Qualcuno può aiutarmi a tranquillizzare?

salve sono ragazzo di 20 anni che sta vivendo un periodo di crisi dovuto a dei pensieri e ad un senso di lontananza da me stesso e dalle situazioni in cui mi trovo.

Mi spiego meglio, tutto è partito da quando mi sono fatto delle domande sulla fede (io ero molto credente) arrivando a pensare che tutto quello in cui avevo creduto fino a quel momento non fosse vero, e ciò mi ha lasciato un grande senso di vuoto.

Ho cominciato a farmi delle domande esistenziali (qual è il senso della vita, cosa c’è dopo la morte ecc) e ciò lì per lì mi ha spaventato molto.

poi dopo passata questa fase delle domande, sono cominciati dei pensieri ossessivi su Dio e tutto ciò che c’è intorno alla fede, per poi finire a pensare cose brutte (es: Gesù, Maria ecc) non riuscendo mai ad eliminarle totalmente, e capire che non c’è nessun motivo per farlo.
Credo che si sia innescato un processo dentro di me che è come se avessi paura di pensare determinate cose, dopo che, mi sono sentito in torto con me stesso dal momento in cui misi in dubbio la fede.
È come se avessi dentro di me tradito una parte ormai presente.
così avendo paura di pensare determinate cose (per paura che mi succeda qualcosa di brutto) le continuo a pensare pur non volendo.

in sostanza ho cominciato a pensare che i miei pensieri brutti su ciò che riguarda la fede, siano per colpa di aver tradito ciò che per me era ormai un qualcosa di bello (Dio).

Inoltre, da una settimana mi sento molto molto strano con me stesso, mi sento distante dalla mia stessa persona, da ciò che faccio, dalle mie passioni di sempre.

Mi sento come se non fossi più io.

Mi accorgo di star vivendo senza la mia identità oramai, e di vivere in modo molto distante da tutto ciò che faccio.

Si è innescata poi un’altra paura, quando alla fine della relazione con la mia ragazza mi sentivo molto strano con lei, era come se non capissi cosa stessi facendo con lei, e mi sono chiesto dentro di me non so per quale motivo se non mi piacessero più le ragazze.

da lì ho cominciato a farmi dei pensieri, anche questi ossessivi sul fatto che possa esser gay, anche se nella mia vita non ho mai e poi mai messo in dubbio ciò, anzi.

E un’altra cosa che si è innescata poi da quel momento, sentendomi molto distante da me stesso e con questa paranoia sull’orientamento sessuale ho cercato su internet cosa stessi avendo, e mi sono uscite tra le varie cose, un articolo di un ragazzo che ha deciso di passare all’altro sesso dopo un momento in cui non si sentisse più a suo agio col corpo.

Adesso, comprendo che io sto vivendo una situazione stressante da mesi, e che il mio sentirmi distante da me stesso non abbia niente a che vedere con la scelta di queste persone che non si sentono a loro agio nel loro corpo forse da sempre, ma ho adesso anche questa paranoia.

Ho questa paranoia perché non riesco più ad esser lucido e tornare in me, e ammetto che sopratutto l’ultima paranoia che ho scritto non capisco cosa centri con me e il mio essere uomo.
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.8k 579 67
Gentile utente,

lei ci chiede: "Qualcuno può aiutarmi a tranquillizzare?"
Ma l'obiettivo di questo servizio è di aiutare chi scrive a capire meglio cosa poter fare nella vita concreta, in relazione alla problematica che ci presenta.

"..Credo che si sia innescato un processo dentro di me..", fatto di pensieri che Lei non vorrebbe pensare e che invece si ripresentano; magari mutando il contenuto ma conservando la dimensione di "paura" che essi provocano.

Considerato che ormai sono parecchi mesi e che - come Lei stesso può osservare - essi non accennano a retrocedere,
Le consiglio di rivolgersi ad un* Psicologo Psicoterapeuta (solo così può curare) per metterci mano.
Ritiene di poterlo fare?
Nel frattempo, non si chieda perché ciò avviene, bensì "come posso stare meglio?"

Saluti cari.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/