Paura di tutto

Salve.

Vi scrivo molto triste ed infelice, in quanto sono entrata in un loop terribile: ho paura di mangiare, specie di ingoiare, e il tutto peggiora quando sono in compagnia.

Mi capita ad esempio a cena di esser con la mia famiglia o famiglia del mio ragazzo o tutti in generale:
- non riesco ad ingoiare
- se mangio, anche poco, mi viene la nausea e mi viene da vomitare
- devo avere sotto occhio una "via di fuga" perché se mi viene da vomitare, non posso farlo davanti agli altri
- non riesco mai a star ferma (letteralmente mi muovo sempre a tavola) perché io, nel panico più totale, mi vergogno a dare a vedere questa mia condizione pur sapendo che muovendomi peggioro il tutto.


Inizio ad avere questi problemi anche sola, prima invece era "solo" in compagnia.

Non so cosa Mi preoccupi maggiormente e perché sono arrivata così, so solo che non riesco a gestire e mangiare ormai è un problema.

Cosa puo significare tutto questo?
Perchè il mio corpo mi da questi segnali?
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Dr. Francesco Beligni Psicologo, Psicoterapeuta 257 18
Salve,

premettendo che in questa sede non è possibile fare una diagnosi basandosi semplicemnte sul suo racconto, il problema di cui parla sembrerebbe essere riconducibile ad una condizione di origine ansiosa e più nello specifico a ciò che viene definita come "anginofobia".

E' una condizione solitamente molto invalidante perchè oltre a ripercuotersi sulle abitudini alimentari condiziona la vita delle persone che iniziano solitamente a prendere precauzioni nel tentativo di risolvere il problema o eventualmente a mascherarlo. Alcune già le ha raccontate: "devo avere sotto occhio una "via di fuga""
In pazienti anginofobici ho notato che certe volte evitano i pasti (soprattutto se in compagnia) e si sforzano di mangiare più di quello che vorrebbero. Alcuni attuano dei comportamenti come dissezionare meticolosamente gli alimenti nel piatto, selezionare ripetutamente il cibo da portare in bocca, preparare il boccone con quantitativi infinitesimali, masticare a lungo e assumere quantità spropositate di liquidi rispetto al cibo per favorirne la sua discesa
Capita anche a lei?

Si è già rivolta ad un medico per escludere anche possibili cause fisiche al suo problema?

Le consiglio di approfondire il suo problema in una sede opportuna dato che qui sarebbe impossibile adeguare efficacemente e soprattutto guidarla verso una risoluzione.
L'approccio strategico breve dispone di protocolli specifici molto efficaci per quello che sembrerebbe essere il suo problema ( e statisticamente la terapia prevede dei tempi di risoluzione anche molto ridotti, cosa che in questo caso è augurabile dato gli effetti invalidanti di questa condizione).

Se non conoscesse questo approccio la rimando ad un articolo che può trovare sul mio sito:
https://francescobeligni.it/psicoterapia-breve-strategica-siena-arezzo-online/

Spero di essere stato d'aiuto

resto a disposizione

Dr. Francesco Beligni - PSICOLOGO PSICOTERAPEUTA
Riceve su Siena-Arezzo oppure ONLINE
www.francescobeligni.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie dottore.
No effettivamente non conoscevo questo approccio, ma mi ha molto interessata. Non è una causa fisica comunque.
[#3]
Dr. Francesco Beligni Psicologo, Psicoterapeuta 257 18
Bene, questo era molto importante. Se ha già escluso problemi fisici direi che il campo si restringe.

Resto in linea con la mia prima ipotesi e le rinnovo il consiglio di approfondire in un contesto appropriato.

Lieto che le sia piaciuto il mio metodo.

Cari saluti

resto a disposizione

Dr. Francesco Beligni - PSICOLOGO PSICOTERAPEUTA
Riceve su Siena-Arezzo oppure ONLINE
www.francescobeligni.it