Svenimento

Gentilissimi dottori
Volevo chiedervi un vostro parere al riguardo di una cosa che mi è capitata due volte nella vita in maniera diciamo Grave quest’ultima propio oggi.

Niente mi è capitato di avere due svenimenti la prima volta è successa, perché si parlava di un operazione all’epoca di una mia parente una bambina che dovette subire allora nel racconto e nei dettagli dell’operazione, mi sentii male e svenni.

Adesso mi è capitato in altra volta a distanza di molti anni, purtroppo di un mi carissimo amico che mi ha raccontato dell’operazione che ha dovuto subire per una malattia grave.
E niente purtroppo nel sentire ciò che ha subito e sta passando mi ha dato un senso di angoscia, e come mi immedesimo in quel dolore che ha subito e per tutto quello che sta passando, è nulla sono svenuto.
Vi chiedevo come comportarsi in questi casi?
E opportuno semplicemente non sentirle queste cose?
O è meglio andare da un psicologo?.
Questa cosa mi preoccupa anche a dire il vero, è anche una mia paura personale, se un giorno dovessi capitarmi una operazione
grazie mille
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.9k 187
Gentile utente,
la reazione da lei avuta ai racconti descritti può indicare una sua rappresentazione mentale molto vivida ma parzialmente scorretta di ciò che ascolta, e dei neuroni-specchio particolarmente attivi.
Quanto alla rappresentazione mentale, mentre ascolta lei immagina le sofferenze provate dalla persona come se le stesse subendo lei stesso, e ciò ad opera dei suoi neuroni-specchio molto attivi.
Cosa siano questi neuroni, scoperti da un medico italiano a Parma, non è necessario spiegare qui, perché ne trova ampia descrizione su Wikipedia.
La sua visione è tuttavia scorretta perché lei immagina che durante gli interventi chirurgici le persone abbiano subito la sofferenza che avrebbero provato se non fossero state sottoposte ad anestesia.
Può rassicurarsi per loro e anche per un suo eventuale intervento futuro: le attuali anestesie permettono di subire qualunque intervento senza sentire nulla, e anche di continuare a mantenere uno stato di benessere nel periodo post-operatorio, sempre ad opera degli anestetici.
Se però le è venuto in mente che qualche colloquio psicologico potrebbe aiutarla, perché rinunciarci? Il colloquio psicologico riveste importanza non solo per curare le malattie, ma per incrementare il benessere.
Buone cose.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com