Rapporto figlia-genitori

Salve, vi scrivo per chiedervi un aiuto, ho 18, quasi 19 anni.

Sin dall’età di 12 anni ho sofferto di depressione, a causa del bullismo psicologico, e dai 13 ai 17 ci sono stati ricorrenti episodi di autolesionismo.
Quando ciò accadeva, però, era come se io fossi fuori di me, non ero capace di controllarmi.
In tutto ciò ho iniziato ad avere un rapporto solido e bello con i miei genitori solo all’età di 14 anni, ma spesso ancora ad oggi mi sento disprezzata da loro.

Qualsiasi sforzo io faccia per renderli felici di me non funziona.
Cerco di risparmiare perché so che non siamo in una situazione facile, e oggi, dopo un litigio, mia madre mi ha dato della mangiasoldi.

Ho proposto di aiutarli economicamente, volevo lavorare e studiare per aiutarli, nonostante sia consapevole della difficoltà, ma mi è stato negato, perché l’università è il mio sogno, e non volevano ci rinunciassi, e oggi mia madre mi ha dato della nullafacente e mi sta obbligando a lavorare.

Sono in un periodo di crisi con me stessa, perché non sto bene e non so più cosa voglio, e sono giorni che lotto contro l’impulso di tagliarmi di nuovo.
È questo il motivo per cui non dormo bene, ho sempre mal di testa e non ho le forze per fare nulla.
Non ne parlo con i miei genitori perché non voglio appesantirli con i miei problemi, ma neanche loro provano a capirmi.
Mi dicono solo parole (che non penso mi rispecchino), invece di chiedermi se c’è qualcosa in me che non va.

Non sono mai andata da uno psicologo perché non posso permettermelo, ma non so come agire in questa situazione.
Vorrei andare avanti da sola ma non so fino a che punto riesco ad arrivare.
Spesso mi sento di troppo, e vorrei scomparire dalla loro vita una volta per tutte.

Il mio ragazzo fa di tutto per aiutarmi, per farmi capire che io non sono il problema, ma quando sono a casa non riesco a non sentirmi sbagliata.
Penso e ripenso a quello che mi dicono.
Vorrei fargli capire il mio bisogno di aiuto, senza appesantirli.
[#1]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 67
Gentile utente,

il problema è che i genitori non li scegliamo (e nemmeno loro possono scegliere i figli...).
E dunque capita di avere genitori con un carattere difficile, oppure delusi dalla vita e scontenti di tutto, o anche talmente infelici della propria esistenza da riversare sui figli l'insoddisfazione.

Sono questi talvolta i motivi che rendono "spinosi" i genitori nei confronti dei figli.
Genitori che non riescono a percepire che dietro al corpo ormai adulto di una figlia 19enne c'è una figlioletta che chiede aiuto, riconoscimento, comunicazione. Cose che loro non riescono a dare.

Sicuramente un aiuto psicologico potrebbe giovarLe.

Dispiace che - a causa di motivi economici - Lei abbia messo una pietra sopra alla possibilità di recarsi da un* Psy .
Tenga conto che - presso il Consultorio del Servizio Sanitario Nazionale - ragazz* anche minorenni possono chiedere un appuntamento con l* Psicolog* in autonomia, senza il permesso/presenza dei genitori. Le linko la mappa dei Consultori, qualora Lei scegliesse di recarvisi:
https://www.salute.gov.it/portale/donna/consultoriDonna.jsp?lingua=italiano&id=4524&area=Salute%20donna&menu=consultori .

Se ritiene si rifaccia viva qui, noi ci siamo.

Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
dopo
Attivo dal 2022 al 2022
Ex utente
La ringrazio di vero cuore per la disponibilità.
Spero di riuscire a guarire da questa situazione. Ho lottato contro autolesionismo e depressione da sola, ma è da un po’ che mi sento stanca e addolorata dalla non riconoscenza dei miei.
Ho spesso ricevuto prediche perché non chiedo mai soldi, conoscendo la nostra situazione economica. Chiedo solo 5 euro a settimana perché con gli anni ho iniziato a fumare per sfuggire da tante cose.
Essere trattata così non mi aiuta per niente. È stata gentilissima.
[#3]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 67
Cara ragazza,

percepisco i Suoi stati d'animo:
"..mi sento stanca e addolorata dalla non riconoscenza dei miei."
"..Essere trattata così non mi aiuta per niente."

Sa quando si dice *diventare genitori di se stessi"?
E' faticoso, è doloroso.
Eppure delle volte è l'unica strada che si presenta.
Anche se, francamente, lo si propone a chi ha 'un po' più anni' di quanti ne abbia Lei ...

Conservi il link dei Consultori. Se dovesse ripensarci, se dovesse accorgersi di ricadere in forme troppo percolose per sè, sa come fare per contattare il più comodo per Lei.

Noi qui ci siamo.

Un abbraccio.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#4]
dopo
Attivo dal 2022 al 2022
Ex utente
È stata gentilissima. La ringrazio di vero cuore.
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 67
E' stato un piacere interagire con Lei.

Saluti cari. Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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