Ansia per crisi epilettica

Salve, sono una donna di 40 anni.
Soffro di epilessia con le classiche crisi, quasi sempre notturne, che sono ben controllate dai farmaci.
Infatti mi vengono solo in occasione di influenze o stress eccessivi.
L'ultima l'ho avuta a luglio.
Ero in una casa da sola a Madrid, città dove vengo per un dottorato, e in corso di una gastroenterite ho avuto due crisi consecutive e stavo soffocando con il vomito.
Non so come ho avuto la lucidità di chiamare l'ambulanza.
Adesso sono di nuovo a Madrid, da sola e mi rendo conto di essere terrorizzata e di dormire male per paura di una crisi.
In realtà vengo anche da un periodo di forte stress lavorativo ma soprattutto emotivo, poiché ho cominciato una relazione con un uomo di Madrid (già da un anno).
Ci vediamo a Madrid o nella mia città quando lui riesce, ogni due mesi circa e stiamo insieme per qualche giorno.
Io sono fidanzata e lui sposato.
Non vivo bene la storia già da un po' ma non riesco a smettere.
E questo, insieme alla paura di una crisi, di ammalarmi e stare da sola, mi sta consumando.
Ho pensieri ripetitivi, che mi ossessionano e sto svolgendo male il mio lavoro di tesi, che devo assolutamente terminare entro aprile e sono indietro.
In tutto ciò a fine mese dovrò sottopormi a un'indagine invasiva perché oltre a soffrire di epilessia ho un'l'endometriosi molto aggressiva che è ritornata e con lei tante altre ansia e dolori quotidiani e la possibilità di dovermi rioperare...Insomma mi sento crollare, ho già sofferto di depressione nel 2011, curata bene.
E un paio di anni fa ho rifatto un ciclo di psicoterapia ma ora sono punto e a capo.
Sono stanca, impaurita, e non so da dove cominciare.
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Dr.ssa Paola Dordoni Psicologo, Psicoterapeuta 112 7
Gentile utente,

mi sembra di capire che questa situazione la sta facendo soffrire molto, e che unito a questo soffre di ansia... la sua vita per altro in questo momento la sta mettendo alla prova con diverse richieste e pressioni... e , forse, è difficile trovare un po' di ossigeno. Immagino che per lei sia importante portare a termine il dottorato, quindi mi concentrerei su questo, un passo alla volta. Per farlo, e affrontare stress e ansia, potrebbe aiutarla la pratica della mindfulness. E' orientata all'accettazione (non passiva) dei nostri stati interni (tra cui anche i dolori e problemi fisici), e ha moltissimi benefici anche di carattere cognitivo. Le suggerisco di affidarsi ad un terapeuta che utilizza questa tecnica e iniziare a praticare gli esercizi quotidianamente!
buon lavoro

Cordialmente,
Dr.ssa Paola Dordoni

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