Cosa posso fare per risolvere un problema di coppia legato ad un trasferimento?

Buongiorno,
sono una ragazza di 36 anni e sono sposata con un ragazzo di 37.
ci conosciamo da 5 anni e abbiamo un bimbo di 2 anni.
da qualche mese abbiamo deciso che ci piacerebbe cambiare casa.
(abitiamo in un piccolo trilocale senza terrazzo ne giardino).

quando ho conosciuto mio marito, abitava da solo dall'età di 20 anni in un appartamento a Bergamo città mentre io abitavo da sola nella nostra attuale casa che si trova in provincia di Bergamo a circa 15 minuti di macchina dal centro città.
lui all'epoca lavorava in città mentre adesso ha cambiato lavoro e si trova spesso a lavorare da casa o in sedi di lavoro molto vicine a casa nostra.
io invece ho un'attività in proprio nel paese in cui viviamo.
abbiamo alle spalle due esperienze di vita molto diverse: io sono cresciuta in provincia, sono legata alla mia famiglia anche se ho studiato e lavorato a bergamo per un certo periodo e ho fatto l'università a milano.
i miei genitori abitano anch'essi a mapello e ci aiutano nella gestione del bimbo.
mio marito invece fin da piccolo a causa del lavoro dei genitori, ha cambiato continuamente città, stabilizzandosi all'età di 10 anni a bergamo, città che lo ha adottato e da cui non si è più spostato se non per venire a convivere da me.
la sua casa infatti non era idonea ad una convivenza e ad un eventuale famiglia e abbiamo deciso insieme di far nascere la nostra famiglia a mapello.

a causa del mio lavoro sono sempre molto impegnata anche durante il weekend e ho poco tempo da dedicare alla casa se non nei ritagli di tempo che riesco a crearmi grazie anche alla vicinanza del luogo di lavoro.
mio marito invece è molto più libero, soprattutto nel fine settimana e proprio in quei giorni gestisce il nostro bimbo dando tregua ai nonni.
(i nonni materni perchè quelli paterni abitano a torino.
) mapello è un piccolo paese, dove comunque ci sono tutti i servizi ed è immerso nel verde...a mio marito piace ma trova che non sia il luogo ideale in cui vivere.
lui ama la città, incontrare gente, passeggiare a piedi senza per forza dover prendere l'auto e dice che almeno nel weekend quando è libero dal lavoro vuole essere in luogo che lo stimoli, cosa che gli manca qui in paese...sempre la stessa gente, lo stesso giro a piedi, il prendere sempre la macchina per spostarsi in centri più grandi.
io invece vorrei cambiare casa rimanendo sempre nella zona, e ho proposto qualcosa che stia a metà strada tra bergamo e mapello.
lui non vuole sentire ragioni e quindi ogni volta che intavoliamo il discorso litighiamo e non riusciamo a prendere un accordo.
io sono spaventata da questo cambiamento che comporterebbe grandi corse per me, con la mancanza degli aiuti dei miei che non sarebbero disposti a venire in città per aiutarmi.
ho paura che questa situazione ci porti solo scontri facendoci allontanare.
vorrei che lui capisse le miei ragioni invece le trova stupide e prive di senso.
ho bisogno di un parere esterno che mi possa aiutare a fare un pò di chiarezza.

grazie
[#1]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372 182
Quindi se non capisco male a lui andrebbe bene Bergamo città.

Se così è, dato che a mezza strada fra Mapello e Bergamo ci sarebbero meno di 10km, mi vengono da fare due considerazioni.

La prima è che litigare per 8km di distanza sembra davvero assurdo. E la seconda è che se lui non è disposto a rinunciare nemmeno a 8km, significa che lei glielo sta rendendo possibile. In altre parole, forse il rapporto di potere fra voi due è talmente sbilanciato a favore di suo marito da potersi permettere di considerare le sue ragioni stupide.

Io inizierei da qui, se non ho capito male come stanno le cose.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#2]
dopo
Utente
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esatto, ha capito bene... lui per partito preso vuole andare a vivere a Bergamo ma così facendo io verrei ancora meno nel mio ruolo di moglie e di madre in quando avrei ancora meno tempo di quello che ho ora, perdendo solo minuti preziosi in auto....
a me sembra che lui sia scontento ma forse a questo punto il problema va oltre la scelta del posto in cui vivere. ripeto, con la macchina può andare quando vuole a bergamo, nessuno gli impedisce nulla ma secondo me non ha senso andare in città dove non abbiamo nessun legame ne lavorativo ne famigliare/affettivo.
ai suoi occhi sono una persona chiusa nei miei confini e che non riesce ad organizzarsi, in quanto per lui è solo una questione di organizzazione e poi si può riuscire in tutto. io non la vedo cosi... credo che dobbiamo fermarci un attimo, e parlarne cercando di discernere tutti gli aspetti del problema. grazie