Sono depresso?

Gentili dottori, ho compiuto da poco 31 anni e mi sento vecchio, che la vita mi scivola via senza che io possa davvero far qualcosa che mi soddisfi e che mi renda non dico felice, ma sereno. In questi ultimi dieci anni ho fatto tante scelte sbagliate, in primisi lasciare l'università (cosa alla quale ho rimediato riscrivendomi 2 anni fa e che sto cmq portando a termine)e avere esperienze diverse, alcune delle quali sono state davvero nocive e per le quali sto paganado tuttora. Anche a livello sentimentale non mi è andata granchè bene, ho avuto tante ragazze, che mi hanno amato ma che ho lasciato (l'ultima 2 mesi fa), tranne una che ho amato davvero,una vera stronza, che dopo un'interruzione di gravidanza decisa da lei mi lasciò. Di la credo si sia rotto qualcosa in me. Mi sento in colpa e sto ancora male a distanza di 5 anni e la mia attuale situazione lavorativa decisamente instabile non mi permette nemmeno di lasciare casa dei miei, come tanti miei coetanei. Ho quindi un passato che non passa e la mattina mi sveglio con un'ansia che mi prende alla bocca dello stomaco, quando penso al mio futuro che vedo sempre più incerto, e la cosa che più mi spaventa sono ricorenti pensieri di morte. Noia. Tanta noia. In passato ho avuto a che fare con attachi di panico e conseguente depressione per la quale sono stato in cura. Pensavo di esserne uscito ma sembra che si stia riproponendo. Vorrei specificare che tutti questi sentimenti negativi mi prendono quando sono solo a casa, compresi i pensieri di morte mentre fuori sono un compagnone cercato dalle persone e che cerca le persone.Ma ripeto quando sono da solo mi assale un'angoscia indefinita, un sottile male che non va via e mi toglie il fiato. Non pensavo che i miei trentanni dovessero essere così tristi e indefiniti, oppure stiamo tutti così ma non ne parliamo.
Vorrei davvero un aiuto per togliermi dalla testa questi pensieri neri e gurdare al futuro di nuovo con speranza.
grazie per avermi letto
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Dr.ssa Alessandra Campana Psicologo, Psicoterapeuta 5
Le rispondo accogliendo in questo momento, il suo stato difficile e non sereno. Come se si trovasse ad un bivio e dovesse scegliere dove andare. Non è impossibile, potrebbe costare fatica e responsabilità. Un appoccio di tipo psicoterapeutico, potrebbe essere da lei preso in considerazione. Prendersi del tempo per potersi fidare un pò più di Sè stessi è molto importante per una autoconsapevolezza maggiore, dunque per una vita più leggera e lontana dall'abitudine.

Dr.ssa Alessandra Campana

alessa.campana@tiscali.it

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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Gentile ragazzo, non specifica che tipo di trattamento ha ricevuto in passato per i suoi disturbi, se farmacologico o psicoterapeutico oppure combinato. Ad ogni modo, aver ripreso gli studi credo sia stata un'ottima idea. La sua volontà di portarli a termine costituisce una risorsa importante, che la invito a non sottovalutare.

Nel frattempo può leggere quest'articolo, per vedere se ci si ritrova:
http://www.giuseppesantonocito.it/art_depress.htm

E poi, se ancora non l'avesse fatto, richiedere un parere presso uno psicologo/psicoterapeuta di persona potrebbe certamente aiutarla.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#3]
dopo
Attivo dal 2009 al 2014
Ex utente
Gentili dottori, non immaginate che conforto mi avete dato solo nel fatto di avermi dato un consiglio. L'università non l'abbandonerò mai, anche con fatica riuscirò a portare a casa questa benedetta laurea. Per quanto concerne i disturbi d'ansia che ho avuto in passato, la cura era sia di tipo farmacologico che psicoterapeutico.
La seconda in particolare non mi ha dato grandi benefici proprio perchè di tipo analitico, e considerava sempre eventi trascorsi che, si volevo risolvere, ma che ad un certo punto si è rivelato solo una discussione sterile e poco pratica. Ha detto benissimo la dottoressa: mi sento davvero "sospeso", ad un bivio, impreparato ad una scelta davvero forte. E di qui i miei disturbi quali insonnia, nel senso che ci metto tantissimo ad addormentarmi e a volte, sopratutto quando il giorno dopo ho un impegno importante, non dormo proprio, non per l'impegno in se ma per la paura di non dormire. So che è complicato, e infatti questa cosa mi sta invalidando non poco, dal momento che cmq è un problema che sto riscontrando di recente.
Riguardo ad un eventuale consulto psicologico, noto con piacere che parlare con qualcuno di queste cose mi fa bene, ma non riesco a trovare dalle mie parti (BA)un medico, mi hanno consigliato un cognitivista comportamentale.
[#4]
dopo
Attivo dal 2009 al 2014
Ex utente
..ma alla fine sono depresso??
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Se lei sia depresso o meno non è cosa che possa essere stabilita con facilità da qui, spero che ne comprenderà il perché. A leggere ciò che scrive e da come lo scrive, sembrerebbe trattarsi più di ansia che di depressione, ma potrei sempre sbagliarmi, dato che non è qui di fronte a me.

Dovrebbe ricercare preferibilmente un terapeuta che utilizzi un approccio breve, come il cogn-comp ma anche quello strategico, che offrono possibilità molto buone di miglioramento sia per l'ansia che per la depressione. Ma al di là dell'approccio che utilizzerà, il particolare terapeuta che deciderà di contattare è più importante.

Se ancora ha voglia di leggere, qui può trovare suggerimenti e informazioni su cosa aspettarsi e cosa chiedere da uno psicoterapeuta e una psicoterapia:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/

Cordiali saluti
[#6]
Dr.ssa Alessandra Campana Psicologo, Psicoterapeuta 5
Le consiglio anche un approccio di tipo relazionale,come la Gestalt.
Ansia

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