Perché non riesco ad avere amici veri?

Buongiorno sono un ragazzo di 18 anni e volevo chiedervi un parere su una situazione che mi sta portando allo stremo.

Il problema sorge dal fatto che ho capito o meglio già lo sapevo ma preferivo non crederci e farmelo andare bene che quelli che considero amici non lo sono realmente, perché loro mi chiamano o scrivono solo nel momento del bisogno ovvero se gli servono compiti se devono copiare ad un test oppure se gli servono ripetizioni, che io ho sempre dato gratis perché era un modo per stare con loro e nella mia mente per conoscerci meglio e invece come al solito a loro importava solo avere le nozioni per capire il prima possibile e poi basta mi dicevano te ne puoi anche andate tanto abbiamo finito.
Questa situazione per me è sempre stata presente, sono sempre stato preso e usato per i scopi degli altri e poi dimenticato.
All'inizio questa situazione la ignoravo o me la facevo andare bene ma poi quando ho aperto il confronto con altre persone all'interno della classe ho scoperto che non erano realmente miei amici, gli altri all'interno della classe parlavano di come passavano i fine settimana con gli amici ad uscire andate in discoteca ed altro, invece io non facevo niente di questo sono sempre solo nessuno di quelli che considerano amici mi propongono di uscire o divertirsi assieme, questo a me fa davvero molto male, e quando vedo o sento persone in classe parlare di come si divertiranno nel week end mi viene un senso di angoscia e di rabbia per quello che io non potrò fare perché tutti preferiscono usarmi al posto di essere realmente miei amici.

Passo letteralmente mesi senza che nessuno mi chiami o messaggi e poi arriva la verifica o interrogazione e tutti ricompaiono per chiedermi aiuto, cosa dovrei fare?
Come potrei evolvere la mia vita in meglio e non soffrire più?

Grazie
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 576 66
Gentile utente,

Ci dice che:
"..quelli che considero amici non lo sono realmente, perché loro mi chiamano o scrivono solo nel momento del bisogno..",
in questa formulazione si coglie tutta la Sua delusione e la tristezza.
Ed aggiunge:
"..Passo letteralmente mesi senza che nessuno mi chiami o messaggi..".
Mi chiedo: e Lei in questo frattempo
cosa fa?
Si attiva? In che modo?
Attende?
Medita sulla sua solitudine?
Come trascorre il tempo libero dallo studio?
Le invitiamo a fornirci questo surplus di informazioni.

Cordiali saluti.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
dopo
Attivo dal 2022 al 2023
Ex utente
Buongiorno dottoressa per prima cosa la ringrazio per la riposta, in secondo luogo alle domande che ha posto le rispondo che provo a fare il primo passo, a invitarli ad uscire oppure divertici assieme senza pensare alla scuola o allo studio e le riposte che ricevo non sono dei rifiuti ma ben peggio, continuano a fare false promesse dicendomi che uno di questi giorni mi invitano ad uscire con loro... Ma alla fine nessuno si fa più vivo apparte per chiedere aiuto al quale accetto sempre sperando che una di queste promesse che fanno venga mantenuta. Per la sua domanda la mia riposta in breve è provo a fare il primo passo loro mi promettono di invitarmi e allora attendo inutilmente un invito che non arriverà mai.
[#3]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 576 66
Gentile utente,

forse l'inghippo sta nel fatto di voler cercare gli amici tra i compagni di classe.
In quelli che definirei "rapporti di lavoro" la relazione spesso è mediata dall'utilità, e non da una scelta basata su una comunanza di interessi come avviene nella vera amicizia.
Può darsi che in quest'ottica Lei sia percepito come un secchione, troppo distante dai loro interessi. Oppure che sia l'invidia della Sua intelligenza a tenerli lontani.
E dunque il fatto che lei faccia dei primi passi purtroppo non risulta di alcuna utilità.

Oltre alla scuola, Lei frequenta altri gruppi di coetanei? Se sì, quali (sport, associazionismo, palestra, ecc.)?
Se no, quali potrebbero essere i motivi?

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#4]
dopo
Attivo dal 2022 al 2023
Ex utente
In base alla domanda da lei posta, per adesso non frequento altri gruppi di coetanei, ho smesso all'incirca 3 mesi fa di praticare uno sport che mi ha sempre appassionato, il tennis però a mio discapito non ha mai aiutato a fare nuove amicizie perché il problema è che abitando in un piccolo paese eravamo in pochissimi a praticarlo e alla fine ho smesso non per questo motivo ma perché il carico di studio scolastico era aumentato e per rimanere al passo o dovuto mollare, qualche anno fa avevo provato per un periodo ad andare in palestra, per provare a fare nuove amicizie essendo che lo sport che praticavo non aiutava. Ma nessun risultato.
Adesso mi trovo in una situazione di stallo, tutte le scelte fatte non hanno portato a nulla, su quello che diceva lei che erano relazioni basate sull'utilità, ero a conoscenza che molte di queste amicizie in ambito scolastico erano basate su questo, ma poi sentendo la storia di 2 miei compagni di classe che erano diventati migliori amici essendo in classe assieme mi aveva dato un po' di speranza ma che alla fine si è risultata vana.
Nella mia situazione di adesso cosa potrei fare per sbloccare la situazione?
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 576 66
Gentile utente,

ci chiede:
"Nella mia situazione di adesso cosa potrei fare per sbloccare la situazione?"
Attraverso un consulto online, senza conoscerla di persona, è difficile dare consigli concreti e personalizzati. Il consiglio generale è già stato dato implicitamente: quello di frequentare altri gruppi di coetanei.

Se lei ritiene però di avere delle difficoltà relazionali, si prenda il tempo (e l'energia) di chiedere un appuntamento con uno Psicologo:
quello della scuola,
quello del consultorio (è gratuito)
È importante andare a fondo delle situazioni che ci fanno soffrire. Altrimenti ne va della nostra autostima, della fiducia in se stessi.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/