Amicizia collega avvenente

Premetto che è un periodo non troppo felice da un punto di vista familiare, poichè da tempo ho perso la sintonia con il coniuge.
Permangono le gioie legate ai figli e qualche soddisfazione professionale, tenuto conto che a poco più di 40 anni circa ho iniziato a ricoprire una discreta posizione nell'ambito della mia azienda.

N on ho mai avuto il coraggio di pensare di lasciare mia moglie e cercare un'altra donna, anche per poter restare a casa con i figli.

Da qualche mese mi sentivo molto gratificato dalla conoscenza/ amicizia con una ragazza bellissima che lavorava presso la medesima azienda, anche se in settore diverso da quello da me coordinato.

Quotidianamente passava per un saluto, mentre io anche in considerazione del ruolo che ricopro, ho sempre evitato di recarmi presso i suoi uffici, poichè la cosa mi sarebbe parsa non troppo professionale.
Lei era consapevole della mia simpatia nei suoi riguardi, e non sembrava infastidita,
Non ho mai sperato potesse esserci qualcosa più di un'amicizia, non solo perchè siamo entrambi sposati, ma anche perchè non sono mai stato un adone o una persona che ha particolare successo con le donne, e lei mi sembrava oggettivamente non alla mia portata.

Recentemente a un rapporto di conoscenza quotidiano, per motivi di forza maggiore, si era sostituito un rapporto fatto di messaggi, nei quali, avevo fatto capire chiaramente il mio interesse.
Per quanto possa sembrare quasi una situazione da cotta adolescenziale, quel rapporto mi gratificava.

Così avevo finito per confidare anche alcune cose e fare autoironia su come la consideravo una sorta di psicoanlanalista, anche tenuto conto dei suoi studi affini.
Mi sono reso conto che il suo scherzare su questa cosa mi aveva dato fastidio, poichè sembrava quasi dire ci sono perchè mi fai pena, anche se non erano queste le parole usate.

Così mi trovo a domandarmi se forse non sarebbe stato più giusto tagliare quel rapporto, che per me voleva dire molto, ma probabilmente per lei poco piu di una forma di cortesia e di piccola gratificazione
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.9k 187
Gentile utente,
sembra che lei stia vivendo sul piano della professione delle gratificazioni, ma sul piano degli affetti delle delusioni crescenti.
Spesso questa situazione si verifica quando il lavoro ha assorbito tutte le nostre energie fino a diventare una dipendenza e non ci ha permesso di curare le cose veramente importanti della vita, il nostro partner per prima cosa.
Allora è facile che l'altro scivoli via, si allontani da noi come un'ombra, dedicandosi, deluso dalla nostra assenza, ad altre persone care: i figli soprattutto.
Lei si trova nella classica situazione di chi vive il matrimonio come una nube grigia, e spera di sfuggire all'oppressione incontrando un'impossibile nuova primavera in un nuovo amore, sia pure solo immaginato.
A mio parere ha fatto molto bene a non compromettere la sua immagine professionale e finora nemmeno la sua lealtà verso sua moglie con un comportamento da adolescente che trasposto all'età adulta è gravido di conseguenze negative e pentimenti. Questo non vuol dire che non comprendo il suo presente smarrimento.
Le suggerisco vivamente una terapia individuale, anche per ripensare la sua relazione con sua moglie.
Legga, per valutare gli esiti mortificanti degli adulteri in ufficio, al seguente link: https://www.medicitalia.it/consulti/psicologia/988349-una-collega-con-cui-ho-una-relazione-mi-tradisce-con-un-collega-e-nega.html
Buone cose.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com