Relazione con un uomo vergine

Sono una giovane donna single da più di 4 anni e dalla fine "traumatica" della mia relazione pluriennale non sono riuscita più ad avere alcuna forma di relazione con l'altro sesso.
Ero consapevole di vivere una relazione disfunzionale e a tratti tossica, sapevo che sarebbe finita prima o poi, ma il tempo e il modo in cui è finita mi ha condizionato l'esistenza e ancora oggi mi sento danneggiata nel profondo.
Era il mio primo ragazzo conosciuto in età più che adulta con la quale intrattenevo una relazione che evidentemente era amore solo da parte mia, perchè in seguito ad un mio periodo buio legato alla malattia di mio padre, sono stata additata da lui come depressa e di conseguenza abbandonata letteralmente senza un perchè, motivo per cui i primi mesi mi ostinavo a cercarlo senza ricevere mai risposta.

Premetto che col soggetto in questione sarei dovuta convolare a nozze e di fatto ci siamo rivisti dopo 6 mesi per chiedermi scusa e ancora dopo 1 anno dall'allontanamento per una proposta di matrimonio.
Ahimè però per me era solo un estraneo e non provavo nulla se non un senso di "disprezzo" per quella persona che ai miei occhi non consideravo nemmeno più un uomo, ne avevo perso la stima.
Molti penseranno che mi sono tolta un grosso problema di torno, perchè scegliere una persona del genere per la vita mi sarebbe costato ancora più caro, però purtroppo non posso negare che ancora oggi porto con me gli strascichi di questa profonda ferita.
Fortunatamente nel dolore e nella sofferenza della malattia ho incontrato un uomo che mi ha dato tanto sostegno e presenza umanamente parlando, persona che da 4 anni ad oggi sento spesso e che mi ha rivelato di essersi innamorato di me fin da subito.
Ovviamente all' inizio sentivo il bisogno di stare da sola e crogiolarmi nel mio dolore senza dover usare la tattica ampiamente suggerita dalla massa del "chiodo scaccia chiodo", così ho sempre messo in chiaro la mia posizione con questo uomo, ma nonostante ciò lui non ha mai mollato la presa; per mesi ho scelto di non sentirlo più sperando che lui potesse dare spazio ad altre conoscenze e dimenticare il pensiero fisso che aveva per me.

Dopo mesi però iniziava a mancarmi il nostro sentirci e in maniera telepatica un giorno abbiamo ripreso a sentirci, non nascondo che tra di noi c'è un profondo desiderio che ci unisce, ma alla quale non ho mai dato modo di essere vissuto perchè lui pur essendo ultra 40enne è vergine e so bene cosa cerca nella vita, io invece sebbene ho le idee chiare nella teoria, nella pratica non sono più sicura di nulla, se non di provare una forte attrazione mentale nei suoi riguardi che mi spinge ad andare oltre.
Forse mi faccio troppi problemi, ma non so come comportarmi con lui, entrambi ci desideriamo, ma abbiamo vissuti diversi e un modo di rispondere al dopo completamente diversi.
E' giusto che io mi preoccupo per lui e mi reprimo fino a stare male?
Sarebbe da egoista viversi senza la certezza di un futuro insieme?
Lo danneggerei?
[#1]
Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.9k 186
Gentile utente,
ho letto anche le sue precedenti richieste di consulenza e mi sembra che di nuovo lei abbia scelto una persona particolare.
Ha seguito i suggerimenti dei miei colleghi, svolgendo un percorso psicologico per meglio conoscere sé e i suoi reali desideri e bisogni?
Questa volta ci parla della relazione con un uomo che è vergine a quarant'anni, del quale lei afferma: "so bene cosa cerca nella vita". Se ho capito bene, si sente attratta da quest'uomo, pensa che lui la ricambi e le piacerebbe dar seguito al suo desiderio, ma non intende fare di lui un fidanzato o un marito. Immagino che si tratti di un sacerdote: sbaglio?
Ci chiede di rispondere a queste domande:
"E' giusto che io mi preoccupo per lui e mi reprimo fino a stare male? Sarebbe da egoista viversi senza la certezza di un futuro insieme? Lo danneggerei?"
Se le sue finalità seduttive possano fare male a lui, direi che data l'età e la formazione quest'uomo può dirlo da solo, molto meglio di noi che non lo conosciamo.
A lei stessa però fa bene scegliere persone che possono corrispondere ai suoi sentimenti solo imperfettamente, e non possono costruire progetti di vita con lei?
A volte la domanda che ci dobbiamo porre non è se qualcuno ci ama e se ci ama nella maniera giusta, ma se noi stessi ci vogliamo bene, se stiamo facendo per la nostra vita qualcosa di realmente positivo.
Provi a rivolgere a sé le domande qui sopra, chiedendosi se una relazione effimera e senza seguito sia la cosa migliore che può procurare a sé stessa.
Auguri.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

