Ho provato a lasciarlo ma sto male

Buonasera a tutti, scrivo qui perché avrei bisogno di un consulto.

Stiamo insieme da quasi 17 anni, abbiamo entrambi 31 anni e conviviano da 9 anni.
Nell’ultimo periodo ho iniziato ad avere molti dubbi sull’amore che provo per lui.
È un periodo di forte stress per me a causa di un contratto di lavoro instabile (lavoro che amo e che non vorrei lasciare), L’essermi iscritta nuovamente all’università.
A tutto questo si sono unite varie sensazioni di malessere nei suoi confronti: non mi sento felice, gli rispondo sempre male, non voglio stare con lui nell’intimità.
Mi sento apatica.
Però in tutto questo lui mi ama tantissimo e al comunicarli questo mio malessere ha sofferto molto e questo fa star molto male anche me.
Ho provato a lasciarlo ma siamo stati lontani solo qualche ora e poi lui è tornato perché anche io stavo malissimo.

Può essere che questo non star bene con lui sia dovuto solo ad un periodo di forte stress?
Come faccio a capire se davvero non lo amo più?
Quando oggi se n’è andato sono stata molto male, anche il solo pensiero di doverlo comunicare alle famiglie mi distruggeva.
Mi sento molto confusa.
In tutti questi anni di relazione non mi sono mai sentita così.

Vi ringrazio anticipatamente per il vostro aiuto.
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Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2021 al 2022
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile Utente,
le premetto innanzitutto un dato di realtà, a mio avviso, molto importante, ovvero che nessuno può darle, dall'esterno, una risposta assoluta e definitiva alla sua richiesta di certezza.

Anche dall'interno, cioè per quanto riguarda le risposte che lei riuscirà a darsi, voglio subito dirle che non sempre si arriva risposte certe e assolute.

Quindi, prima di tutto la invito a contemplare la possibilità che la risposta che lei maturerà, benché sentita e chiara, le lascerà sempre una certa quota di incertezza e di interrogativi (come sarebbe stato se avessi scelto l'altra strada).

Ogni scelta comporta, allo stesso tempo, delle alternative che non si scelgono.

Fatta questa doverosa premessa con l'esclusivo intento di invitarla a tenere saldamente tra le mani il timone della responsabilità della sua vita e non certo per demoralizzarla, quello che invece certamente può fare è darsi innanzitutto del tempo per riflettere in modo ponderato, considerata l'importanza che questo rapporto funge per lei e che si intuisce dalle sue parole.

Riflettere per cercare di comprendere appieno i suoi bisogni. Per tentare di capire se la crisi attuale è stata scatenata da bisogni relazionali che non trovano più soddisfazione nella sua attuale relazione. Per comprendere se la crisi riguarda soprattutto lei, indipendentemente dalla sua relazione amorosa e, più in generale, per contemplare ogni possibilità che lei possa sentire giusta, percorribile per lei.
Questo per cercare di arrivare, non alla scelta certa/giusta in assoluto ma, alla scelta sentita da lei quale migliore per lei, ovvero più in linea con i suoi bisogni.

Riguardo alle pressioni esterne (familiari, partner) le suggerirei di non considerare ancora, per quanto possibile, questi scenari. In questo momento critico rischierebbe solo di aumentare ulteriormente il volume emotivo.

Provi, inoltre, a considerare la possibilità di richiedere un aiuto professionale se da sola non dovesse riuscire a riflettere sui suoi bisogni e sulla crisi che sta vivendo.
In modo che questo spazio-tempo e la insita libertà di riflessione le venga garantita per contratto e con professionalità.

Cordialmente
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dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la risposta molto chiara e professionale.
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Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2021 al 2022
Psicologo, Psicoterapeuta
Con piacere.
Buona decisione.