Problemi col mio psicologo

Salve a tutti, espongo il mio problema, io ho problemi d'ansia, estrema timidezza e problema nell'interagire con gli altri, sono in terapia da 4 mesi e dalle ultime sedute il mio psicologo mi ha detto che il mio problema principale sta nell'accettarmi per quello che sono e il fatto che io sia introverso.


Sul primo niente da dire ci sto provando ma sul fatto dell'essere introverso, sia vero o non vero, mi crea uno stato emotivo di profonda angoscia e nervosismo poiche mi riporta a quando ero piccolo e sia in famiglia che a scuola mi dicevano che non parlavo mai e che dovevo essere piu sveglio ed estroverso, cosa che in realta mi capitava anche finita la scuola quando uscivo con amici.


Il punto e che io ho detto di questo al mio psicologo e lui mi ha detto in pratica che comunque devo accettarlo e ha riaffermato che sono introverso.


Sta di fatto che anche dopo questa ultima seduta io mi sento male e non aiutato per la seconda volta e non mi pare che mettere etichette aiuti molto.


Sono molto indeciso se continuare questa terapia o cercare l'aiuto di un'altro psicologo sperando di sentirmi meno giudicato.

Grazie in anticipo per la risposta.
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 576 66
Gentile utente,

ne ha parlato con il Suo Psy nei termini in cui ne ha scritto a noi?
Con il proprio curante occorre nasca gradualmente una fiducia e una confidenza ... a prova di qualsiasi argomento.
Anche se cambiasse professionista Lei avrebbe sempre questo Suo scoglio da superare, la paura di essere giudicato;
il giudizio sta *dentro di Lei*, non nella mente dello Psicologo,
ne può stare certo.
Talvolta nella relazione terapeutica dare un nome può rappresentare la base condivisa da cui partire; nel suo caso:
. introverso
. accettare
. cambiare.
E' la mappa di un viaggio possibile.

Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/