Non sono più innamorato della mia partner

Buongiorno,

Scrivo per chiedere un aiuto riguardo a una questione che mi toglie la serenità da molto tempo.
Sono un ragazzo di 30 anni e da 12 anni sono insieme alla mia partner.
Da circa 2 anni e mezzo convivo con lei.

Sono però parecchi mesi, forse anche qualche anno, che convivo anche con la consapevolezza che non sono più innamorato di lei.

Non provo più quei sentimenti che sono fondanti in una coppia.
La rispetto, le voglio bene e la stimo.
Ma sicuramente non la amo più e non so davvero che fare.

Da un lato, per onestà nei confronti di entrambi, mi viene da dire che sarebbe meglio troncare il rapporto e rifarci ognuno una propria vita, cercando qualcuno con cui poter ritrovare quei sentimenti ormai affieovliti in lei (credo) e spariti in me.

Dall'altro lato mi rendo conto che non sono più un ragazzino e rimettersi in gioco a questa età è davvero una scommessa e sicuramente stravolgerebbe tutti i piani della mia vita che da anni davo per assodati.

Credo di avere davanti a me due strade:
1) Prendere coraggio, parlarle e dire tutta la verità col rischio/certezza che la nostra storia finisca.

2) Cercare in qualche modo di ritrovare con lei quei sentimenti provati tanto tempo fa, ma non so come fare.

L'opzione 1 mi terrorizza letteralmente, per tutto quello che comporterebbe nelle nostre vite.
L'opzione 2 è forse la strada più facile ma la vedo di difficile attuazione.
Non posso reinnnamorarmi a comando ed ho paura che continuare a restare con lei sia solo una perdita di tempo prima che il nostro rapporto si logori sempre più.


Chiedo un consiglio a voi.
Quale strada conviene percorrere?
Cose è più giusto fare nei confronti miei e suoi.


Grazie in anticipo per la disponibilità.
[#1]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Esatto, l'opzione 2 non esiste. Non si può reinnamorarsi a comando. Anche perché il destino di ogni coppia è di vedere affievolire la passione, in modo più o meno graduale, ma comunque abbastanza implacabile. Fa parte della normalità delle cose.

Dipende anche dalle aspettative che hai. Se per te convivere a 30 anni significasse sentire ancora le farfalle nello stomaco come alle medie, ti direi che forse avresti un'aspettativa troppo elevata.

Ma è anche possibile che, a causa della paura di rimanere da solo, tu ti stia limitando e costringendo a rimanere in un rapporto che tanto ti dà e tanto ti toglie, invece di rimetterti in gioco e darti altre possibilità.

C'è chi lo fa in età molto più avanzate, non si capisce perché a 30 anni dovrebbe essere tardi.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com