Ansia e paralisi notturne

Salve, da circa due anni soffro di paralisi notturne sia ipnagogiche che ipnopompiche; solitamente ne ho una ogni due mesi circa, anche se gli intervalli non sono regolari e, quando il tutto è iniziato, ne ho avute due a distanza di pochi giorni.

Non stavo vivendo un periodo particolarmente stressante, ma tendevo a dormire con irregolarità per finire di studiare.

Da lì in poi ho continuato ad avere episodi di paralisi qualora dormissi poco, male e con irregolarità, cosa che tutt'ora accade spesso.

Immagino che la causa sia proprio questa e che dovrei cercare di andare a letto prima senza cambiare drasticamente gli orari da un giorno all'altro, ma questo mi è difficile a causa di una forte ansia notturna che, spesso, mi impedisce di addormentarmi.

Si presenta quando sono l'ultima ad addormentarsi in casa e tende a diminuire con le prime luci del mattino, quando i suoni della natura e delle prime macchine mi tranquillizzano.

Questo costituisce per me un disagio, dal momento che, per addormentarmi, devo aspettare, se non le 6 o le 7, di essere talmente stanca da non riuscire nemmeno più a reagire ai pensieri negativi che mi vengono in mente.

Questi pensieri sono più delle visioni vivide che mi appaiono quando ho gli occhi chiusi non solo durante la dormiveglia, ma quando mi corico in generale; sono immagini abbastanza spaventose di mostri distorti, creature ripugnanti, alieni e a volte santi (che sento tuttavia come a me ostili) che percepisco attorno a me, pur essendo consapevole che non esistano.

Nella mia immaginazione non mi feriscono né interagiscono con me, rimangono immobili a guardarmi.

Queste visioni sono spesso accompagnate da un mio trasalire e posso sudare, sentire i miei battiti accelerare o solo stringermisi il petto.

Vorrei sapere se sia opportuno consultare qualcuno o se sia solo un fenomeno normale contrastabile con qualche tecnica di rilassamento.

Grazie.
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Dr. Paolo Fratagnoli Psicologo, Psicoterapeuta 25
Gentile utente, da quello che scrivi purtroppo non credo che una tecnica di rilassamento possa risolvere il problema. Se ho capito bene non riesci ad addormentarti e proprio perché il sonno "arriva" involontariamente, qualsiasi azione volontaria eseguita per richiamarlo finisce per avere l'effetto contrario. Credo sia opportuno parlarne con uno specialista che possa offrirti delle strategie da mettere in atto anche nei confronti dei pensieri e delle paure. Vedi, la mente non funziona con logiche ordinarie e spesso, quando con le migliori intenzioni respingiamo un pensiero o un immagine per noi paurosi, finiamo per alimentarli. Il mio consiglio è quello di cercare uno psicoterapeuta ad orientamento Breve-Strategico per un lavoro che non sia interpretativo né orientato al passato ma che nel breve periodo possa allentare le "tensioni" e portarti a recuperare il sonno.

Dr. Paolo Fratagnoli psicologo-psicoterapeuta

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