Risveglio durante la notte in lacrime

Buongiorno, ho bisogno del vostro consulto, convivo con mio ragazzo da due anni, per me è tutto nuovo come esperienza, lui soffre di allergie e giorno e notte si soffia il naso, di notte quando ha questi attacchi di allergia mi sveglio ogni volta, già di per se dormo male perché non sono ancora del tutto abituata a dormire con qualcuno, ma questi rumori Mi fanno impazzire, spesso ho un crollo nervoso e piango in silenzio, lo so che non è colpa sua e amo questa persona ma a volte penso che andando avanti cosi mi possa venire qualche malattia mentale... secondo voi è possibile?
Non so se c’entra qualcosa ma dopo questi momenti dopo ore prima che mi riaddormento mi prude puntualmente narice destro del naso, scusate se risulto paranoica, cosa dovrei fare?

P.
S prima di andare a convivere dormivo serenamente come un sasso.
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Dr. Francesco Ziglioli Psicologo 1k 36
Gentile utente,

il rapporto di coppia continua anche quando si va a letto e lo si condivide. Anche questi problemi dovrebbero essere discussi apertamente nella coppia, così come si discute di tante altre cose.
Se il problema del suo ragazzo diventa anche un problema suo, va risolto. O agendo sul sintomo del ragazzo, o agendo sulla sua qualità del sonno e sensibilità agli stimoli esterni.

Diverso, è il fatto che ha delle crisi di pianto di notte. Probabilmente, sotto c'è altro oltre al semplice "ragazzo che si soffia il naso di notte". Quale emozione prova, in quel momento?
Cosa vorrebbe fare? Cosa fa, invece?
Cosa le passa per la mente?

"dopo questi momenti dopo ore prima che mi riaddormento mi prude puntualmente narice destro del naso, scusate se risulto paranoica, cosa dovrei fare?"
Grattarselo

Cordiali saluti
Dr. Francesco Ziglioli
Psicologo - Brescia, Desenzano, Montichiari
Www.psicologobs.it

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dopo
Utente
Utente
Grazie dottore per la risposta, e mi scuso se la mia domanda riguardante al prurito risulta inappropriata, nel momento in cui scrivevo credevo che poteva essere un sintomo di non so cosa. Rispondendo alla sua domanda cosa provo in quel momento le rispondo che provo rabbia, provo rabbia per lui che è estremamente rumoroso qualsiasi cosa fa e per me che non riesco a gestire le mie sensazioni, A questo raggiunge il pensiero che devo assolutamente dormire perché giorno dopo mi aspetta una giornata lavorativa già emotivamente pesante, e provo a calmarmi e riaddormentarmi ma qualche volta non riesco e li che mi viene esaurimento nervoso con il pensiero che tutto questo può danneggiarmi psicologicamente, a quel punto mi alzo e vado in un altra stanza per non svegliarlo, lui già sta prendendo una medicina per allergia, forse sono io che devo prendere tipo calmanti?
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Dr. Francesco Ziglioli Psicologo 1k 36
Non è che fosse inappropriata, è che ho voluto farle capire in modo diretto che è possibile che la sua mente "vaghi" molto e si ponga dei problemi che, a volte, si possono risolvere senza starci troppo a pensare o a fare dannose interpretazioni.
E' evidente che se nel bel mezzo della notte lei inizia a provare un mix di rabbia ed ansia (due emozioni che, per loro natura, attivano il sistema nervoso simpatico, e quindi fisiologicamente impediscono il sonno), lei avrà enormi problemi a dormire.
Da una parte, si dovrebbe rimodulare la rabbia verso una persona che, purtroppo, ha un problema e si deve soffiare il naso. E non potrebbe farlo in modo non rumoroso.
Rinnovo il consiglio di affrontare direttamente la cosa con lui.
Esistono molte coppie che, per un motivo o per l'altro, non legati ad aspetti sentimentali, dormono in letti o stanze separate (per esempio, partner che russa). Ha mai pensato all'idea?
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dopo
Utente
Utente
Lei ha proprio ragione! La mia mente vaga come il vento e tendo anche a fare interpretazione dannose. Lei che ne pensa se facessi tipo mindfulness? Può aiutarmi? La bella notizia è che ieri ho testato i tappi per le orecchie e ho dormito benissimo, sono entusiasta, spero che anche a lui passa presto allergia e ricomincerà a dormire meglio, grazie di cuore
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Dr. Francesco Ziglioli Psicologo 1k 36
Prima di impostare la terapia, va fatta una diagnosi. La mindfulness è efficace se inserita all'interno di un contesto terapeutico. Certo, male non fa a meno che non si abbiano allucinazioni e quindi problematiche di tipo psicotico.
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dopo
Utente
Utente
Quindi dottore lei ritene che dalle cose che le ho scritto è opportuno fare una diagnosi e di conseguenza una terapia?
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Dr. Francesco Ziglioli Psicologo 1k 36
Non ho detto questo. Ho detto che per "aiutarla", prima si deve capire come funziona a livello psicologico. Poi si decide come e cosa fare per raggiungere gli obbiettivi che si pone, da valutare anch'essi. Se sente di non riuscire da sola ma di aver bisogno di un supporto, o che il disagio è arrivato a un punto tale da mettere a repentaglio il benessere individuale, di coppia e relazionale, probabilmente è il caso di prendere una strada che va "oltre" la mindfulness fine a se stessa.
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