Come superare una dolorosa rottura?

Gentili dottori,

vi contatto per cercare una soluzione ad una situazione che, col tempo, sta provocandomi logorio psicofisico e stanchezza.

Verso la fine del 2019 conosco una ragazza, corteggiatissima da tutto il suo corso universitario, oggettivamente molto bella.
Fra di noi si instaura un buon feeling da subito, usciamo un paio di volte, ci troviamo bene ma, per vari motivi, decidiamo di non proseguire la frequentazione.
Ad agosto 2020 mi trasferisco per lavoro nella città dove studia questa ragazza e riprendiamo a frequentarci.

Prima di proseguire nel racconto vi spiego le mie emozioni: dal primo giorno che l'ho conosciuta mi è entrata in testa in maniera dirompente, visitavo spesso il suo profilo instagram.
Pensavo (e penso) che fosse una classica forte cotta per una ragazza.
A me continua a piacere molto, anche quando non ci vediamo.

Ad ogni modo, a ottobre ci frequentiamo nuovamente, ci baciamo, andiamo oltre e, a dicembre, dopo un viaggio, lei mi chiede di fidanzarci e lo facciamo.
Passiamo 2 mesi in simbiosi e vedendoci spesso, facendo l'amore molto ogni settimana, discorsi profondissimi, personali ed intimi.
Arriva marzo 21, dalla sera alla mattina mi lascia dicendomi che non mi ama.

Da li, apriti cielo.
Complice la zona rossa, cado in un vortice di pensieri, ricerca di spiegazioni, mi incolpo, non capisco come faccia a non volermi più sentire di punto in bianco.
Ora, senza volermi focalizzare su di lei, che evidentemente mi ha preso in giro, si è poi fidanzata con un ragazzo con cui si vedeva prima di me e che sapevo ogni tanto si scriveva durante la nostra relazione, io continuo il mio vortice discendente.
Chiedo aiuto ad uno psicologo, serve poco se non per capire che soffro di depressione post traumatica, ho l'ossessione del suo profilo instagram, mi venderei per una sua attenzione, mi sento una nullità, rifiutato, scordato, di passaggio, da lei e dalle sue amiche che mi hanno defollowato dopo 1 secondo dalla rottura e mai cercato per sapere come stessi.

Vivo con una malinconia perenne, il cervello in down alternato a periodi di breve risalita.
Ma mi sento sempre sul filo del rasoio.
Di recente ho scoperto che dopo la rottura si è messa con un ragazzo di cui avevo dubbi anche nel mentre della relazione, mi è caduto il mondo addosso di nuovo.

Non capisco il mio sentirmi, lo contrasto sempre, cerco sempre di resistere, disinstallo instagram, ma il pensiero è sempre li.
E' passato poco tempo, 4 mesi, ma una sofferenza cosi profonda non l'ho mai provata.
Ho il pensiero diretto a lei che da la dolcezza che dava a me ad un'altra persona, e questo è come un coltello dentro me.

Mi manca lei, ma mi manca tanto un barlume di serenità.
Ho paura di non uscirne mai.
Di recente ero al mare e non avevo altro pensiero di quanto mi sarebbe piaciuto essere li con lei.

Ho accumulato una quantità di stress, ansia, dolore e tristezza che ogni volta che si parla di questa cosa mi scendono le lacrime, come se scoppiasse una pentola a pressione.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

è normale soffrire dopo una rottura e, per quanto possa sembrare banale, di solito è solo il tempo che aiuta a stare bene.

Ma in questa storia c'è anche un fattore che accentua la sofferenza, cioè il fatto che la rottura sia accaduta da un giorno all'altro, senza che tu te lo aspettassi, senza una ragione.

Non potremo mai sapere davvero come sono andate le cose, se questa ragazza volesse solo prenderti in giro, se c'era prima questo nuovo ragazzo, se di è disamorata improvvisamente, ecc... ma soprattutto ciò che NON ti aiuta è la ricerca di spiegazioni a questi dubbi, è il seguire il suo profilo social, ecc... Più lo fai e meno riesci a togliertela dalla testa.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica