Dovrei lasciare il mio ragazzo?

Salve, sono una ragazza che convive da 4anni, fidanzata da sei... vivo una situazione abbastanza strana da poter descrivere e spiegare, io e lui abbiamo raggiunto il nostro equilibrio insieme, e delle volte non riuscendo a condividere del tempo perché ci annoiamo, riusciamo comunque a stare insieme nella stessa stanza e fare cose diverse, cosa che per me è più che buona.
Abbiamo coltivato tante cose insieme, compreso questo equilibrio ma credo che ci siano problemi più grandi di ciò che la mia pazienza e la mia forza non riescono ad accettare.
Non riusciamo ad avere figli, ed è inutile dire che ci proviamo da 4anni, e dopo svariati tentativi ho deciso di rivolgermi al PMA.
Si ho deciso.
L'ho deciso io perché sento di avere il controllo assoluto in ogni singola decisione del nostro rapporto.
E sono tante le situazioni che mi hanno portato a pensare questo, compreso il fatto che non abbiamo amici con cui uscire.
A me va bene così, è una situazione triste lo so, ma purtroppo la mia vita al momento mi offre questo, e posso solo accettarlo e andare avanti non precludendomi nulla.

Lui penso che sia in una situazione di rassegnazione più che altro, perché potrebbe tranquillamente dirmi che la situazione gli pesa, ma non lo fa per la paura dell'affronto che ha nei miei confronti.
O per lo meno questo è ciò che penso io.
Ma arriviamo al dunque...ho un amico, o meglio, avevo un'amico, che adoravo.
Ma ho scelto di allontanarmi perché ho scoperto che per lui provo qualcosa che va ben oltre il mio controllo, e questo mi terrorizza a morte.
Per cui negli anni mi sono allontanata, perché penso che il mio compagno merito tutto il mio rispetto.
Però adesso, per la sterilità di coppia, per il fatto che siamo soli (non io, perché ho ben 2amiche, pochine per gli standard ma per me sono tante) e anche per il fatto che ci trasferiremo a breve in una casa più grande.
Tante cose che mi spaventano molto...ma ho deciso di affrontarle con lui, e lo sto facendo...ma la sera, quando mi corico, quando sono lì avvolta fra i miei pensieri, non faccio altro che pensare al mio amico... Mi manca, mi mancano i suoi abbracci, ma ciò che terribilmente mi manca, sono i lunghi silenzi e le lunghe chiacchierate che ci facevamo... C'era una complicità che con pochi esseri umani riesco ad avere...ora io mi chiedo, ho fatto pace con me stessa e ho ammesso finalmente di provare qualcosa di grande nei suoi confronti.
Ma amo il mio compagno, e amo ciò che ci siamo costruiti e ciò che stiamo per affrontare...ma ho un dubbio, vorrei poterlo rendere felice e non so quale sia la cosa giusta per me e non riesco a distinguere se la paura di ciò che può accadere mi blocchi in qualsiasi scelta debba fare...che consigli mi dareste a riguardo?
grazie
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 4.1k 191
Gentile ragazza,
col suo partner si annoia, non fate niente insieme né fuori né dentro casa; non avete amici e nemmeno volete averne; non avete figli e lei ha deciso di accedere alla PMA, ma da sola.
In questa desolazione emotiva, l'unica cosa che la anima, la sera, a letto, è il ricordo di un "amico" (definizione alquanto falsa, visto che ne è innamorata) che però ha avuto cura di allontanare, per mantenere in piedi un rapporto spento.
Crede di far bene a sé stessa? E addirittura crede di "rispettare" il suo partner, in questa penombra larvale che vi state imponendo come una prigione invisibile?
Se lei ci sta tacendo qualcosa, per esempio una diagnosi di bipolarismo, è inutile rivolgersi a noi, come lo è stato a suo tempo rivolgersi ai suoi terapeuti senza tirar fuori la richiesta vera.
Prenda atto che la vita che ognuno ha il diritto di costruirsi è un'altra cosa. Lei è giovane, libera, probabilmente senza particolari vincoli economici. Non si faccia male da sola.
Auguri.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

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