Come farsi passare un innamoramento?

Buongiorno dottori, chiedo consulto perché non capisco come gestire la situazione.
Sono sposata da ben 15 anni con due figli minorenni e sino a due anni fa fedelissima, poi è cambiato qualcosa mi hanno diagnosticato una malattia rara congenita e oltre che cambiare tante cose in me ho iniziato a desiderare di piacere agli altri uomini finché non ho avuto un amante che poi però ho mollato parlandone con mio marito.
Pensavo di aver risolto la questione e invece qualche mese fa colpo di fulmine per un ragazzo fidanzatissimo che però ricambia e ci ritroviamo innamorati.
Lui non vuole lasciare la compagna e idem io dopo tutti questi anni e quello che abbiamo passato non vorrei rovinare tutto per una cotta, ma sto male se non lo vedo e voglio passare il tempo con lui.
Lui ugualmente mi dice che non vorrebbe fare male a nessuno e allora ci dedichiamo quel poco che possiamo di nascosto.
Ora questa situazione mi sta logorando anche perché lavoriamo nello stesso studio.
Come si fa in questi casi?
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 67
".. ho avuto un amante
che poi però ho mollato parlandone con mio marito.
... qualche mese fa colpo di fulmine.."

Gentile utente,

la malattia cronica (non ci dice di quale si tratti nel Suo caso) è in grado di modificare il proprio modo di stare al mondo, elicitando parti di sé che neanche si sapeva esistessero.
Sono vari motivi:
la sensazione del tempo che sfugge,
il timore che la malattia prenda il sopravvento,
la paura dell'indebolirsi della propria femminilità,
ed altro.
> Per questi motivi si consiglia alle persone che incappano in tale sfortunata situazione di farsi seguire psicologicamente, anche se non ne sentono soggettivamente il bisogno.

In altro caso può succedere che siano i comportamenti stessi - imprevisti e imprevedibili - a suonare un campanello d'allarme, come quelli che lei ha descritto:
è stata "fedelissima" per oltre 10 anni, e poi in due anni ha avuto due esperienze extraconiugali.

L'altro punto debole consiste nell'aver pensato di aver risolto il problema "parlandone con mio marito". Sicuramente ne avrà giovato la comunicazione tra voi, ma evidentemente il problema non sta lì, e a distanza di poco la questione si è ripresentata.
Può darsi si sia creato in Lei un bisogno profondo di conferme o altro, che sfugge al suo controllo razionale e che, se non opportunamente riconosciuto e gestito, mette in crisi il suo matrimonio e - forse - la Sua stessa identità.

E quindi si torna al punto iniziale di questa risposta.

Qualcuno degli stimoli presenti in questo articolo potrebbe giovare alla Sua riflessione:
https://www.psicologi-italia.it/disturbi-e-terapie/varie/articoli/la-malattia-cronica-nella-vita-della-persona.html .

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/