Due terapeuti con lo stesso orientamento?

Gentili dottori, soffro dall'adolescenza di disturbo ossessivo e negli ultimi anni anche di depressione, rabbia, ansia e derealizzazione.
Forse soffro anche di disturbo evitante di personalità in quanto qualche anno fa mi sono recato da uno psicoterapeuta cognitivo comportamentale che mi ha somministrato anche una serie di test con l'aiuto dei quali ha formulato appunto questa diagnosi (nella quale mi sembra di rispecchiarmi) oltre al doc che sicuramente era ed è presente ma è sempre stato abbastanza tenuto a bada da un farmaco che prendo ancora adesso.
Il doc è quindi attenuato ma è ancora un problema per la mia vita in quanto metto in atto ancora parecchi evitamenti e anche compulsioni.
Volevo iniziare da questo dottore una psicoterapia ma dopo qualche seduta ho abbandonato perchè non mi sentivo a mio agio con lui.
In passato ho tentato con un'altra psicologa cognitiva di cercare di fare degli esercizi di esposizione a certe paure legate al doc ma non ce la facevo e perciò ho poi interrotto anche le sedute.
La mia attuale psichiatra a cui mi sono affidato da qualche mese è anche specializzata in terapia sistemico relazionale.
Mi sta seguendo dal punto di vista farmacologico ma mi ha detto che con me bisogna puntare soprattutto sulla psicoterapia dato che ho provato molti farmaci con scarsi risultati soprattutto sulla derealizzazione.
La psicoterapia vuole farmela lei stessa ma mi ha consigliato di andare(per un periodo imprecisato) anche da una sua collega psicologa che si sta specializzando come lei in terapia sistemico relazionale.
Mi ha detto di andare da questa psicologa per parlare di tutti i problemi che ho tranne delle ossessioni di cui invece si vuole occupare di più lei in quanto più esperta.
La psicologa si occupa molto anche di tematiche lgbt e questo penso che può essermi di aiuto essendo omosessuale però questo aspetto ora per me non rappresenta più un problema in quanto sono riuscito ad accettarmi e penso di non aver più tanti problemi a dire agli altri di che orientamento sono.
La psichiatra e la psicologa mi hanno detto che cmq. loro si sentono ad ogni seduta che faccio ma ho notato che a volte una non sa certe cose che ho appena detto all'altra quindi penso che non si dicano proprio tutto.
Dalla psicologa ho già fatto circa una decina di incontri e mi sto trovando bene.
Anche con la psichiatra finora mi trovo abb. bene ma il punto è che non capisco perché fare 2 psicoterapie che hanno lo stesso orientamento.
Ho espresso la mia perplessità alla psichiatra la quale mi ha risposto che fa parte della loro "strategia terapeutica".
Secondo voi può avere senso?
Vi faccio presente che a me questa situazione non piace molto anche perché noto che devo ripetere la storia della mia vita ad entrambe e inoltre non mi ricordo più che cosa ho detto a una e cosa ho detto all'altra.
Tutto questo inoltre mi sta creando un po' di confusione.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

La coterapia ha senz'altro senso e non è così raro utilizzarla.
Ha fatto bene a parlare della sua perplessità con la psichiatra.
Non si tratta di ripetere le stesse cose ai due terapeuti tant'è che non ci si passano tutte le informazioni in modo illogico ma ciascuna si occupa della propria parte.
Farà due lavori diversi beneficiando sia della parte f armacologica sia psicologica.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la risposta dottoressa.
Però le chiedo: non sarebbe meglio che sulla parte psicologica mi seguisse una sola persona?
Così questa saprebbe tutto di me ed eviterei anche di dover raccontare le stesse cose due volte a due persone diverse con tutta la sofferenza che comporta raccontare le proprie vicende.
Inoltre se per esempio andassi dalla psichiatra quasi esclusivamente per la parte farmacologica ci andrei meno spesso di adesso con conseguente anche risparmio economico non trascurabile.
Oppure se andassi solamente dalla psichiatra per tutto eviterei di andare dalla psicologa anche se in questo caso c'è un po' il rischio che io qualche volta mi metta a parlare troppo dei farmaci.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Tutto si può fare, ma se la strategia terapeutica è questa, ci saranno valide ragioni. Se è in difficoltà da un punto di vista economico, lo faccia presente.

Cordiali saluti,