Figlio molto timido

Salve,
Sono la mamma di un ragazzino di 13 anni.
Mio figlio è un ragazzo molto timido, va bene a scuola, ma non riesce a rapportarsi con i suoi coetanei, a chiedere qualcosa ai professori, ha paura di essere giudicato e di fare brutte figure e quindi, se ne sta da solo al banco, si isola dai suoi compagni, io e mio marito abbiamo provato a spronarlo, (io sono più permissiva, mentre mio marito è più severo) ma i nostri discorsi sono serviti a poco, gli abbiamo detto di fare qualche sport, ma lui si rifiuta, gli abbiamo detto di uscire con un amico che conosce da tanti anni e lui si rifiuta, preferisce stare in camera sua, gioca con i lego, guarda le serie TV, gioca 2 ore al giorno ai videogiochi, studia.
Lui ha un attaccamento morboso nei miei confronti, mi bacia di continuo, mi abbraccia, per carità a me fa piacere, ma esagera, nei ristoranti si vuole sedere sempre vicino a me, addirittura se si siede lontano, gli viene da piangere.
Cosa possiamo fare noi genitori?
Vorrei tanto aiutarlo, perché si sta perdendo un pezzo di vita importante.
Grazie per i consigli
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Dr.ssa Fabiola Raffone Psicologo, Psicoterapeuta 80 2 6
Gentilissima,
da quanto emerge dalla psicologia il bambino timido è anche estremamente intelligente e riesce a sentire la complessità dell'ambiente e delle persone in modo molto sottile (a volte si parla di timidezza infantile come di un vantaggio e risorsa). Nei recenti studi sui bambini emerge in generale il fatto che chi è timido ha competenze comunicative elevate ma non nel senso di come intendiamo noi la comunicazione che è anche confusa con la socializzazione verso tutti. Se questo è vero per tutti i bambini, sicuramente per il bimbo timido lo è di più. Voglio quindi intanto rassicurarla. Direi di prendere la questione con maggior calma. A scuola è pure possibile che occorra lavorare un poco con le maestre per spiegare loro che con lui occorre fare un pò diverso che con gli altri, nel senso che forse ci vuole un approccio personalizzato e il comprendere le sue esigenze.
Attendiamo i suoi tempi ma nel frattempo sproniamolo.
Le auguro una buona giornata
FR

Dott.ssa Fabiola Raffone
Psicologa Clinica, Criminologa, Grafologa, Psicodiagnosta, Terapista della riab. psichiatrica

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Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
"Cosa possiamo fare noi genitori?"

Gentile Signora,
come è venuta a conoscenza del comportamento di suo figlio in classe?
Gliene ha parlato lui, qualche compagno, i docenti?
Condivido la sua preoccupazione sul tempo che passa e le occasioni di crescita e di vita quantomeno limitate, se non del tutto perdute. Che si va ad aggiungere al vissuto emotivo sperimentato quotidianamente.

Proprio per questo ritengo che sarebbe opportuno per voi genitori rivolgervi di persona ad uno psicologo psicoterapeuta che si occupi nello specifico di età evolutiva, per analizzare e comprendere se e come cercare di modificare certe dinamiche relazionali messe in atto tra le mura domestiche.
Solo in un secondo momento, a mio avviso, si potrà valutare l'eventualità di effettuare delle sedute anche con il ragazzino.

Leggo dallo storico delle sue richieste che ha anche una figlia più piccola a cui è stato diagnosticato un mutismo selettivo. Quella situazione si è risolta?

Cordialità.

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

[#3]
dopo
Utente
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Grazie mille per le vostre celeri risposte, si mio figlio mi ha raccontato lui che lo escludono, non è lui che se ne sta isolato, ma sono gli altri che non lo vogliono, cmq, quest'anno va in primo superiore ed è una bella classe, si sta trovando bene.
Per il mutismo selettivo di mia figlia, sta facendo ottimi progressi, adesso parla, interviene a scuola, si sta sbloccando, piano piano. Grazie sempre per i vostri consigli