Mi sento molto confusa

Gentili dottori,
Sono una ragazza di quasi 22 anni.
Ho iniziato a frequentare un uomo di 11 anni più grande che ha già una figlia di 10 anni che ha avuto quando era molto giovane.

A me questo uomo piace molto esteticamente, siamo usciti insieme una volta sola e da parte di entrambi già c’è molta chimica e voglia di continuare a conoscerci.

Ci sono, però, dei dubbi riguardo a questa relazione che mi fanno stare male:
In primis, un problema legato a me stessa: come mai un uomo così bello, adulto e in carriera sia già così predisposto ad avere una relazione con me?
Dov’è la fregatura?

In secondo luogo, credo che se dovesse nascere qualcosa tra di noi, la mia famiglia sarebbe estremamente contraria poiché ha già una figlia e queste dinamiche richiedono una buona dose di rischio è responsabilità.
Io ho 22 anni, non so se riuscirei a essere all’altezza di una situazione simile.

In cuor mio vorrei provarci, vorrei lasciarmi alle spalle le mie fragilità e insicurezze per intraprendere una relazione, ma ho una forte paura.
In passato sono stata spesso delusa e, oltre questo, mi sono resa conto di non sentirmi quasi mai all’altezza di nessuno e di niente.
Ho molte lacune a livello sentimentale che ho deciso di rimediare stando lontana dai rapporti seri.
Ogni volta che provo qualcosa di più forte in una relazione mi auto saboto perché credo di non essere capace, di stare esponendo troppo le mie fragilità e mollo la presa, restando sola.
Forse non sono pronta, ma vorrei potermi dare una possibilità.
Ogni volta che mi frequento o sento un uomo, queste cose vengono a galla e devo per forza farci i conti.

Cosa posso fare?
Cosa mi è successo?

Prima ero una ragazza fiduciosa, adoravo le relazioni e volevo a tutti i costi una relazione seria.
Adesso temo i sentimenti, temo l’amore.

Cos’è successo?
[#1]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.8k 579 67
Gentile utente,

lei inizia dal difficile: una relazione con un uomo con figlia. Di lui non ci dice
.se già divorziato,
.se è separato e non più convivente con la mamma della bimba,
.se è *separato in casa*.
Sembrano quisquilie, ma rappresentano dei comportamenti concreti sui quali Lei può valutare il coraggio (di lui) di prendere decisioni, di essere trasparente nelle relazioni, oppure di instradare Lei nel ruolo dell'amante.

"Forse non sono pronta, ma vorrei potermi dare una possibilità."

Va bene. Peròl'unico elemento di cui ci parla è il fatto che lui Le piace fisicamente e c'è molta chimica. Mi sembra un po' poco per acquistare l'intero pacchetto "uomo più grande con figlia", non Le pare?

Ha mai sperimentato relazioni con persone a Lei coetanee?

Saluti cordiali.
dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
dopo
Attivo dal 2023 al 2023
Ex utente
Gentile dottoressa,
Lui mi ha detto di aver avuto sua figlia in giovane età, quando sia lui che la sua compagna erano decisi a interrompere la gravidanza, ma la famiglia di lei si è opposta. Oggi dice che sua figlia è la luce dei suoi occhi, ma avrebbe voluto dei figli da adulto e con una maggiore consapevolezza. È un padre single e ha avuto negli anni arte relazioni, anche durature. Da quello che ho capito, è un padre meraviglioso. È affettuoso e presente. A causa della separazione, sua figlia gli viene affidata ogni due settimane, nel weekend.
Non parla molto della mamma della bambina, mi fa solo capire che si è trattato di una storia adolescenziale giacché aveva 22 anni quando è nata sua figlia.
Comunque, all’inizio della mia attività sentimentale mi sono approcciata esclusivamente ai miei coetanei, ma non mi sono trovata bene. I ragazzi grandi mi danno più sicurezza e la loro esperienza è un elemento fondamentale. Significa che probabilmente, in virtù di questo, sanno già come trattare una donna. È ovviamente tutto molto soggettivo. Dipende dalla persona.
[#3]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.8k 579 67
Gentile utente,

nel suo testo iniziale lei ha fatto l’elenco di tantissime sue insicurezze.
Sembrerebbe - o potrebbe sembrare - che rivolgendosi a uomini più grandi, Lei intenda sopperire così alle sue difficoltà, anziché lavorare personalmente su di esse.


Saluti cordiali.
Dott, Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/