson, 2016
o
Prove di forza e d'astuzia, quando i bambini ci mettono alla prova,
in "Parolacce e Rispostacce, Come fronteggiare e correggere il linguaggio sboccato dei bambini", di Nessia Laniado, ed. RED.

Post scriptum:
Pensate che sono solo le prime avvisaglie di quel che sarà l'opposizione preadolescenziale.


Dott. Brunialti