Paura della morte

Salve, sono una ragazza di 19 anni. Circa un mese fa ho perso il mio bisnonno, che é morto a 95 anni. Non é stato il mio primo lutto, e l'ho vissuto bene grazie alla mia famiglia (che é molto unita), anche perché aveva un'età avanzata, ha sofferto un po' nelle ultime settimane, e ho dei bei ricordi di lui. Da allora, peró, ha iniziato a provare ansia per mio nonno: avendo avuto un padre poco presente, mio nonno é in assoluto l'uomo piú importante della mia vita. Con lui passo molto tempo, poiché mangio tutti i giorni dai miei nonni. Usciamo spesso insieme, ci sentiamo quando sono via.... Insomma, lui fa parte della mia vita quotidiana al 100%, e da qualche tempo continuo a pensare a come mi sentiró quando non ci sarà piú, e provo molta ansia. So che é ridicolo: lui ha 76 anni, sta bene, abbiamo ancora del tempo insieme, ma la consapevolezza che la sua esistenza nella mia vita non sarà illimitata mi é caduta addosso e io vivo male questa situazione. Non ne ho parlato in casa perché mi sento stupida, ma non so come gestire le mie emozioni al riguardo. Mi date un consiglio? Mi scuso per aver scritto tanto, ma ne avevo bisogno. Distinti saluti.
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Dr. Francesco Ziglioli Psicologo 1k 36
Gentile utente,

La morte si sa, crea spesso confusione e timori, ma soprattutto ansia, propri perché non sappiamo cosa succede. Il bisogno di conoscenza umano si scontra con l'inevitabile ignoranza di un evento naturale tanto quanto la nascita.

Lei racconta di sentirsi in ansia, perché non sa come si sentirà a riguardo. Le posso chiedere come si sente adesso, nei confronti del suo bisnonno?

Spesso pensare al futuro è fonte di ansia. Il futuro è incerto. Il presente, invece, è sicuro. Le chiedo : quanto le conviene continuare a pensare al futuro senza suo nonno, piuttosto che pensare al presente con suo nonno?

Cordiali saluti
Dr. Francesco Ziglioli
Psicologo - Brescia, Desenzano, Montichiari
Www.psicologobs.it

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dopo
Utente
Utente
Gentilissimo Dr. Francesco Ziglioli,
Per rispondere alla sua prima domanda: non so bene come mi sento dalla scomparsa del mio bisnonno.
Da una parte la mia quotidianità ha subito delle piccole variazioni (non amo i cambiamenti) ma dall'altra parte sento serenità, perché la mia famiglia ha fatto il possibile per rendere il fatto più naturale e sereno possibile per tutti. Abbiamo perso il membro più anziano tra noi, ma questo ci ha uniti di più.
Per quando riguarda la seconda domanda lei ha ragione: non mi conviene pensare a quando non ci sarà piú mio nonno, ma dovrei godermi il presente.
Forse in questo periodo mi viene difficile per via dell'ultimo lutto che sto ancora elaborando? Sinceramente, non avrei mai pensato che la morte di un parente che si vedevo tutte le settimane, ma con cui non parlavo spesso, mi avrebbe toccato tanto. Forse non mi sono resa conto di quanto contasse per me fino a che non l'ho perso.
Grazie per avermi risposto! Mi ha fatto sentire meglio.... Distinti saluti
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Dr. Francesco Ziglioli Psicologo 1k 36
Tutte le celebrazioni che ruotano attorno alla morte servono a chi rimane in vita per consolidare i rapporti e farsi forza l'un l'altro. Non è raro il suo caso, in cui ci si sente più uniti di prima.

E' possibile che attualmente lei stia ancora elaborando un lutto, che ha avuto un impatto maggiore di quanto lei si aspettava. Proprio per questo, probabilmente, si trova un po' in difficoltà: forse non si aspettava di dover utilizzare delle strategie per far fronte ad un cambiamento, poiché non lo riteneva un evento che si sarebbe verificato (o almeno così in parte)?

Inoltre, siamo soggetti al "mood congruity effect": si tratta di uno stato mentale in cui è più facile richiamare alla mente ricordi, emozioni e pensieri attinenti all'emozione predominante in quel preciso momento. Per esempio, se siamo gioiosi, saremo più portati a pensare a dei ricordi felici, o a ridere o a fare pensieri positivi e belli. Al contrario, se siamo tristi, sarà più facile portare alla memoria ricordi analoghi. Potrebbe verificarsi la stessa cosa con lo stato mentale causato dal lutto.
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dopo
Utente
Utente
Grazie di aver parlato con me... Sto riflettendo in questi giornu sulle sue parole e sto cercando di rimanere piú rilassata...
In quanto alla sua ultima risposta, forse si, evitavo di pensarci e quando é accaduto non ero pronta...
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Dr. Francesco Ziglioli Psicologo 1k 36
Solitamente, il tempo naturale per l'elaborazione del lutto va dal mese ai 3 mesi, periodo nel quale i vissuti negativi diventano via via sempre meno presenti.