Compro diari e agende che lascio in bianco

Carissimi Dottori, rivolgo a Voi una serie di domande alle quali non riesco a dare risposte.
Da quando sono piccola colleziono agende e diari, quaderni e taccuini con l'intento di scriverci tutte le mie emozioni e i miei pensieri.
Da subito scrivevo poesie, racconti.
Avevo 10 in italiano.
Avevo.
Avevo mille idee in testa, creavo racconti straordinari.
Adesso leggo un libro al giorno praticamente.
Il mio problema è che ad oggi questi diari restano in bianco.
Compro agende che poi non riempo.
Ed é come se mi stancassi subito di ogni mio progetto.
Mi iscrivo a veterinaria, e poi lascio.
Ho iniziato una carriera nel nuoto che poi ho abbandonato.
Ho provato tutti i tipi di sport e studi, eccellevo in qualsiasi campo.
Ma poi lasciavo.
A cosa è dovuta questa mia poca costanza?
Al fatto che vorrei fare mille cose insieme?
Sono molto confusa.
Non pecco di presunzione, ve lo giuro.
Non mi sono mai vantata di nulla nella mia vita.
É solo un dato di fatto.
Mi applico in qualcosa e mi riesce bene.
Ma allora perché poi mollo?
Perche sono così scostante?
E come mai non riesco più a riempire un foglio bianco?
Sono molto confusa.
Soffro di tachicardia, con battito a 110 a riposo che aumenta con le crisi di panico.
Un caloroso abbraccio a Voi.
Cordiali saluti.
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Dr.ssa Valeria Mazzilli Psicologo 285 13
Gentile Utente,
provi a pensarci un attimo, ci pensi senza fretta, nei suoi 35 anni pensa di non aver mai iniziato e portato a termine qualcosa?
Prima di vedere quello che avrebbe voluto e che non c'è stato proviamo a capire un attimo cosa c'è.

Per adesso da queste poche righe che ci ha scritto sappiamo che c'è una mente in movimento che viaggia velocemente tra tanti pensieri, forse troppi; c'è un alone di nostalgia che la fa guardare al passato e non al presente, come mai secondo lei? C'è poi una bella capacità di guardarsi e interrogarsi su di sé.

Ci scrive: "Soffro di tachicardia, con battito a 110 a riposo che aumenta con le crisi di panico". Lo sa, prima ancora di arrivare alla fine del consulto e leggere queste sue ultime righe, immaginavo con che tono di voce potesse dirci queste cose. L'ho immaginata come una persona che va di corsa o che comunque parla molto molto velocemente. Le sembrerà strano ma i suoi 110 battiti li ho sentiti anche con tutti i limiti del consulto a distanza.

Le chiedo, com'è questa sua vita presente? Perché scappa via rifugiandosi nel passato? Cos'è cambiato dal ieri all'oggi?
Forse provando a rispondere possiamo capire meglio cosa la trattiene dallo scrivere su di un foglio bianco..

Ci faccia sapere
Cordialmente

Dr.ssa Valeria Mazzilli
Psicologa Clinica
Via San Giacomo, 15 Napoli
cel. 3895404108

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentilissima Dottoressa, é vero ho mille pensieri. Vorrei provare a metterli in ordine ma non ci riesco. Penso che il saper fare bene tante cose nella vita destabilizzi il mio obbiettivo. Un giorno vorrei essere una veterinaria, (e mi creda ormai anche senza laurea potrei farla benissimo perché so tutto. Ho due cani grossi che praticamente curo da me quando non stanno bene), l'altro una campionessa sportiva. Il giorno dopo mi sveglio e vorrei tanto lavorare in Borsa. E così via. Avrei voluto fare due istituti superiori, Grafica Pubblicitaria o Ragioneria. Ho scelto marketing, ma tutto il giorno disegno comunque tutto quello che vedo. Ho sognato di fare mille cose, che poi in effetti ho fatto. Ma non mi basta mai. Potrei anche fare l'assistente dal dentista, so tutto anche li. Ho studiato tanto. A 20 anni sognavo di guidare gli escavatori. Cosa c'é che non va in me? La prego mi aiuti. Non riesco più a scrivere, troverò mai un posto per me? Nella vita mi spaventano solo una cosa: i fulmini. Per il resto non ho paura di niente e nessuno. Non so se mi rifugio nel passato, ma le assicuro che per me é bello andare avanti e proseguire il mio cammino. Non ho paura di invecchiare. Avrei tanto voluto un figlio anche, anzi 4. Ma non sono arrivati. Saluti affettuosi.
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Dr.ssa Valeria Mazzilli Psicologo 285 13
"Ma non mi basta mai", probabilmente con questa frase ha centrato il problema.

Chissà forse è vero che saprebbe fare tanti mestieri, ma è doveroso sottolineare che per alcune professioni, come la veterinaria ad esempio, è indispensabile avere un titolo per praticare. Possiamo dire che avrebbe potuto farlo, ma ha poi scelto altro. Impegnarsi in qualcosa e dedicarci tempo e risorse di vario tipo fa sì che si diventa specialisti ed esperti in quel lavoro o in quella professione. Il limite dello spaziare tra mille cose è che non si riesce a emergere e magari "brillare" nel proprio campo specifico che si è scelto. Le dico questo per poter familiarizzare con un'idea e un pensiero diverso da quello che ci presenta qui: non è la quantità delle cose che si fanno che ci rende soddisfatti e felici, ma è soprattutto la qualità.
Dovrebbe vivere almeno 10 vite per fare tutto quello che vorrebbe e chissà se le basterebbero!!

Ciò non toglie che esistono poi gli hobby e gli interessi, e leggo che lei ne ha proprio tanti, e non c'è nulla di male nel lasciare che restino interessi senza che diventino poi professioni a tutti gli effetti.

Curiosa questa sua paura dei fulmini... così, senza pensarci troppo, mi fa venire in mente la paura della morte "fulminea", istantanea, quella che arriva senza avvertimenti e senza che si possa programmare qualcosa o organizzarsi adeguatamente a riguardo.

"Cosa c'é che non va in me? La prego mi aiuti. Non riesco più a scrivere, troverò mai un posto per me?" Io penso che seppur lo trovasse, dopo ne vorrebbe trovare subito un altro. Lei cosa dice?
Ha mai pensato di intraprendere un percorso di psicoterapia per guardare meglio ed esplorare queste sue domande? Cosa ne pensa di questa possibilità?

Un ultima cosa, non meno importante: ci ha messo del tempo a rispondere, però poi, è riuscita a scrivere pensieri, desideri e sogni su un foglio bianco, anche se non cartaceo ma virtuale. Se n'è accorta?

