Lasciare il compagno per l'amante?

Buongiorno vi scrivo perché sono in forte crisi con me stessa.

Sono fidanzata da 14 anni di cui 8 di convivenza con una persona fantastica, con un buon lavoro e con cui mi trovo molto bene nella vita di tutti i giorni.
Però... da diversi anni la vita sessuale con questa persona si è letteralmente annullata.
Inoltre negli anni quando ci veniva chiesto quando ci sposavamo o pensavamo a dei bambini lui prontamente rispondeva con un "ho ancora del bonus" All'inizio mi andava anche bene poi ha iniziato a pesarmi troppo e siccome parlarne con lui non si riusciva da qualche anno ho iniziato a "guardarmi intorno".
L'ho tradito 3 anni fa una volta con una persona di cui mi sono pentita, lui mi ha perdonata, e nel tempo questa persona è anche diventata una delle nostre amicizie più profonde.


Pero la situazione non è affatto cambiata, lui ha continuato a trascurarmi e a me a pesarmi.
Ho iniziato un nuovo lavoro che mi ha portato stress, e li ho conosciuto il mio collega, un uomo che si stava separando dalla moglie e con un figlio piccolo.

Ci siamo trovati subito bene e in sintonia si scherzava innocentemente fino a che gli scherzi non sono diventate vere e proprie attenzioni da parte di entrambi e di nuovo ho tradito il mio compagno.


Il punto è che ora il mio ormai ex collega è innamoratissimo di me e mi chiede di fare una scelta, non tanto per lui ma per me stessa perché lui vede il rapporto col mio compagno come un'abitudine.
Io pure mi sono innamorata ma allo stesso tempo, penso ai 14 anni insieme al mio compagno, che ha scoperto tutto ed è stato pronto a riperdonarmi, e al fatto che potrei far soffrire le nostre famiglie che non vedono di buon occhio l'altro.


Nonostante l'intesa sessuale e affettiva sia molto appagante con questo mio ex collega so anche che la vita di coppia sarebbe ben diversa, perché essendo separato e quindi dovendo mantenere la sua famiglia di origine, un lavoro che lo porta ad essere fuori casa fino a tarda sera (fa il cuoco e gli orari non sono bellissimi) possa non essere il meglio per me.


Ma la mia paura è che scegliendo il mio compagno, possa trascurarmi ancora ed io finire per innamorarmi di nuovo di un'altra persona.
A volte mi sento come se fossimo solo amici che compagni.
E quindi non so che fare.
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.8k 579 67
Gentile utente,

Lei ci chiede "Che fare?" rispetto al problema sintetizzato dal titolo:
"Lasciare il compagno per l'amante?"
Ma, francamente, questa è solo l'ultima curva di un percorso pericoloso. Quella strada che è iniziata qualche anno fa, e che Lei descrive così:
".. siccome parlarne con lui non si riusciva, da qualche anno ho iniziato a "guardarmi intorno".
L'ho tradito 3 anni fa una volta .." ecc.

E dunque all'epoca non è stato affrontato:
- né il problema del Suo tradimento (ma solo perdonato; il che non serve quasi a nulla)
- né il problema della caduta della sessualità nella coppia storica;
ma al tempo stesso -considerati che i tradimenti (a noi narrati) sono stati due- non è stata affrontata nemmeno la scarsa durata della prima storia parallela.
Quindi, se così stanno le cose,
- se scegliesse il nuovo uomo sarebbe a rischio di tradimento, dato che - per dirla con parole Sue virgolettate - ".. la vita di coppia sarebbe ben diversa, perché essendo separato e quindi dovendo mantenere la sua famiglia di origine, un lavoro che lo porta ad essere fuori casa fino a tarda sera.. "
- e ugualmente se scegliesse di rimanere con il compagno storico sarebbe a rischio di tradimento, considerato che: ".. ho paura che .. possa trascurarmi ancora ed io finire per innamorarmi di nuovo di un'altra persona."

E se invece, finalmente, scegliesse se stessa?
Intendo dire che sarebbe veramente il caso di affrontare seriamente il Suo rapporto con la scappatoia rappresentata dal tradimento, il quale evidenzia le caratteristiche di una possibile *coazione a ripetere* che non si estinguerà cambiando uomo.
Un percorso psicologico è quello che occorre nelle situazioni descritte, perché va alla radice del problema evitando così che si ripresenti in ogni relazione.
Può tuttora approfittare del *Bonus psicoterapia gratuita*, i cui dettagli potrà leggere qui: https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/8894-psicoterapia-gratuita-con-il-bonus.html .

E' ovvio che in seconda battuta occorre lavorare con uno specialista (differente) sulla problematica della *sessualità assente nella coppia* che sembra avere alcune delle caratteristiche qui descritte:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/4697-matrimoni-sesso-perche.html ,se non altro per la necessità della *Manutenzione ordinaria e straordinaria".

Saluti cordiali.
dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/