Terapia di coppia e pause di riflessione

Buonasera,
Grazie per l'attenzione dedicatami.
Vorrei chiederVi se ci sono i presupposti per una terapia di coppia:
ho una relazione che va avanti da due anni e che negli ultimi tempi è andata molto ad alti e bassi.

Ho chiesto una pausa di riflessione perché mi sento al punto di non saper cosa voglio fare dopo che a due anni precisi di relazione mi ha chiesto di scegliere se convivere o dormire da lei più spesso (cosa che negli ultimi tempi ho fatto sempre meno).
Non ho saputo nemmeno rispondere alla domanda: "tu vuoi ancora stare con me?", non perché non sentissi nulla, ma perché sentissi troppe sensazioni contrastanti e un pò nebulose.
Ci ho pensato una settimana, dopo di che non riuscivo a darmi risposta e ho chiesto una pausa di riflessione di 7 giorni.

Sono al secondo giorno, mi rendo conto che non riesco più a sentirla dentro come prima.
Ci tengo, la voglio proteggere (anche se proteggerla da me in questa fase è impossibile e mi sta corrodendo da dentro), ma non so se si possa andare avanti o no.
Sto realizzando che da una parte vorrei divertirmi con altre persone e questa cosa mi pesa tanto, anche se dall'altra parte so che non posso perché siamo una coppia monogama come la maggior parte delle coppie; a dire il vero non so se sia comunque una sfumatura di una conseguenza del degradamento della qualità del mio rapporto con lei o no

Sto realizzando che nell'ultimo anno, dopo il primo vero litigio e momento di difficoltà (1 anno fa) io un pò sono cambiato, mi si è rotta l'immagine perfetta che avevo di lei all'inizio e un pò questa cosa mi aveva rovinato l'attaccamento iniziale, senza per questo darmi motivi però di allontanarmi. Mi batteva sempre il cuore, ma meno di prima. Se la relazione fosse uno specchio e la pesantezza di vederci fosse una macchia, direi che su questo specchio avvertivo come un sottilissimo alone, quasi impercettibile, ma si era formato.

Nel corso dei mesi ho parlato sempre meno di cosa provavo e delle nostre emozioni, forse ciò ci ha allontanato, complici anche la mia voglia di oziare e non impegnarmi in confronti per la mia stanchezza dal lavoro, i miei impegni di studio e ogni tanto le difficoltà che ho a dormire da lei: riposo male e altre volte mi sveglio che stiamo facendo sesso senza ricordare come abbiamo iniziato; la mattina dopo alla fine sono stanco e irritato.


Sussistono basi per provare ad andare in terapia insieme?
può aiutarci? Al mio posto, voi che domande vi porreste per capire da soli se vale la pena andare avanti o no?

Grazie
[#1]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.6k 572 66
Gentile utente,

ambivalenze rispetto alla relazione sono emerse nel corso del tempo attraverso i Suoi consulti qui,
di oltre un anno fa
"Convivenza e ansia"
e
"Problemi nel raggiungere l'orgasmo".

Dopo tanti mesi non starei più a chiedermi
"voi che domande vi porreste per capire da soli se vale la pena andare avanti o no?"

Non so se ci sono le premesse per una terapia di coppia,
ma di un chiarimento *di sè con sè* sicuramente.
Sarà poi la Sua Psicologa Psicoterapeuta a indicarLe un percorso di coppia anzichè individuale, se il caso.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile dottoressa,
La ringrazio della risposta.
In questi giorni ne ho parlato con la psicoterapeuta, la quale sostiene che sia concentrato nel cercare di soddisfare un bisogno di maggior libertà. Mi ha detto che solo io posso sapere cosa voglio fare

È una decisione davvero difficile e dolorosa, perché razionalmente sarebbe una persona da sposare, nei miei riguardi è splendida e mi dilania l'idea di darle un dispiacere così grande, così come mi dilania l'idea di non riuscire a darle quanto meriterebbe e tenerla ferma mentre ho dei dubbi del genere.
Emotivamente mi sento ancora un pò legato a lei, riesco a vedermi in un futuro con lei, ma la voglia di stare da solo in un'altra casa è maggiore e mi si è presentata la voglia di avere al massimo una relazione aperta, cosa che la mia ragazza non accetterebbe mai, e che nemmeno le chiedo perché so già che la ferirei inutilmente.


Penso che forse è meglio se la lascio.
Ho paura di fare una stupidata, mi sta bloccando questo.
Considero anche che, se poi maturassi l'idea di aver fatto una cavolata e ne fossi davvero sicuro, forse potrei provare a tornare, se non avrà ormai già chiuso quella porta.
[#3]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.6k 572 66
Sono contenta che Lei abbia avuto possibilità di approfondire insieme alla Sua Psicoterapeuta.
La relazione di persona offre possibilità che noi qui.

Le auguro di trovare la Sua strada,
talvolta dolorosa nell'immediato
a, a distanza, giusta.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti