Mia figlia mi tocca il pene mentre dormo

Buongiorno.
Sto vivendo un periodo molto triste della mia vita, la mia moglie è scomparsa da 8 mesi e sto crescendo la nostra figlia di 9 anni da solo.
Prima anche lei era molto triste, ma dopo qualche mese ha ricominciato a sorridere e si è ripresa.
Ma circa una settimana fa è successa una cosa inspiegabile e che mi ha turbato molto.
Mi sono svegliato la mattina e vedevo mia figlia che mi teneva in mano il mio pene.
Io subito l'ho sgridata e l'ho mandata in camera sua, lei si è messa a piangere e dopo non abbiamo più parlato di questo fatto.
Ma il problema è che ieri è ricapitato di nuovo, l'ho sgridata e ha pianto di nuovo.
Non so cosa fare.
Mia figlia è impazzita?
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.8k 182
Gentile utente,
ma sua figlia entra in camera sua mentre lei dorme? Nell'immediatezza del lutto l'ha lasciata dormire con lei?
Non la biasimo certo per aver offerto tenerezza e vicinanza a una bambina che ha perso la mamma: capisco però il suo sconcerto e il suo imbarazzo di fronte a gesti che appaiono prettamente sessuali, tantopiù se compiuti a sua insaputa, ma eviterei di rispondere con durezza e rimproveri aspri ai sentimenti confusi che sua figlia può provare in questo momento.
Lei sa che i figli nutrono fantasie più o meno vivide di morte del genitore del loro sesso per prendere il loro posto al fianco del padre (o della madre), forse a motivo della Genetic Sexual Attraction, GSA in sigla, la quale viene tenuta a bada dall'educazione, ma in condizioni di grave tubamento emotivo compare con forza.
Sua figlia è rimasta orfana e si trova all'inizio del periodo puberale. La sua ricerca di rassicurazione forse passa attraverso la fantasia di aver ottenuto il padre tutto per sé, o forse il bisogno di trattenere in tutti i modi il genitore superstite è dettato dal timore di perdere anche lui.
Aggiungerò una mia considerazione: gli adulti della specie umana, specie nelle culture avanzate, separano con fermezza la sfera dall'affetto e quella della sessualità, ma in natura non è così netta la distanza tra le manifestazioni di accudimento e gli atteggiamenti che noi chiameremmo "sessuali".
Anche tra le varie culture umane ci sono differenze che poi entrano nel costume: ho visto in Italia genitori di entrambi i sessi baciare sulla bocca i figlioli, o accarezzarli sul sesso o sul sederino con intenti assolutamente innocenti, mentre questi gesti negli USA finirebbero in un processo per pedofilia.
Inoltre in certi periodi storici (vedi il '68) gli stessi esperti suggerivano di rendere "naturale" la vita familiare e l'approccio dei figli alla sessualità col girare tutti nudi dentro casa, vecchi nonni compresi, mentre in altri momenti si è proibito che fratelli e sorelle dormissero nella stessa stanza.
In Giappone dicono che da sempre si fa il bagno tutti insieme, in famiglia; nella castigatissima Russia di fine Ottecento anche il bagno in mare si faceva nudi, mentre nel resto d'Europa donne e uomini usavano costumi simili a scafandri da palombari.
Se sono confusi gli adulti circa i limiti tra manifestazioni di tenerezza e carezze erotiche, perché aspettarsi da una bambina una piena consapevolezza?
Tuttavia la bambina va compresa e corretta, ma con dolcezza. Chiedendo e ascoltando le sue motivazioni, se riesce ad esporle, senza biasimo e senza scandalo. Certo la consulenza di una psicologa sensibile ed esperta sarebbe opportuna, ma nel suo caso non vorrei si desse a sua figlia l'impressione di essere "malata" mentre è solo -giustamente- addolorata e confusa. Per questo consiglierei a lei di continuare a scriverci o di acquisire il parere di uno psicologo di sua fiducia, ma di non imporre a sua figlia un colloquio, a meno che lo specialista da lei consultato non ne ravvisi una vera necessità.
Un mondo di auguri a padre e figlia. Coraggio.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

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dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la risposta dottoressa. Confesso che dopo la scomparsa di mia moglie, l'ho lasciata dormire con me perchè aveva tanta paura e non volevo che soffrisse ulteriormente. Ora provo anche i sensi di colpa, perchè mentre lei mi toccava lì ho avuto un'erezione (lo so che non è colpa mia, io dormivo e non potevo sapere) ma comunque ci penso sempre e a momenti sono arrabbiato con mia figlia, oppure con me stesso.
Quindi lei mi dice che mia figlia vuole prendere il posto di mia moglie? Ma lei è ancora piccola, lei non sa nulla del sesso, non ne abbiamo mai parlato e faccio attenzione affinchè non veda nulla di spinto in televisione. Ho pensato di affrontare argomento sesso dopo quello che ha fatto, ma è molto difficile per me. Io stesso l'avevo imparato solo dagli amici, e solo quando ero molto più grande. Cosa mi consiglia di fare?
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.8k 182
Gentile utente,
non mi sembra il caso di "affrontare l'argomento sesso" riguardo alle curiosità di sua figlia: sarebbe, mi sembra, eccessivo e fuori luogo. Questo pur sapendo che la bambina ha certamente già sentito raccontare dalle amiche molte cose, in parte vere, in parte di fantasia.
Lei avrà presto la necessità di spiegarle alcuni aspetti fisiologici della femminilità, quando sua figlia giungerà al momento dello sviluppo. Si prepari leggendo testi idonei.
Quello che è importante per la situazione attuale che giustamente la imbarazza, è che sua figlia non travalichi la riservatezza connessa ai vostri rispettivi ruoli. Deve dire fermamente alla bambina che alcune parti del corpo non si espongono, che appartengono ad una sfera privata che è sgradevole veder violare.
La invito a rileggere con attenzione la mia risposta precedente: le ipotesi sulle motivazioni di sua figlia sono, appunto, solo ipotesi. Un po' di più si sarebbe capito se lei le avesse chiesto subito: perché fai questo?
Una delle possibilità è che sua figlia fosse semplicemente incuriosita dello strano fenomeno che aveva percepito abbracciandola; per questo i suoi rimproveri l'hanno spaventata fino alle lacrime.
Lei dovrebbe smettere di rimproverare sé stesso: le erezioni si ripetono diverse volte nel corso della notte, sono un fenomeno naturale, a volte nemmeno associato a sogni o fantasie sessuali o a contatti esterni.
Le ripeto che un sereno colloquio con uno specialista può indirizzarla sulla strada giusta.
Ancora auguri.
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dopo
Utente
Utente
La ringrazio ancora per la risposta. Mi è stata molto d'aiuto. Infatti, oggi ho parlato con lei e come prima cosa le ho chiesto perchè lo ha fatto; lei mi ha risposto che le piace toccarlo e giocarci, al chè mi sono di nuovo arrabbiato e le ho detto che queste cose non si fanno che sono cose brutte, e lei mi rispose che invece ha visto su internet alcuni video in cui fanno questo e che anche a lei piace. Allora le ho vietato la connessione ad internet e le ho preso il telefonino. Non sto riconoscendo mia figlia. Non si è mai comportata così prima d'ora. Addirittura ha usato una parola per indicare la parola pene che non sto qui a ripetere perchè è veramente sgradevole. Secondo lei, ora che le ho nascosto il telefonino e non potrà più vedere queste cose, non ricapiterà?
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Dr. Francesco Ziglioli Psicologo 1k 36
Gentile utente,

mi unisco alla serie di consulti della collega per ribadire i concetti già espressi, in primis, e successivamente per dare un punto di vista diverso.
Le azioni che sua figlia sta compiendo sono probabilmente dettate da tutti quei processi che la collega giustamente ha ipotizzato. Difficile che vi sia malizia in quell'età, forse più curiosità. Una domanda mi sorge spontanea: se ha il dubbio che sua figlia abbia avuto modo di entrare in contatto con materiale pornografico, come mai non cerca di capire se è vero? Del resto, sua figlia ha 9 anni e le possibilità di monitorare le azioni online dei bambini sono pressoché infinite. Anche questo significa prendersi cura dei figli.
Le modalità di intervento che ci riferisce ("mi sono di nuovo arrabbiato") non sono funzionali per sua figlia. Se trasmette con rabbia il messaggio, sua figlia oltre non capire probabilmente si sentirà in colpa. Tutto ciò, potrebbe compromettere la futura serenità di sua figlia in campo sessuale.
Comunque, si ricordi che questo comportamento è da correggere, così come corregge sua figlia che mangia, per esempio, i dolci di nascosto prima di cena. Spieghi come le ha detto la collega e veda cosa succeda.

