Non riuscire a farsi rispettare nella vita

Non riesco a farmi rispettare nella vita e nel lavoro.

Vado avanti campando di espedienti facendo lavori saltuari che hanno l'unico scopo di farmi guadagnare qualche soldo per mantenere l'auto e altre spese necessarie.
Noto che le persone che conosco mi trattano con disprezzo o indifferenza.
Datori di lavoro, conoscenti e altre persone non mi apprezzano per ciò che sono, non sto simpatico.
Forse perché sono depresso, chi mi apprezzava in passato è morto o se ne è andato via.
Sono uno yes man perché così mi hanno insegnato a scuola...

Vivo in una città anonima del nord Italia, non ho più amici sono abbastanza asociale.
Capisco gli studenti che si tolgono la vita dopo un fallimento, in questa società si è da soli e non tutti ce la fanno...

Il tempo passa e invecchio e niente cambia.
Perderò i lavoretti che sto facendo?
volevo espatriare ma non so dove andare a vivere senza ne arte ne parte e da solo.
Non ho soldi per vivere di rendita.
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Gentile utente,

Lei ci trasmette un'immagine di sé da perdente;
eppure ci scrive da un PC o da un cellulare,
e si esprime correttamente senza il minimo errore ortografico o di sintassi.
E dunque possiede una scolarità, o una cultura personale, che forse non ha finora messo a frutto.

Che fare ora, alle soglie dei 40, "non riuscendo a farsi rispettare nella vita", e non avendo neppure buone relazioni col modo femminile (v. consulto precedente)?

Scrivere qui testimonia il desiderio di metterci mano.
Non capiamo però se il presente Consulto è uno sfogo, oppure la richiesta di un'indicazione di possibile percorso nel quale essere determinato ad impegnarsi.

Ce lo faccia sapere, e Le risponderemo.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
dopo
Utente
Utente
Si, sono andato a scuola ma forse non è sufficiente nel mondo di oggi. A scuola non mi hanno insegnato come farmi rispettare nella vita.
Comunque sono andato dallo psicologo ma non ho risolto molto. Rimango sempre piuttosto asociale. Ho capito che un conto è sapere quale sia il problema, un conto è risolverlo.

Gli altri tendono a sfruttarmi, io dico quasi sempre si anche se ora dico più no di un tempo. Le cose però non cambiano di molto. Se dico di sì vengo spesso sfruttato, dire di sì mi fa sentire meglio con me stesso anche se c'è il rischio di essere usati o di spendersi troppo. Se dico di no spesso mi sento in colpa.

Ho incontrato persone che mi hanno coscientemente sfruttato, altre forse l'hanno fatto senza volerlo, altre ancora non lo hanno fatto ma sono molto poche e molto rare nella mia vita e invece vorrei che fossero di più.
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Gentile utente,

il segreto è partire da sé.
Attendendo il beneplacito altrui potrebbe essere che per tutta la vita stiamo " Waiting for Godot", quella celebre opera di S. Becket nella quale i due protagonisti stanno tutto il tempo a conversare nell'attesa che arrivi Godot, ma alla fine riceveranno la notizia che nemmeno quel giorno Godot verrà a trovarli.

E dunque, per tornare all'argomento del suo consulto, per "farsi rispettare nella vita" (titolo) occorre innanzitutto rispettare se stessi.

Lei ci dice che
"...sono andato dallo psicologo ma non ho risolto molto.
Rimango sempre piuttosto asociale.
Ho capito che un conto è sapere quale sia il problema, un conto è risolverlo."
Saggia sintesi la Sua.

Qualche riflessione:
Lo Psicologo per poter curare deve essere anche Psicoterapeuta.
Se Le è stata diagnosticata una specifica difficoltà sociale, occorre, secondo l'approccio che io applico, lavorare su quest'area anche attraverso indicazioni precise riguardanti i comportamenti da mettere in atto. Qui entra in scena Lei, che dovrebbe applicarle anche se con fatica: solo così si modificano i propri comportamenti e gli schemi mentali sottostanti.
Però nel frattempo il primo passo forse potrebbe essere quello di rivolgersi a un Centro per l'impiego, per trovare un lavoro che La rispetti.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti.

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#4]
dopo
Utente
Utente
Purtroppo le mie difficoltà sociali mi impediscono di trovare lavoro. Ho già provato e non sono riuscito a farmi assumere. Ho dovuto ripiegare facendo i lavoretti perché appunto non posso fare un lavoro "normale" perché non ci riesco oppure litigo con colleghi e capi. Tutto ciò ha un prezzo molto alto perché non ho mai raggiunto un'indipendenza vera e continuo a rimanere bloccato...
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Gentile Utente,

Lei ci dice che le difficoltà sociali le impediscono di trovare lavoro.

-Le abbiamo suggerito di farsi aiutare, attraverso un lavoro psicologico; ci ha risposto che ci ha già provato ma non è servito a nulla.

-Le abbiamo suggerito di rivolgersi ai Centri per l'impiego; ci risposto che litiga con colleghi e capi.

"Aiutati che il ciel ti aiuta", ci verrebbe da dirle. E questo riguarda sia la psicoterapia, sia i comportamenti relazionali sul lavoro.
Occorre però una *decisione* di voler cambiare e la *determinazione nel farlo*.
Finché ciò non accade la sua situazione rimane immutabile: nessuno, nemmeno gli specialisti, può fare il passo al posto suo.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/