Non mi va di avere rapporti sessuali con il mio fidanzato

Ho 20 anni e sono fidanzata da 3.
Lui è stato il primo con cui abbia mai avuto rapporti sessuali.

Sono state rare le volte in cui ho sentito la voglia di andare oltre ai preliminari, e tante volte non ho voglia nemmeno di quelli.

Amo il mio ragazzo, sono attratta da lui, non ho particolari problemi con il mio corpo e non ho subito traumi: semplicemente non mi va di fare sesso, praticamente mai.

Ancora oggi i rapporti mi provocano dolore, dall’inizio alla fine, nonostante preliminari e lubrificanti, ma è un dolore abbastanza sopportabile, infatti lo faccio, ma soprattutto per compiacere lui, perché io non sento niente che mi faccia desiderare di rifarlo e spesso non vedo l’ora che finisca.
Lui non mi mette mai fretta e conosce e comprende il mio problema.

Mi piacerebbe davvero tanto vivere con spensieratezza la mia sessualità.

Si può pensare che la mia repulsione sia dovuta alla paura del dolore, allora a questo punto, se sono completamente a mio agio e rilassata, a cosa è dovuto il dolore?
(Ho fatto più esami e non risulta niente di anomalo).

Ma comunque secondo me non è solo paura di soffrire.

Grazie in anticipo per le risposte.
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 578 66
Gentile ragazza,

sicuramente il dolore è in antitesi col piacere (tranne rari casi).
per cui provare dolore nel corso del rapporto sessuale non incoraggia allo stesso.
Ci sono però molte altre cause psichiche per cui "Non mi va di avere rapporti sessuali con il mio fidanzato" e che vanno approfondite di persona.

Rimanendo sull'argomento "dolore", non ci dice la diagnosi della ginecologa oltre al fatto che Lei non ha nulla di fisico.

Riguardo alla possibile diagnosi di vaginismo,
forse si sarà già confrontata con l'articolo:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/7907-terapie-efficaci-per-il-vaginismo-dall-esperienza-clinica.html ,
e avrà visto che tale disturbo ha molte cause.

C'è da osservare inoltre che anche se "ci si sente" rilassate
la parte talvolta non lo è,
per motivi suoi propri inconspevoli alla donna.

Come spiego nel linkato,
la "terapia sessuale breve mansionale" dà ottimi esiti in tempi ragionevolmente brevi; ma si basa sulla collaborazione della persona.

Se fosse interessata,
aggiungerò qualcosa ancora.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie mille per la risposta! Sono molto interessata. L’articolo sembra descrivere bene la mia situazione, salvo il fatto che tenderei a tenere tutto per me, al contrario ne parlo molto sia con mia mamma (infermiera in ginecologia), che con il mio ragazzo e le mie amiche.
La prego dunque di proseguire, grazie mille!
[#3]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 578 66
Ecco la seconda puntata.

Il primo step consiste nell'individuare la Professionista "giusta":
una Psicologa Psicoterapeuta meglio se perfezionata in sessuologia clinica (Albo FISS).
All'inizio ci sono da esplorare varie aree della sessualità:
il desiderio, l'eccitazione, ecc.;
ed altrettante della relazione di coppia.

Giunti a questo punto si è pronti per iniziare la terapia sessuale mansionale.
Una Sua coetanea - Chiara - ha da poco pubblicato
nella mia vetrina su Guidapsicologi
una toccante testimonianza di guarigione a tempi brevi;
la legga, La incoraggerà ad intraprendere il cammino!

Saluti cari.
Dott. Brunialti