Congestione pelvica da sforzo addominale

buongiorno
sono un uomo di 39 anni, non sedentario, non sovrappeso, ex sportivo, non fumatore e non bevitore. ho da sempre sofferto di stipsi in momenti di grande stress della mia vita, che ho curato assumendo fibre e a volte usando lassativi e microclismi. circa due anni fa una colonscopia che ha escluso qualsiasi patologia dell'intestino.
a maggio 2009, in concomitanza di un evento personale spiacevole, ho avuto l'ennesima crisi di stipsi ribelle a ogni rimedio, e durante una evaquazione difficile ho sentito colarmi qualcosa dal basso addome lungo entrambe gli inguini sx e dx.
dopo qualche giorno sono comparsi vari disturbi:
- varicosità sulla gamba sinistra e pesantezza e bruciore di entrambe le gambe.
- dolori addominali, inguinali e scrotali fortissimi, gorgoglii e tremiti dalla vita in giù.
- una crisi dolorosa con vomito nel quadrante inferiore sinistro dell'addome, risoltasi spontaneamente durante il tragitto al pronto soccorso (decisi di attendere e non andai più).
- costante sensazione di addome teso e dolente, come anche la zona lombare.
- difficoltà erettive.
su consiglio del medico curante ho fatto un ECD pelvico, arti inferiori e aortico, che ha diagnosticato incontinenza dell'ostio safeno femorale sx con reflusso lungo, niente all'arto destro, e varicocele bilaterale di 3 grado. i vasi pelvici non erano visibili per meteorismo, aorta in condizioni normali.
a settembre 2009 ho fatto un intervento EVLT safena sx che ha ridotto ma non eliminato la varicosità della gamba sx.
durante l'inverno successivo ho avuto un affievolimento dei sintomi, che sono tornati pienamente con l'estate.
tutti i successivi controlli hanno confermato l'IVC dell'arto sx ed il varicocele bilaterale, per gli altri sintomi mi è stato detto di indagare su possibili ernia inguinale, problemi di schiena o pubalgia.
Ho atteso sperando che fossero disturbi transitori, ma con l'estate la situazione è peggiorata. ad oggi tutti i sintomi permangono e condurre una vita normale è ora impossibile.
Col caldo ho sollievo solo stando immobile e al riparo dal calore, anche gli spostamenti per lavoro o fare la spesa sono divenuti una tortura.
Ormai sono convinto di avere un serio problema e sono demoralizzato perchè i tentativi di parlarne agli angiologi e chirurghi vascolari che ho consultato si risolve con ipotesi di ernie, IVC arti inferiori o problemi di schiena, ma sono convinto che un esame mirato alla circolazione pelvica evidenzierebbe una congestione vascolare, e forse anche le cause e la soluzione.
Penso che la "colatura" lungo gli inguini all'origine dei miei problemi sia dovuta alla rottura per sforzo delle valvole di qualche vena che, divenuta insufficiente, causa reflusso e congestione della circolazione pelvica.
Con la disperazione di chi farebbe qualsiasi cosa per tornare ad una vita accettabile, vorrei sapere se esiste un esame mirato al problema, cosa devo chiedere o cercare? mi scuso per la lunghezza. grazie per le risposte.
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Dr. Raffaele Prudenzano Radiologo interventista, Radiologo, Angiologo 543 21 27
Per quento riguarda il varicocele, con congestione pelvica, se sintomatico,oggi abbiamo a disposizione tecniche correttive assolutamente mini-invasive.
Sul sito di sotto
www.varicocele.it viene spiegato tutto

Distinti saluti.

DR Raffaele Prudenzano
Alta Prof. in Rad. Vasc. e Interv.UOC di Neuroradiologia H. V Fazzi Lecce

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dopo
Utente
Utente
Gent.mo Dott. Prudenzano,
La ringrazio per l'interessamento e per le informazioni, che un pò mi rincuorano.

Oggi ho parlato con il mio medico curante, che ha riconsiderato il quadro e mi ha prescritto un angiotac pelvico con mdc, sospettando il prolasso delle valvole o la dilatazione aneurismatica delle vene iliache interne.

se l'ipotesi del mio medico fosse confermata potrebbe esistere una possibilità che un intervento possa riparare il danno e restituirmi ad una vita normale, eliminando anche il marcato reflusso delle vene superficiali delle gambe? (scleroembolizzazione delle iliache interne, ricostruzione valvolare, etc..). esistono possibili interventi, protesi, stent che si usano in questi casi?

comprendo che le possibilità dipendono dal tipo di danno, dalla mia anatomia, dal tempo trascorso in questa condizione (più di un anno), ma attualmente vivo solo per la speranza di recuperare una qualità di vita decente, sposare la mia compagna, avere figli e potermene occupare per qualche decennio.

leggendo l'articolo del Dr. Lucio Piscitelli sul varicocele pelvico femminile mi sembra di riconoscere esattamente la mia patologia! spero che anche l'anatomia maschile possa rientrare in questa casistica, per quanto raramente.

Ringrazio sentitamente.



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Dr. Raffaele Prudenzano Radiologo interventista, Radiologo, Angiologo 543 21 27
Aspettiamo la TC e poi valutiamo insieme!