Non sapendo nulla sulla qualità del suo sonno, a livello pratico, per scoraggiare inizialmente il comportamento di sua figlia, potrebbe far si che le sue zone intime non siano così facilmente accessibili, magari indossando pantaloni e slip più stretti. Non mi sento di consigliarle, invece, di allontanare momentaneamente sua figlia dal letto matrimoniale, perchè potrebbe avere un effetto negativo.
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dopo
Utente
Utente
La ringrazio della risposta dottore. Oggi ho chiesto perchè guardava quei video, e lei mi ha risposto che una sua amichetta le guardava e così voleva anche lei. Comunque, ora non potrà più guardare quelle cose, perchè il telefonino l'ho nascosto. Speriamo che non si ripeta più.
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Dr. Francesco Ziglioli Psicologo 1k 36
Più che nasconderlo, sarebbe meglio spiegare alla bambina che c'è un utilizzo di internet utile e adatto, e uno invece no. La curiosità è normale. I genitori devono essere presenti in questi momento per evitare che siano trasmesse informazioni sbagliate sulla sessualità (cosa che la pornografia fa).
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dopo
Utente
Utente
Però parlare di queste cose con lei mi imbarazza non poco. Non so come affrontare la situazione. Le confesso che dentro di me, una parte di me comincia a detestarla. Lo so che è brutto da dire, però è così. Ma la cosa che più mi irrita è che è diventata volgare e parla come una poco di buono. Non mi capacito come possa succedere che due bambine di 9 anni si mettono a guardare video per adulti, e addirittura imitarli. Mi chiedo dove siamo arrivati.
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Dr. Francesco Ziglioli Psicologo 1k 36
Per questo, le consiglio di rivolgersi ad un consultorio della sua zona ler spiegare le difficoltà che ha o si immagina nel trattare di questo argomento con sua figlia. Non si preoccupi, è difficile per tutti i genitori. Un aiuto esterno potrebbe semplificarle la vita.
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dopo
Utente
Utente
Avendo la possibilità di lavorare da casa, e uscendo solo lo stretto necessario, ho deciso di rimandare la visita ad un consultorio della mia zona, per minimizzare il rischio di contagio del virus. Ma forse non avrei dovuto farlo. Fino ad oggi mattina, tutto era tornato alla normalità. Ma stamattina mi sono svegliato e la cosa purtroppo si è ripetuta. Ho sensi di colpa, perchè proprio mentre mi svegliavo ho eiaculato sopra a lei, insomma avevo un sogno erotico e la sua masturbazione ha contribuito molto. Così l'ho sgridata e le ho detto che stanotte dormirà nella sua cameretta; lei si è messa a piangere e supplicarmi di poter rimanere con me. Non so veramente cosa fare. La devo lasciare con me o la mando nella sua cameretta e mi chiudo a chiave di notte?
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Dr. Francesco Ziglioli Psicologo 1k 36
Gentile utente,

Purtroppo non possiamo entrare nei dettagli dell'educazione di un figlio, cosa che rientra al 100% nella sfera individuale del genitore.
Potrebbe consultare uno psicoterapeuta via skype, senza esporsi al virus.
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dopo
Utente
Utente
Non ci avevo pensato. Lo farò sicuramente. Però non so ancora cosa farò stanotte.
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 576 66
Gentile utente,
Gentili lettori del Consulto,

Per completezza di informazione sento di dover aggiungere quanto segue.

Si tenga conto che il comportamento di questo padre
-- SE fosse reale --
ha rilevanza PENALE e,
verificandosi certe condizioni,
potrebbe portare alla revoca della PATRIA POTESTA' con procedimento avanti al Tribunale per i Minorenni,
oltre all’apertura di un processo penale (reato ex art 609 quater codice penale) per atti sessuali con minorenni;
e a nulla vale il fatto che la figlia 9enne fosse, o sia, consenziente. L’età del consenso si raggiunge a 14 anni; sotto quell'età è violenza sessuale.

Nel caso specifico

- SE fosse vero, ovviamente, e non solo una pruriginosa COVID-fantasia passatempo -

certamente il papà NON ha tenuto un comportamento attivo dato che,
appena accortosi la prima volta,
non ha reagito allontanando la figlia dal letto comune.
Purtroppo la cosa si è ripetuta e dunque dal punto di vista CIVILISTICO certo questo padre non apparirebbe un *genitore tutelante*.
Questo potrebbe aprire ad interventi diversi da quelli che incidono sulla potestà,
ma che portano ad un AFFIDO.

Di tutto ciò lo Psicologo ha contezza in quanto
una ulteriore riflessione si apre riguardo al DOVERE DI SEGNALAZIONE da parte dello Psicologo circa possibili reati su minori.

Cordiali saluti.
Dott. Brunialti