L’ho lasciato ma sono ancora innamorata

Salve, ho da qualche giorno lasciato il mio ragazzo dopo un anno e mezzo (entrambi alla prima relazione). Io ho 23 anni e lui 22.

La crisi inizia con un semplice declino all’ultimo secondo di un invito familiare che gli avevo fatto e a cui sapeva io tenevo molto. Ci sono rimasta malissimo perché io gli chiedevo sempre raramente di partecipare a degli impegni familiari e lui, con disinvoltura, la sera prima disdice per lo stupido motivo che i suoi amici sarebbero rimasti a dormire da lui.

Da lì parte il litigio, dove io lo accuso di trascurare quello che io gli chiedo e di tenere invece di più ai suoi impegni personali,che riguardano unicamente lui (già l’estate scorsa c’e stato un grosso litigio sempre per lo stesso motivo) e io, drasticamente, inizio a pensare che non è cambiato niente (dove peraltro l’estate scorsa l’ho cercato io dopo 2 settimane nonostante avesse sbagliato lui).

A questo punto io lo cerco per disinnescare nonostante pensi che per l’ennesima volta abbia sbagliato e lui, vedendomi vulnerabile, mi fa l’assurda richiesta (anzi obbligo) di frequentarci fuori casa (i miei non gli sono mai andati a genio ed evidentemente sentendosi per l’ennesima volta nella ragione e pensando di non aver trascurato ciò che gli chiedevo si è sentito in diritto di impormi questa cosa).

Io gli ho lasciato qualche giorno per pensare, dicendogli che stava sbagliando alla grande e, dopo che lo vedevo prima fermo sulle sue convinzioni e poi instabile, decido di lasciarlo.

Viene sotto casa mia disperato, piangendo, dicendomi che si è accorto di aver sbagliato a innalzarsi e fare pretese e mi prega di dargli un’altra possibilità (c’e Da dire che l’estate scorsa è partito coi suoi amici e 4 ragazze, questo era uno dei 3 viaggi che si è fatto, e io gli ho detto esplicitamente che quel viaggio con quelle ragazze che a malapena conosceva mi avrebbe fatto stare male, ma lui lo ha fatto lo stesso. Io la cosa gliel’ho fatta pesare perché volevo solo, dopo questo torto e questa manifestazione di puro egoismo dove non ci vedeva niente di male , sentirmi rincorsa, amata e desiderata. Invece sì è chiuso in se stesso e l’ho cercato io, portandomi tutti questi mesi questo fardello dentro di me).

Insomma, ad oggi, dopo 3 settimane che mi è stato sotto (io volevo tempo per capire se avrei potuto fidarmi ancora), vedendomi irremovibile e ripetere sempre le stesse cose (che non mi dà modo di andare avanti, che non ce la faccio più), ha detto che si è stancato, mi ha augurato buona vita e mi ha bloccato su tutti i social.

Io sto malissimo, forse è solo una fase da superare per aver incontrato quella che pensavo la persona giusta o forse realmente non l’ho saputo capire. Ovviamente mi sento ancora legata a lui e lo amo ancora.

Ho il dubbio: potrebbe cambiare ed essere meno egoista oppure il detto chi nasce tondo non muore quadrato alla fine è sempre vero? Ho paura che, se ci tornassi, in futuro potrebbe ripresentarsi con gli stessi atteggiamenti egoisti e io starci peggio.
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Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
Gentile ragazza, trovo che ambedue avete troppi .. principi.. quello che spetta all'uno e quello che spetta all'altro.. e c'è poca flessibilita'.. forse vi siete impegnati presto, con ancora curiosita', voglia di cambiamento, paura di sentirsi incastrati.. dovreste parlarvi e chiarire il vostro pensiero e le vostre aspettative..Con sincerita'..

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it