Un caro saluto
[#4]
dopo
Utente
Utente
Dottoressa le chiedo scusa per il mio ritardo nella risposta ma non sono molto pratica mi scusi. Non volevo assolutamente dire che pratico la professione veterinaria, anzi non mi permetterei mai davvero. Ci vogliono medici e professionisti in questo campo. Era solo per farle comprendere che io davvero studio tutto, mi applico nelle letture e imparo tante cose. Mi ha colpita moltissimo soprattutto la sua ultima frase. Ha ragione su tutto, e soprattutto sul fatto che sono riuscita a scrivere qualcosa di me. Ho provato a intraprendere un percorso dopo la mia prima gravidanza a 18 anni. Purtroppo ho perso il bambino. Dallo psicologo ci sono stata, ma non mi sono comportata benissimo. Perché ogni volta dicevo semplicemente:" Lo so cosa sta per dirmi", elencando tutti i punti chiave del mio malessere. E a quel punto giustamente il dottore si arrendeva e mi diceva che non avevo bisogno di lui. Dottoressa, lei crede che questa mia paura dei fulmini e dello scrivere sia da collegare a questa paura della morte improvvisa? E che io non riesca a fare tutto quello che desidero prima che sopraggiunga il momento? La ringrazio, inizio a sentirmi meglio e soprattutto capita. Mi sento meno sola grazie infinite.
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Dr.ssa Valeria Mazzilli Psicologo 285 13
Gentile Utente,
che lei sa, legge, studia e conosce mi è molto chiaro. E non mi stupisce e anzi mi fa sorridere che lei ha provato anche a essere lo psicologo di sé stessa, sostituendo il suo e anticipandone le risposte. Eppure mi pare di capire che all'epoca aveva solo 18 anni. Il suo "non comportarsi benissimo" era riferito a questo tentativo di voler sostituire lo psicologo, oppure è relativo al fatto che, presumo, abbia interrotto prima del tempo il percorso?
Ci tengo a dirle una cosa: non è solo con il sapere e la conoscenza che si lavora in psicoterapia, si lavora prima di tutto con le emozioni e io mi chiedo quanto lei sia in contatto con le sue. Mi chiedo quanto la potrebbe spaventare fermarsi a guardarle e stare nelle sue emozioni. Forse è per questo che si impegna così tanto nel fare e mette in moto incessantemente la sua mente e i suoi pensieri? Chissà.

Rispetto alla paura dei fulmini e della morte era solamente una mia suggestione che ho voluto condividere con lei. Non la conosco, non conosco la sua storia, ma mi sembrava uno spunto interessante da suggerirle per metterla maggiormente in contatto con quello che mi raccontava.

Io le suggerisco di pensarci rispetto alla possibilità di intraprendere un nuovo percorso psicologico. Si lasci aperta questa porta, magari potrebbe veramente averne bisogno per prendersi cura di sé e delle sue ferite

Cordialmente
[#6]
dopo
Utente
Utente
Si Dottoressa, mi sono comportata male perché non ho dato modo a chi mi stava aiutando di farlo. Non ho rispettato la professione dello psicologo e di questo me ne vergogno e mi dispiace. Vorrei tanto iniziare un percorso importante. Cercare di dare un senso a qualcosa. Ci sono persone che stanno peggio di me e lo so bene. Da quasi vent'anni sono in Croce Rossa come Volontaria del soccorso. Ho visto di tutto, ho provato la sofferenza ma anche la gioia nel vedere qualcuno che soccorrevo tornare alla vita. Ecco Dottoressa, vorrei iniziare a pensare un po' di più a me adesso. Vorrei iniziare a vivere io. E magari un giorno iniziare a riempire di nuovo un diario. Ne compro uno alla settimana e restano in bianco. Non capisco se é una mania o un disturbo serio. Saluti e la ringrazio davvero tanto. Non mi sono mai aperta così con nessuno e ho voluto provare qui.
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Dr.ssa Valeria Mazzilli Psicologo 285 13
Lieta di poterle essere stata un pochino di aiuto.
Mi sa che di pagine ne ha già scritte un paio, non le resta che continuare a riempire "fogli bianchi", magari continui come sta facendo, non da sola ma con l'aiuto di qualcuno.

Si prenda cura di sé
Le faccio un grande in bocca al lupo per la sua vita
Un caro saluto
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dopo
Utente
Utente
Un saluto caloroso a Lei Dottoressa, la ringrazio immensamente. Inizierò un percorso per rimettere insieme i piccoli pezzi della mia vita. Con la speranza di riuscirci le mando un abbraccio grande, di persone come Lei dovrebbe essere pieno il mondo. Ascoltando una perfetta sconosciuta è riuscita a farla stare meglio e di questo la ringrazio davvero. Cordiali saluti.
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Dr.ssa Valeria Mazzilli Psicologo 285 13
Se le fa piacere, a distanza di tempo, ci faccia sapere come va.

Grazie a lei per averci scritto.
Le auguro buon viaggio per questo nuovo percorso, se deciderà di intraprenderlo

Un caro saluto