Dovrei parlarne con i miei genitori o cugini?

Salve dottori, vi disturbo per capire una cosa.

Siccome sto scoppiando, la paura è altissima tanto quanto la mia depressione, stavo pensando una volta per tutte di parlarne con i miei genitori e nel caso con i miei cugini di quanto accaduto nel passato.
Secondo voi può essere una buona idea?

Ho letto un consulto con una domanda simile e direi che lo farei per una questione di correttezza, voglia di essere capito, rassicurato e magari sentirmi un po' più al sicuro.

Non voglio proprio andarci da uno psicologo perché sento che stavolta accadrà qualcosa di brutto.

Non ho più sogni, non pratico più i miei hobby, vivo a fatica e sempre con il pensiero di essere un mostro e che la mia vita a breve mi riserverà una brutta sorpresa.

Sono tornato a pensare al carcere, a una famiglia che mai avrò, a volte vedo facce di bambini e mi sento in colpa (ovviamente compresi i miei cugini).
Se incontro una ragazza carina mi dico che non ho il diritto di conoscerla perché ho fatto delle cose brutte, e non mi faccio toccare da nessuno perché mi sento sporco e indegno.

Sono davvero in una brutta situazione?
Sono davvero una persona orribile?
A volte mi dico di si, altre volte mi dico che ho solo commesso quegli errori per stupidità e incoscienza.

Avrei molto altro da scrivere e raccontare, ma preferisco non farlo.

Vi ringrazio ancora per la vostra attenzione.
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 67
"Gentile utente,

Ci scrive che riguardo a "Ho abusato dei miei cugini?" (titolo),
tale pensiero "..Sicuramente ormai è diventata un'ossessione perché non mi lascia in pace".

Nessuna nostra rassicurazione Le è utile.
Se Lei percepisce questo malessere come pregiudizievole per la Sua qualità di vita, si rivolga ad uno Psicologo per una valutazione psicologica e eventuale percorso ad hoc, dato che dei certi presunti ricordi minano la sua vita attuale.
Per lo più sono pensieri ossessivi.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti"

Lei dirà: che c'entra questa risposta, tanto più in quanto virgolettata?
E' quella che io stessa Le diedi mesi fa, ad un consulto quasi identico a quello odierno.
Nel frattempo altri colleghi hanno risposto allo stesso modo ad altri Suoi consulti analoghi.
Non pare però che nel frattempo Lei abbia utilizzato tali indicazioni, e dunque di fatto si trova ancora allo stesso punto.

E' evidente che i consulti online non servono a risolvere situazioni, bensì a indirizzare verso il percorso corretto in presenza.

Se desidera parlare con i Suoi genitori, dica loro della pervasività dei pensieri che non riesce a scacciare. Non occorre entrare nei dattagli del contenuto, a che serve? I contenuti li porterà allo Psicologo Psicoterapeuta.



IMPORTANTE.
Tenga conto che consulti ripetuti sullo stesso argomento
vengono respinti dal sistema.

Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/