[#2]
dopo
Utente
Utente
Lui cerca una famiglia, anch'io ma non con lui e tra l'altro viviamo/lavoriamo a 1000 km di distanza ed ognuno con la sua quotidianità ben definita...su questo ho le idee chiare.
Sono l'ultima ad esprimere un giudizio sul suo modo di vedere e vivere la sessualità, ma so che è una persona che nel dare valore estremo alle cose è arrivato a privarsene, in attesa della donna giusta, unica e che...non esiste o meglio che attualmente identifica erroneamente in me!
Sicuramente ho fatto e sto facendo molto per me, magari ancora non tutto il possibile
ma c'è bisogno di tempo.
Ahimè, assolutamente non sono precursore di cose effimere, se così fosse non mi andrei ad impelagare in una situazione così delicata, ma devo anche riconoscere che con l'avanzare del tempo mi sento circondata da uomini poco interessanti, poco attraenti, come dire i migliori sembrano essere già "stati scelti"... anch'io sono diventata estremamente selettiva da scegliere di stare sola piuttosto che con chicchessia.
Alle domande poste mi sono sempre data le risposte dal "mio punto di vista" e nel mettermi nei panni dell'altro che mi faccio problemi di troppo, perchè vorrei evitare agli altri il "negativo" che ho vissuto io quando mi trovavo nella stessa situazione, ma evidentemente nel voler agire a fin di bene per l'altro si rischia ugualmente di sbagliare.
Grazie!
[#3]
Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.9k 186
Gentile utente,
per voler bene a sé stessi occorre prima di tutto guardare in faccia la realtà.
A volte per far questo la consulenza di uno psicologo è indispensabile, come più volte le è stato suggerito. Lo ha cercato?
Vivere nel sogno può essere bello, ma non è produttivo per il proprio benessere.
Alcuni punti su cui sarebbe opportuno riflettere:
1) "Lui cerca una famiglia, anch'io ma non con lui".
Chi cerca una famiglia in genere alla vostra età l'ha già costruita. Se circostanze avverse si sono opposte, non insegue una persona che per ragioni poco chiare ancora una volta preclude questa possibilità.
2) Lei ha esordito nella prima email con le parole "sono una giovane donna"; sappiamo che non è così.
3) Un uomo non giunge vergine a quarant'anni perché "nel dare valore estremo alle cose è arrivato a privarsene, in attesa della donna giusta". Queste erano le diciottenni dell'età romantica, dotate di una fisiologia diversa da quella di un uomo, e descritte così solo nei romanzi.
In conclusione, se desidera fare l'amore con quest'uomo gli dica con sincerità che l'attrazione che prova per lui non può concretizzarsi in un progetto di vita, poi lasci decidere a lui, ma senza farsi ingannare e senza ingannare sé stessa.
I nostri studi professionali e le pagine di Medicitalia sono piene delle lamentazioni di donne che ci chiedono come mai il loro uomo non fa l'amore con loro da mesi o da anni, e si disperano credendo di avere loro stesse la "colpa" della natura del marito.
Cerchi le loro email; le legga. A buon intenditor, poche parole.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

Allergia ai farmaci

Allergia ai farmaci: quali sono le reazioni avverse in seguito alla somministrazione di un farmaco? Tipologie di medicinali a rischio, prevenzione e diagnosi.

Leggi tutto