Tristezza o depressione?

Sono una ragazza di 19 anni e ho la sensazione di star vivendo il periodo peggiore della mia vita.
Da alcuni mesi ho cominciato a soffrire di ansia e la mia vita non è più stata la stessa da quel momento.
Stare con le persone è diventato quasi insopportabile ma mi costringo a non chiudermi in me stessa e a non isolarmi perché voglio sconfiggere questo demone e tornare a vivere come prima e so che l’evitamento è la risposta peggiore all’ansia.
Inoltre sento di non avere al mio fianco le persone giuste per me e questo mi porta a sentirmi più sola che mai.
Non riesco proprio a trovare qualcuno che faccia al caso mio.
Penso che il mondo sia troppo superficiale per una persona come me e sento che nessuna persona sia adatta a me.
La stessa storia vale con i luoghi.
Sento che nessuno luogo è casa mia e non vorrei trovarmi mai da nessuna parte.
Quest’anno ho cominciato l’università ma inutile dire che non mi sforzo neanche di studiare per dare gli esami.
Non ne ho voglia, non ho motivazione, non mi vedo proiettata in nessun futuro e mi chiedo che senso abbia impegnarsi in vista di un futuro incerto e inesistente.
Mi sento senza forze, vuota e profondamente triste, abbandonata a me stessa e destinata a rimanere per sempre sola.
Nessuno riesce a comprendere il mio dolore e questo mi porta a chiudermi sempre più in me stessa (in contraddizione con il mio tentativo di non farlo).
Da alcuni mesi ho frequenti pensieri suicidi.
Penso che morire sarebbe il modo più rapido per poter mettere fine finalmente a questa sofferenza; tuttavia non avrei il coraggio di togliermi la vita e penso al dolore che causerei ai miei genitori e mi sento tremendamente in colpa per questi pensieri.
Sono a metà tra il non voler vivere e il non voler morire.
Sono in terapia da tre mesi ma non riesco a far emergere questi pensieri durante gli incontri con la mia psicologa.
Cerco sempre di guardare il lato positivo, di farmi forza e incoraggiarmi a pensare che andrà meglio la prossima volta.
Ma mi sento esausta, non ce la faccio più. È possibile che queste sensazioni siano legate ad una fase iniziale di depressione?
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 576 66
Gentile utente,

dopo averci esposto i Suoi pensieri e sentimenti, aggiunge:
"Sono in terapia da tre mesi ma non riesco a far emergere questi pensieri durante gli incontri con la mia psicologa".

Questo è un vero problema per la buona riuscita della psicoterapia, e Lei ne è ne consapevole tanto da rivolgersi a noi.
Ci chiede: "È possibile che queste sensazioni siano legate ad una fase iniziale di depressione?",
ma la domanda giusta avrebbe dovuto essere:
*Come faccio ad aprirmi di più e meglio con la mia Psy durante la seduta?*

Che senso ha, infatti, essere dentro un percorso psicologico o di psicoterapia in presenza e richiedere le vere importanti informazioni (che rasentano la diagnosi) attraverso un consulto online, a specialisti che nemmeno La conoscono?

Semplicemente stampi questo scambio tra noi e lo porti in lettura alla Sua Psy nella prossima seduta; la relazione terapeutica farà un salto di qualità e di efficacia.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/