Sono un travestito o un transgender mtf?

Ho cominciato dall'età di 14 anni ad indossare, in segreto, biancheria intima di mia madre.
Col passare del tempo ho cominciato ad indossare collant, abiti e quant'altro, a guardarmi allo specchio ed a provare enorme piacere a vedermi sempre più femminile.
Poi ho cominciato a depilarmi le ascelle, le gambe e le parti intime ed a truccarmi e utilizzare lo smalto sulle unghie.
Da questo sono passato dal masturbarmi ed avere orgasmi da maschio a farlo in modo femminile e cominciando ad utilizzare dildo scoprendo così l'orgasmo per stimolazione prostatica.
Tutto questo è continuato fino ad oggi, nonostante sia tuttora sposato ed abbia due figli.
Da circa cinque anni questa situazione ha cominciato a trasformarsi in un forte desiderio di fare un ulteriore passo, quello di relazionarmi in segreto come una donna con un uomo ed a desiderare di avere reali rapporti sessuali.
Cosa mi sta succedendo?
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.8k 183
Gentile utente,
pur nell'apparente ricchezza di particolari lei ci dice troppo poco di sé.
Dalla sua email risulta che apprezza il travestitismo, ma segreto o no? La depilazione, lo smalto, il trucco, li nasconde anche a sua moglie?
Ha scoperto l'auto-stimolazione col dildo, ma la pratica abitualmente da solo, nel gioco erotico di coppia, o con altri?
Per lo più si sente attratto dagli uomini o dalle donne?
Cosa l'ha indotto a sposarsi, e che tipo di relazione vive con sua moglie?
Ha cercato amici con le sue stesse tendenze e abitudini?
Il desiderio di "relazionarmi in segreto come una donna con un uomo" coronerebbe una serie di omissioni, nascondimenti e bugie abituali nel suo matrimonio, o andrebbe ad infrangere una prassi di sincerità e confidenza?
Vede bene che non si tratta di capire solamente come lei stia mutando, ma come realmente abbia vissuto le sue preferenze sessuali e/o l'appartenenza di genere.
Rispondere alle mie domande già l'aiuterà a comprendersi meglio.
Buone cose.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

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dopo
Utente
Utente
Egregia professoressa Potenza la ringrazio per la sua disponibilità. Comprendo che condensare in poche righe circa quarant'anni di, se così posso definirla, doppia identità, non dà, sicuramente, un quadro chiaro della situazione né, tantomeno, permette di poter fare un'analisi precisa. Cercherò, rispondendo alle sue domande, di poter dire di più di me. Il travestitismo ho cominciato a praticarlo in assoluto segreto e, tuttora, continuo in tal senso nascondendolo a tutti. La depilazione, da quando ho conosciuto mia moglie, non la effettuo più (e questo, le confesso, mi manca moltissimo). L'auto-stimolazione con dildo la pratico da solo. Sono sempre stato attratto dalle donne ma, da circa sette anni, questa attrazione è cambiata. Continuo ad avere regolari rapporti sessuali con mia moglie ma, sempre più spesso, durante gli stessi, mi identifico in lei, quasi a sentirmi io la donna. Ciò mi ha portato a chiederle, durante la penetrazione in vagina, di penetrarmi con un dito e di continuare a farlo fino all'orgasmo. Negli ultimi tempi, durante il rapporto sessuale, prediligo tantissimo i preliminari e pratico molto più il sesso orale. Tutto ciò ha fatto nascere in me il desiderio di relazionarmi in segreto come una donna (uomo passivo) con un uomo (uomo attivo), che andrebbe ad infrangere una prassi di quasi totale sincerità e confidenza. Spero di aver dato più elementi per comprendere meglio cosa mi sta accadendo.
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.8k 183
Gentile utente,
le abitudini sessuali sono varie, diverse per ogni persona, e non sempre è possibile inquadrare con un'etichetta le mutevoli tendenze comportamentali, le preferenze di genere, etc.
Molte delle cose che dice fanno pensare al travestitismo, non al transessualismo; tuttavia lei avverte una sorta di cambiamento nel desiderio recente di incontrarsi sessualmente con un uomo.
Le variazioni ormonali e tutti gli altri elementi di cambiamento che accompagnano il ciclo di vita potrebbero spiegare questo desiderio, che può nascere anche dal bisogno di conoscersi meglio, di esplorare più a fondo questo campo, come tanti altri di cui forse non è altrettanto consapevole.
Le suggerirei di accedere ai seminari dell'IISS (Istituto Italiano di Sessuologia Scientifica) e di entrare in contatto con gli psicologi dell'Istituto, esperti in parafilie e devianza.
Ci tenga al corrente, se crede. Buone cose.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com